Riceviamo e pubblichiamo la “dura” risposta che “Il “Professor” invia al Sindaco di San Pietro in Amantea!
“Rispondo pacatamente al Signor Sindaco di San Pietro in Amantea che ha volutamente replicare al mio articolo apparso su Tirreno News alcuni giorni fa.
Ma quale polemica spicciola e gratuita!
Che i cinghiali siano una emergenza non ci voleva la mente illuminata del Professore Gagliardi a dirlo. Benissimo.
Allora perché gli altri che non hanno la mente illuminata non l’hanno detto e scritto?
Non l’hanno detto e scritto perché 9 consiglieri comunali della sua maggioranza non abitano a San Pietro in Amantea o abitano nelle contrade.
E perché il Sindaco fino ad oggi non ha preso provvedimenti?
I non professori sanno che non è solo un problema che attanaglia il territorio di San Pietro in Amantea.
Ma cosa hanno fatto i non professori fino ad oggi?
Io avevo invitato il Signor Sindaco di cercare di risolvere il problema.
Punto. Solo questo.
Lui si è sentito offeso ed ha replicato dicendo un sacco di fesserie, corbellerie, bugie, menzogne. Ma questa volta ha sbagliato personaggio, perché sa benissimo che il maestro Gagliardi che lui chiama con disprezzo Professore è una persona onesta, corretta, integerrima, che non ha mai preso dal Comune di San Pietro in Amantea una sola lira quando ha ricoperto la carica di consigliere comunale, assessore e vice Sindaco.
I cinghiali che scorazzano per le vie di San Pietro, dice il signor Sindaco, è una mia invenzione e dunque non è commentabile.
Certo non è commentabile, perché lui abita in Amantea e non vede i cinghiali che scorazzano per le vie del paese.
E non ha visto quello che hanno combinato nei giardini, nei terreni dello stesso Professore, di Ciccio Grassullo, di Rosa e Domenico Guido, di Pasquale De Grazia ed altri e nei territori circostanti.
Ma cosa centra poi e cosa abbia voluto dire non l’ho capito che io faccia pure il paragone con le lucertole, le galline, i ragni, le formiche per rafforzare le mie affermazioni.
Mi sa che il signor Sindaco va cercando “finocchielli e timpe” come si dice in paese.
E li vada a cercare altrove se ne ha il coraggio.
Sta delirando e quindi ha bisogno di un calmante o di un ricovero. Invece di scrivere corbellerie faccia presto a far aprire la strada provinciale Amantea- Cosenza interrotta allì ”Cecati” da diversi mesi per caduta massi altrimenti chiuderà finanche la farmacia in San Pietro.
Il signor Sindaco questa volta ha sbagliato di grosso a scagliarsi contro di me che chiama con sarcasmo e disprezzo Professore.
Il Gagliardi, che sono io, è quello che ha insegnato a tante generazioni a tenere in mano la matita e la penna e stia tranquillo che questi strumenti li sa usare alla perfezione.
Se ne accorgerà ora che ha voluto dichiararmi guerra.
Nel mio articolo lo avevo invitato, pur sapendo che la caccia al cinghiale è vietata, ad autorizzarne la caccia in via eccezionale.
Cosa c’è di strano, di male in questa semplice richiesta che un cittadino rivolge al proprio Sindaco? Evidentemente al Sindaco non è piaciuta la richiesta. Dobbiamo stare tutti zitti.
Ai problemi ci pensa solo lui. Ne ho preso atto.
Lasciamo che i cinghiali scorazzino per le vie e le piazze del paese, tanto lui non li può vedere perché come ho scritto prima abita in Amantea. Ma quelli che ci abitano li hanno visti, li vedono e li vedranno.
Sarà mio compito fargli avere alcune foto.
Et de hoc satis, diceva un mio Direttore Didattico, ma forse il Sindaco, non avendo studiato il latino, non comprende il significato.
Lo comprendono sicuramente i professori che gli stanno attorno.
Francesco Gagliardi