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A rischio la vecchia discarica di Giani?

Venerdì, 10 Gennaio 2014 19:40 Pubblicato in Basso Tirreno

Perviene la seguente nota del Comitato civico Natale De Grazia relativa alla discarica di Giani.

Per la frana della discarica consortile di Aiello e Lago il comitato De Grazia ha già sollecitato i sindaci di Aiello Calabro e Lago

Il comitato civico “Natale De Grazia” nei giorni scorsi ha segnalato ai sindaci di Aiello Calabro e Lago la situazione di pericolo in cui versa la discarica consortile dismessa di località Giani e attiva negli anni ‘90.

Nella missiva corredata da un ampio dossier fotografico gli attivisti del De Grazia hanno sollecitato l’intervento delle amministrazioni locali competenti affinché provvedano al più presto a monitorare l’area e metterla in sicurezza per tutelare l’ambiente e soprattutto la salute dei cittadini.

Segue il testo della missiva inoltrata ai primi cittadini di Aiello Calabro e Lago.

Gentile Sig. Sindaco,

Con la presente intendiamo portarla a conoscenza di una situazione di pericolo per l'ambiente e soprattutto per la salute dei cittadini.

La discarica consortile di località Giani, sita nei territori dei comuni di Aiello Calabro e Lago, dismessa oramai da una decina d’anni - per come ci hanno segnalato residenti della zona e per come abbiamo avuto modo di accertare recandoci sul posto – presenta una frana su uno dei versanti.

Nel corso di un sopralluogo, infatti, abbiamo potuto produrre un dossier fotografico, che documenta lo stato attuale della discarica. Come potrà vedere dal materiale che alleghiamo, il muro perimetrale lungo il versante sud della discarica è interessato da diverse fratture e da cedimenti che mettono in evidenza ed espongono a possibile lesioni la guaina impermeabile dell’invaso. In caso di piogge, dallo stesso potrebbero fuoriuscire liquidi, ed inoltre, c’è il fondato pericolo che il terreno contenente i rifiuti collassi facendoli fuoriuscire. Abbiamo notato, ancora, che anche la recinzione è ormai quasi del tutto inesistente.

Per quanto visto, riteniamo che il sito debba essere attenzionato da tecnici per analizzare le condizioni di stabilità. Un eventuale collassamento della discarica in parola rappresenterebbe un grave nocumento per l’ambiente circostante, già peraltro compromesso.

Come tutti sappiamo, nella zona, situata a monte del tristemente noto fiume Oliva, insiste anche una vecchia discarica di Rsu del comune di Lago, costruita senza i moderni criteri di isolamento, per la quale da anni si richiede la bonifica, ancora non effettuata.

Per quanto in premessa, Le chiediamo quindi di intervenire con la dovuta urgenza per constatare la gravità della situazione e mettere in sicurezza l'area.

Riteniamo infine che sia pure opportuno verificare se l’attuale situazione di precarietà della discarica consortile possa essere imputabile ai lavori che da anni si svolgono nella cava attiva proprio accanto alla stessa, ed alle continue sollecitazioni che i lavori di estrazione comportano.

Comitato Civico “Natale De Grazia”.

Il rapporto pubblicato sul sito del Ministero della salute presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell’influenza, elaborati dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità.

Durante la prima settimana del 2014, 632 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti.

Il valore dell’incidenza totale è pari a 2,33 casi per mille assistiti.

Ci si avvicina al valore soglia di 2,37 casi per mille assistiti che determina l’inizio del periodo epide-mico delle sindromi in-fluenzali.

Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 139.000, per un totale, dall’inizio della sor-veglianza, di circa 823.000 casi.

Ecco le fasce di età per incidenza

La fascia di età maggior-mente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osser-va un’incidenza superiore a 5 casi per mille assistiti.

Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 5,12 casi per mille assistiti

La percentuale scende a 2,28 per mille assistiti , nella fascia di età 5-14 anni

Si assesta esattamente a 2,37 per mille assistiti nella fascia 15-64 anni

Scende a 1,40 per mille assistiti tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni .si tratta evidentemente di un effetto delle vaccinazioni alle quali si sottopone tale fascia di età

Ma allora è utile vaccinarsi?

Vaccinarsi è certamente utile ed in alcuni casi necessario

E ci si può vaccinare anche adesso?

Rispetto ai primi giorni dell’anno, nel corso del mese di gennaio è previsto un aumento progressivo dei casi, fino al raggiungimento del picco stagionale, la massima diffusione del virus, per un totale di 4-4,5 milioni di persone.

Risponde Maria Cristina Rota del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di Sanità, “Al momento l’influenza non ha ancora raggiunto il culmine dell’epidemia. Per questo c’è ancora un margine di tempo per chi desidera vaccinarsi”. Infatti, anche se sono necessarie un paio di settimane perché, una volta inoculato, il vaccino diventi efficace, siamo ancora a un’incidenza relativamente bassa, se confrontata con quella degli anni passati, nonostante il virus abbia iniziato a circolare e sia stato identificato tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre.

Ma in cosa consiste il vaccino e come funziona? “Il vaccino antinfluenzale è un cosiddetto trivalente”, spiega Rota: “contiene cioè tre diversi virus influenzali inattivati, ciascuno di un preciso sottotipo, e viene somministrato tramite un’iniezione nel braccio”. Come avviene per tutti i vaccini, così facendo si stimola l’organismo a produrre anticorpi verso i virus contenuti nella formulazione, sviluppando una sorta di scudo per quando ci si troverà esposti al contagio. Uno scudo più o meno resistente a seconda del virus influenzale con cui veniamo a contatto..

Va controcorrente Liscotti e lo fa per amore di Amantea; per evitare che si trovi piena di rifiuti. Ma ecco la sua nota:

“In relazione all’articolo relativo “alla guerra dei rifiuti”, riferito alla chiusura se così possiamo definirla, vista che è parziale, in quanto vieta agli altri comuni fuori del circondario lametino a conferire nella discarica di Pianopoli “il surplus” dei rifiuti previsti, vorrei ritornare sull’argomento:

Giorni addietro, avevo espresso un parere su quanto si dovrebbe realizzare in agro del comune di Lago, per il trattamento dei rifiuti, ma probabilmente anche in tal caso, e chiedo venia, sono stato interpretato in forma errata.

Voglio precisare che, il sottoscritto non voleva avvalorare l’idea della discarica da realizzare nella località stabilita, che non è di mia competenza riferire se è idonea a ricevere i rifiuti o no, ma avvaloravo l’iniziativa dell’Amministrazione di lago che ha avuto l’idea di portare avanti un progetto che fatto a norma (ricordiamoci che siamo nel 2014) sicuramente gli consentirà non solo dei ritorni economici, ma anche meno problemi per la concentrazione dei rifiuti nel proprio circondario, considerando che, anche i comuni limitrofi qualora autorizzati a depositare rifiuti in tale luogo, spero già differenziato, dovranno pagare l’amministrazione Laghese per questo servizio.

Ecco perché a mio avviso, ogni comune dovrebbe tornare a trattare i propri rifiuti a norma delle leggi vigenti, (152/2006 e ss,mm) che gli consentirebbero meno oneri da versare ad altri istituzioni e/o aziende, oltre a poter creare pur se miseri, alcuni posti di lavoro (differenziata – spazzamento strade – trattamento rifiuti nel sito – vigilanza del sito ecc…).

Se si prende in considerazione quanto anche il nostro Ente versa alla discarica di Pianopoli in termini di conferimento dei rifiuti non differenziati, certamente saremmo in grado di poterli meglio gestire localmente, ribadendo, sempre in modo corretto ed adeguato, iniziando da noi cittadini.

E’ vero che i rifiuti nessuno li vuole sotto casa, visti anche i cassonetti trasferitisi lungo la SS 18, ma purtroppo è un argomento che va affrontato in modo serio e concreto. Oggi e per i prossimi giorni, ci ritroveremo ad avere la nostra Amantea certamente invasa da rifiuti, sino a che il Sindaco di Pianopoli non decida di poter far accedere gli altri comuni in quella discarica, oltre i limiti singolarmente stabiliti.

Allora, noi cittadini prendiamo atto di tutto ciò e iniziamo a differenziare, obbligando gli amministratori a tale forma di smaltimento, pensando anche al fatto che, una conferenza di servizi e/o piani extracomunali (finanziare progetti seri e concreti a realizzare il corretto smaltimento di rifiuti in ambito di siti comunali di proprietà) si potrebbero realizzare non dico e ribadisco discariche, ma altri sistemi di smaltimento (es: i temovalorizzatori o altri sistemi più sicuri), che consentirebbero ritorni economici (energia elettrica – biogas – concimi – ecc…) che potrebbero essere utilizzati in ambito locale e perché no, venduti ad altri.

Mi è doveroso esprimere un ulteriore parere personale, pur se il sottoscritto non è un tecnico del settore in senso stretto della parola: “….oggi non esistono sistemi di smaltimento rifiuti, che possano consentire il 100% di non inquinamento. Tutti i sistemi di smaltimento, chi per un verso, chi per l’altro, producono emissioni inquinanti, ma comunque essendo riduttori di tali agenti sicuramente aiutano a mantenere un ambiente più sano….”. Non sta a me stabilire quale sia quello migliore, ma se ne può parlare. Cav. Giovanni LISCOTTI”

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