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Redazione TirrenoNews

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Tutti i ministri venezuelani hanno presentato le dimissioni al presidente Nicolas Maduro "per facilitare il rinnovo del governo in questo nuovo anno appena iniziato". Lo ha reso noto lo stesso Maduro su Twitter.

Dietro al gesto c'è l'emozione per l'omicidio dell'ex Miss Venezuela, che ha acuito l'emergenza nazionale su sicurezza ed economia. ''Ringrazio tutti i ministri per lo sforzo e per la lealtà dimostrate in questi tempi di Rivoluzione. Chavez vive! La Patria continua!'', ha aggiunto Maduro sul social network.

L'annuncio del presidente venezuelano - viene sottolineato da più parti - arriva in un momento di grande commozione nazionale, provocata dal recente, brutale assassinio dell'ex regina di bellezza, Monica Spear Mootz, e di suo marito, Thomas Henry Berry, durante una rapina.

L'episodio ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza, una delle maggiori sfide del Paese sudamericano, tra i più violenti del mondo per tasso di omicidi. Esecutivo e opposizione hanno così deciso di unire le forze, aprendo un gabinetto di crisi per predisporre un piano di emergenza contro la criminalità, dilagante.

In nove mesi al potere, Maduro ha poi dovuto fare i conti con un'evidente crisi economica interna, culminata in un'inflazione che ha raggiunto il 56% nel 2013. (ANSA)

La banda delle slot colpisce ancora ed ancora una volta è un buon bottino

Ormai i soldi sono nelle slot machine.

Banche, bancomat, uffici postali sono molto più pericolosi e meno produttivi.

Quasi 9000 euro il bottino.

Ma quello che sconvolge sono le modalità del furto.

Intanto l’ora: le 05 del mattino. Un’ora prima che il bar apra, come al solito. alle 06 di ogni mattina. Le 05.00 del mattino quando diversi stanno per recarsi al lavoro e quindi si trovano per strada.

Peraltro siamo sulla strada principale della popolosa Frazione Campora San Giovanni.

Ma sembra tutto calcolato.

Intanto i visi mascherati. Se pur esiste quindi il rischio che qualcuno si trovi per strada e veda il furto al massimo chiamerà le Forze dell’ordine non farà certo lo sceriffo!

Ma quali forze dell’Ordine? La locale Caserma dei carabinieri non è operativa. Occorre rivolgersi al 112 od al 113 che hanno sede nella lontana Paola. Tutto il tempo, quindi di agire.

E come in altre occasioni l’auto è rubata .

E non basta; come al solito si spegne la telecamerina di controllo.

Poi si usa l’auto come un ariete tentando di aprire la vetrina. Ma sembra non sia bastato e dopo l’urto sia rimasta quasi intatta la grata. E così occorre un altro forte urto che questa volta lascia un varco per rubare quanto si trova dentro il bar.

Gente specializzata . Altrochè!. Una vera e propria banda che magari ha anche controllato che le pattuglie del 112 e del 113 si fossero allontanate da Campora ed Amantea dirette verso la propria lontana sede . Gente specializzata che ha calcolato tutto, che ha ridotto i tempi delle operazioni, che ha i compari a seguirli con l’altra auto sulla quale salire dopo aver abbandonato quella rubata

Anche in questo caso l’unica speranza viene dalle telecamere di sicurezza urbana che sono state presentate come attive nei giorni scorsi e che dovranno pertanto essere visionate .

E chissà che confrontando i fotogrammi delle strade statali e provinciali delle notti di simili furti non si trovino le stesse auto?

E non solo………

Una buona notizia per i paesi aggrediti da cani pericolosi

Venerdì, 10 Gennaio 2014 08:11 Pubblicato in Cosenza

Non è raro sentire persone che si lamentano della emergenza randagismo, in particolare quando i cani inseguono chi cammina tranquillamente sulla propria bici con il rischio di far cadere il ciclista o quando si muovono in gruppo durante il periodo delle cagne in calore.

Ma ecco la risposta rispettosa degli stessi animali.

Ne dà notizia Polizia Provinciale di Cosenza con apposito comunicato.

Invitiamo pertanto chiunque si trovi nelle medesime condizioni di San Giovanni in Fiore a richiederne l’intervento tramite il proprio comune e l’ASP.

“Nei mesi scorsi, un consistente numero di cittadini del comune di San Giovanni in Fiore ha lamentato la presenza di un nutrito branco di cani randagi, di grossa taglia, che iniziavano a diventare troppo invadenti e, in alcuni casi, anche aggressivi.

La Polizia Provinciale di Cosenza, in accordo con le autorità locali e con i veterinari dell’ASP, ha effettuato numerosi sopralluoghi per accertare la situazione, constatando che, effettivamente, era reale il rischio per la pubblica incolumità.

Durante due operazioni distinte gli Ispettori della Polizia Provinciale, specializzati in maneggio armi e, nello specifico, nell’utilizzo dei fucili a narcotico, di cui il Corpo è dotato, si sono recati nel luogo nel quale i cani erano stati spesso avvistati e, con l’ausilio delle competenze mediche dei veterinari dell’ASP, sono riusciti a sedare ben 4 cani, di cui due femmine, tutti di grossa taglia.

Una volta addormentati, gli animali sono stati trasportati presso il canile comunale di Torre Melissa (KR), luogo in cui saranno curati e vaccinati. Verrà loro inserito il microchip previsto dalla legge e saranno, poi, sistemati nei box insieme agli altri cani della stessa tipologia.

La Polizia Provinciale di Cosenza, diretta dal Comandante, dott. Giuseppe Colaiacovo, ha puntato molto sulla formazione del personale; essa si è specializzata negli anni, anche sulle tecniche operative e sul maneggio delle armi per la Polizia Giudiziaria. Numerosi sono stati i corsi, alcuni dei quali, hanno visto la specializzazione in istruttore di tecniche di tiro e tecniche operative di alcuni ispettori i quali, a loro volta, hanno potuto formare tutti gli appartenenti al Corpo.

Con l’utilizzo dei fucili a narcotico, in particolare, gli uomini della Polizia Provinciale riescono a gestire le situazioni più rischiose per la pubblica sicurezza, senza dover compromettere, necessariamente, la sopravvivenza degli animali.”

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