Serra d’Aiello. La notizia sembra attendibile, fortemente attendibile.
Infatti l’alternativa è la chiusura dei pochissimi esercizi commerciali ancora esistenti, per fortuna, nel piccolo paesino della costa tirrenica calabrese, alle spalle di Campora San Giovanni , un tempo famoso per essere la sede dell’Istituto Papa Giovanni XXIII, la Fiat del Sud.
Non abbiamo materialmente( ancora) visto gli atti ma ci viene segnalato da fonte autorevole che questo paesino avrebbe forse la più alta tariffa TARES a mq d’Italia.
Qualcosa che si aggira tra i 28 euro al mq degli esercizi alimentari, macellerie,salumerie, i 31 euro al mq di ortofrutta e pescherie, fiori, piante e pizza al taglio ed i 39 di esercizi pubblici
Cioè per un negozio di alimenti di 100 mq verrebbe richiesta una tares di 2800 euro, cioè quasi 8 euro al giorno compresi quelli di chiusura.
E per un bar gli euro superano i 10 per ogni giorno, sempre compresi quelli di chiusura settimanale. Siamo cioè a 325 euro al mese. Più di un fitto mensile!.
Le cifre sono state tratte dalla delibera del consiglio comunale n 24 del 6.11.2013.
Nella delibera si legge, secondo le indicazioni dei nostri referenti, che le tariffe sono state determinate sulla base del Piano finanziario allegato al regolamento comunale
Il problema è che il regolamento non risulta accessibile sul sito del comune di Serra d’Aiello.
Da qui la protesta e la richiesta di chiarimenti che potrebbe avvenire anche oggi 17 dicembre e che se non avverrà darà luogo ad azioni di protesta in consiglio.
Si impone che sia chiarito dall’ente come si sia giunti a tariffe altissime come quelle indicate.
Trattandosi di un tributo si impone un equilibrato rapporto tra la produzione dei rifiuti e la tariffa stessa tanto più se gli esercizi interessati effettuato la raccolta differenziata .
Se non si rileverà tale equilibrio ci si potrebbe trovare di fronte ad una tassa e non ad un tributo sul servizio RSU
Alla tares poi si aggiunge la tariffa per servizi indivisibili pari ad euro 0,30 per ogni mq di abitazione.
Ed allora non essendo ancora noto quasi niente del piano finanziario e non essendo come per legge accessibile il regolamento della Tares , le manifestate reazioni che non finiranno nella presenza in consiglio ma probabilmente sfoceranno in azioni di più intensa e forte tutela
Vi faremo sapere