
Scalea. I carabinieri della compagnia di Scalea hanno arrestato Giuseppe Bloise (nella foto ), detto il "boss della montagna", accusato di due episodi di estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso, ai danni di imprese appaltatrici di lavori pubblici eseguiti nel comune di Santa Domenica Talao.
I militari lo hanno sorpreso in un bar del centro del Cosentino, notificandogli l'ordinanza del Gip distrettuale di Catanzaro emessa a suo carico. Le indagini sono state avviate in seguito alle denunce presentate dagli imprenditori taglieggiati e, già nel mese di settembre 2018, avevano portato all'arresto in flagranza di Pasquale Forestieri e Lorenzo Pandolfi.
L'ideazione, la promozione, la direzione ed il coordinamento delle attività estorsive sul territorio di Santa Domenica Talao facevano capo a Bloise, boss emergente, ritenuto promotore di una cosca autonoma, il quale, al fine di affermare il potere criminale sul territorio ed assumere il controllo delle attività economiche, si avvaleva di persone che, ai suoi ordini, eseguivano le azioni delittuose.
Gli estortori, dopo aver posto in essere atti intimidatori ai danni delle imprese appaltatrici di lavori pubblici nella zona, avvicinavano i responsabili avanzando richieste di cospicue somme di denaro. Nel settembre scorso, in seguito alla denuncia di un imprenditore, i carabinieri di Scalea avevano organizzato una consegna controllata e, operando costantemente a tutela della sicurezza della vittima, subito dopo la consegna del denaro, avevano arrestato gli estortori in flagranza di reato.
La successiva attività investigativa avrebbe permesso di accertare che il mandante della richiesta estorsiva era Bloise, il quale mesi prima aveva avvicinato personalmente un altro imprenditore impegnato in lavori pubblici chiedendogli soldi.
La contiguità di Bloise alla criminalità organizzata, già emersa nell'ambito dell'indagine "Overloading", sarebbe, quindi, secondo gli inquirenti, confermata.
CATANZARO - È in arrivo un nuovo impulso nord-atlantico che determinerà sull'Italia condizioni di tempo perturbato, con piogge e temporali su gran parte del Centro-Sud, interessando in particolar modo le regioni tirreniche peninsulari.
In particolare per quanto riguarda la Calabria si prevedono precipitazioni a carattere temporalesco, venti occidentali da forti a burrasca, con rinforzi di burrasca forte sui rilievi appenninici e mareggiate lungo le coste esposte.
Nel dettaglio, la Protezione civile calabrese ha emanato un bollettino di condizioni meteorologiche avverse di livello giallo per quanto riguarda la costa tirrenica cosentina, catanzarese e vibonese, mentre il resto della Calabria ha un livello di allerta verde.
La perturbazione sarà accompagnata da un consistente rinforzo dei venti dai quadranti occidentali, soprattutto sulla Sardegna, lungo i rilievi appenninici e lungo i settori costieri del Tirreno centro-meridionale.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della protezione civile - d'intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati - ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento
L'avviso - si legge in una nota - prevede dal tardo pomeriggio di oggi, domenica 27 gennaio, precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco, su Umbria e Lazio, in rapida estensione, dalle prime ore di domani, lunedì 28 gennaio, a Campania, Basilicata e Calabria.
Si prevedono, inoltre, dalle prime ore di domani, venti da forti a burrasca, dai quadranti occidentali, su Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna, con rinforzi di burrasca forte sull'isola e sui rilievi appenninici, con mareggiate lungo le coste esposte.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 28 gennaio, allerta arancione su buona parte della Basilicata e allerta gialla su Umbria, Lazio, Abruzzo, gran parte del Molise, Campania, resto della Basilicata e versante settentrionale tirrenico della Calabria.
Dom, 27/01/2019 - 19:29
È la notte tra martedì e mercoledì, quando qualcuno avvisa i pompieri e i carabinieri che all’inizio del paese di Sangineto, zona Jungle, divampa forte un incendio che interessa due abitazioni.
Si tratta di due villette utilizzate solo nei mesi estivi poste in una zona poco frequentata durante i mesi invernali.
Sul posto sono subito arrivati i Vigili del Fuoco che hanno impiegato più di due ore per domare i due distinti incendi che hanno provocato seri danni alle due strutture.
Sul posto anche i carabinieri per le verifiche del caso, e pare che entrambi gli incendi siano di matrice dolosa.
Un episodio che, per come si è configurato, lascia pensare ad una mano criminale che ha agito nella “tranquillità” della zona e con un obiettivo preciso: mandare un messaggio alle vittime e fare danni. Se a questo aggiungiamo che i proprietari delle due villette andate in fumo, sono i famosi fratelli Maurizio e Sergio Aiello, imprenditori della movida cosentina ma anche molto attivi in Sila e sull’alto Tirreno cosentino, il movente di questo infame gesto, diventa più chiaro.
L’incendio delle residenze estive dei fratelli Aiello potrebbe essere legato al racket, così come ipotizzano gli investigatori.
Ma anche ai tanti interessi economici dei fratelli.
Per il momento gli investigatori sono al lavoro per stabilire le “cause” dell’incendio, e per arrivare all’autore, o agli autori, di questo vigliacco gesto.
Da Iacchite - 24 Gennaio 2019