Ecco cosa scrive:
“Termina la legislatura e con essa la mia carriera politica.
Ringrazio sinceramente per l’alto onore che ho avuto di far parte del Senato della Repubblica.
Per me, figlio di un funzionario di un piccolo Comune della Calabria, Fiumefreddo Bruzio, un traguardo inimmaginabile.
Ho cercato in questi anni di svolgere il mio mandato elettorale con dignità ed onore, avendo sempre a cuore gli interessi generali del Paese al di là di appartenenze e contrapposizioni sempre legittime in democrazia.
Per me un dovere all’insegna dell’etica della responsabilità e degli insegnamenti del mio Maestro Francesco Cossiga cui rivolgo un pensiero grato e riconoscente.
Il sogno di contribuire al rinascimento dell’Italia svanisce fra sorprese dell’ultima ora, ambiguità e comportamenti che producono amarezza non solo perché inattesi ma anche per le sue modalità.
Ritorno nel mio privato in punta di piedi e continuerò a servire l’Italia in altro modo sperando che con l’avvio della prossima legislatura si apra una fase di stabilità e di crescita economica riservando ai più deboli il riguardo dovuto e privilegiando politiche rivolte in particolare ai giovani, agli anziani ed alla lotta alle disuguaglianze.
Rivolgo a tutti i migliori auguri per il Santo Natale ed un felicissimo 2018.
La nostra amata Patria merita un futuro migliore, meglio se riscoprendo valori imperituri di un maggiore senso dello Stato che deve sempre orientare i comportamenti di ciascuno insieme all’accanito perseguimento degli interessi reali di tutti i cittadini.
Ad maiora semper!
Grazie davvero e chiedo scusa a tutti per i miei limiti”.
NdR: Come farà l’Italia , la Calabria e Fiumefreddo Bruzio senza di lui?