È la notte tra martedì e mercoledì, quando qualcuno avvisa i pompieri e i carabinieri che all’inizio del paese di Sangineto, zona Jungle, divampa forte un incendio che interessa due abitazioni.
Si tratta di due villette utilizzate solo nei mesi estivi poste in una zona poco frequentata durante i mesi invernali.
Sul posto sono subito arrivati i Vigili del Fuoco che hanno impiegato più di due ore per domare i due distinti incendi che hanno provocato seri danni alle due strutture.
Sul posto anche i carabinieri per le verifiche del caso, e pare che entrambi gli incendi siano di matrice dolosa.
Un episodio che, per come si è configurato, lascia pensare ad una mano criminale che ha agito nella “tranquillità” della zona e con un obiettivo preciso: mandare un messaggio alle vittime e fare danni. Se a questo aggiungiamo che i proprietari delle due villette andate in fumo, sono i famosi fratelli Maurizio e Sergio Aiello, imprenditori della movida cosentina ma anche molto attivi in Sila e sull’alto Tirreno cosentino, il movente di questo infame gesto, diventa più chiaro.
L’incendio delle residenze estive dei fratelli Aiello potrebbe essere legato al racket, così come ipotizzano gli investigatori.
Ma anche ai tanti interessi economici dei fratelli.
Per il momento gli investigatori sono al lavoro per stabilire le “cause” dell’incendio, e per arrivare all’autore, o agli autori, di questo vigliacco gesto.
Da Iacchite - 24 Gennaio 2019