Redazione TirrenoNews
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Un miracolo è sempre un miracolo. Chiunque lo faccia, comunque lo faccia, dovunque lo faccia. Ed è ancora più grande se questo miracolo è invocato ed atteso.
Come chiamarlo se non un miracolo quello di questi giorni di S Pasqua nella cui occasione è stata riaperta dopo anni di silenziosa chiusura la chiesetta rupestre di san Giuseppe, la chiesetta dei Catocastresi ed un tempo dei Camolesi che avevano questa unica via rupestre per giungere a piedi o col l’asino alla città? Come non ritenere un miracolo il fatto che la chiesetta sia stata riaperta in occasione dei riti pasquali e sia diventata una delle chiese della cerimonia del giovedì sera?
Ma come è successo? A Cosa è dovuto? Sicuramente a quel “lenzuolo” che è stato steso sul
versante in frana immediatamente a nord della chiesetta medesima.
Niente altro, infatti, è stato fatto per ridare sicurezza alla chiesetta ed alla zona se non la apposizione di questo “lenzuolo” sorretto da corde acciaiose legate a pioli di ferro infissi nel terreno.
Con il tempo, come sta avvenendo nel costone dietro la Chiesa del Carmine, crescerà l’erba e poi le piante autoctone della flora mediterranea che si ritiene permettano lo scorrimento dell’acqua piovana e la stabilizzazione del costone.
Insomma un vero e proprio miracolo della tecnica od ingegneria che dir si voglia!?.
Ma noi preferiamo ascriverlo a san Giuseppe che certamente avrà suggerito ai tecnici come fare per aprire di nuovo la chiesetta che tanto sta a cuore a noi amanteani.
Peccato, se vero questo miracolo, che ci sia voluto tanto tempo e che si sia preferito altro a questo intervento.
A San Giuseppe il compito di integrare il miracolo della tecnica con la sua potente fede per evitare ulteriori crolli del versante ed il pregiudizio della sua e nostra chiesetta.
E visto che c’è , non è male se dà un occhio anche al costone dietro la chiesa del Carmine.
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Pasquetta al mare di Catocastro tra fusti, tende e fuochi
Lunedì, 01 Aprile 2013 16:36 Pubblicato in Primo PianoSe Parigi val bene un messa, pasquetta va bene una foto. Dove farla? Dappertutto!
Ed allora ecco il rilevato ferroviario per capire meglio, dall’alto, cosa sia successo alla spiaggia dopo le ultime potenti mareggiate in attesa dell’ estate che fa capolino anche se ancora non abbastanza.
Uno sguardo ed una foto al centro storico, al fiume,ancora in piena, alla chiesetta di San Giuseppe,ai campi abbandonati,al mare ancora mosso,alla spiaggia, a sud ed a nord del fiume.
Ed eccovi quella a sud del Catocastro, tra il ponte ferroviario ed il pontino, sufficientemente riformatasi dopo la potente mareggiata scorsa quando le onde portavano tu tutto fin oltre il piccolo sottopasso che oggi resta l’unico accesso alla spiaggia.
E proprio li vicino di vede il solito misterioso fusto azzurro portato al mare, una tenda ed un fuoco.
Lì nei pressi della tenda ci sono due giovani, un ragazzo ed una ragazza che evidentemente amano il mare, la natura e che sono giunti con una jeep parcheggiata lì nei pressi.
Una giornata diversa lasciando tutto il resto del mondo che, come diceva il poeta nella sua canzone, “ è noia”.
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Le tasse in Italia ed il pesce d’aprile: grazie Monti, Tassator Cortese & c
Domenica, 31 Marzo 2013 15:22 Pubblicato in ItaliaAhimè, vorremmo lo fosse, ma non è uno scherzo di aprile, anzi è una triste verità. Si chiama “Monti & c.”, il sistema per confermare i poveri, anzi crearne altri, garantire io ricchi, anzi crearne altri.
Ed è qui la cosa straordinaria . una sola certezza e cioè che l’Italia è il paese nel quale al mondo si pagano più tasse, ma nessuno che sappia dire quante siano davvero. E così qualcuno dice che siamo al 44,4% altri che nel 2013 saliremo al 56,1% ( analisi Rete Imprese Italia).
Ma come si fa ad aumentare le tasse se il PIL si riduce di anno in anno ed i consumi diminuiscono di anno in anno? Una cosa difficile per tutti , meno che per Monti ed i suoi tecnici( se no che tecnici sarebbero?).
Ed allora ecco micro e macro aumenti per cavare dai limoni pure il sangue.
Aumento dell’Iva -Senza interventi, dal 1 luglio l’aliquota oggi al 21% salirà di un punto. Una cosa illogica visto che nel 2012 i consumi sono già scesi del 2,9%.
Tares - E’ la nuova tariffa che dovrebbe sostituire le vecchie Tia e Tarsu sui rifiuti (con l’obbligo di copertura totale del servizio) incorporando anche un contributo per i servizi pubblici comunali. Si paga in proporzione sulla casa, come l’Imu, e secondo calcoli di consumatori e sindacati comporterà un aumento di imposizione dal 20% in su per i contribuenti (un miliardo di euro in più il gettito previsto). Sulla sua entrata in vigore, però, si sta consumando un piccolo giallo. La prima rata (in pagamento in queste settimane) si pagherà ancora col vecchio metodo, mentre la stangata comincerà anche in questo caso a luglio, con la seconda: comuni e imprese (in particolar modo il settore dell’edilizia) ne chiedono il rinvio al 2014 e il governo sembrava aver acconsentito (il ministro dell’Ambiente Clini avrebbe già scritto il relativo decreto), ma nell’ultima riunione a Palazzo Chigi non se n’è fatto nulla.
Ma nei comuni che non ponevano a bilancio i costi reali del RSU l’aumento di quanto sarà? Ve ne accorgerete!
Accise - Quelle su benzina e gasolio sono aumentate di 50 centesimi il 1 gennaio per effetto della prima manovra dei tecnici. Non potevamo rischiare che qualcun atro avesse la benzina cara come da noi!
Addizionali Irpef e Imu - Regioni e comuni hanno – a parte qualche eccezione – aumentato le aliquote di loro pertinenza lo scorso anno e il trend è di una crescita anche nel 2013 (alcuni comuni, per dire, hanno già adottato delibere in questo senso): d’altronde il continuo taglio dei trasferimenti statali comporta per i sindaci la necessità di tagliare le spese (i servizi) e/o aumentare le tasse. E siccome tagliando i servizi si perono amici meglio aumentare le tasse: tanto lo fanno tutti!
Invalidi - In parecchi perderanno il diritto alla pensione perché da quest’anno il requisito di reddito per ottenerla comprenderà anche quello del coniuge: se insieme si superano i 16.127,30 euro niente assegno.
Ivie. E’ la tassa che colpisce quegli italiani che posseggono case all’estero: il gettito atteso è poco meno di un miliardo.
Auto aziendali - Drastico taglio della loro detraibilità: sulle imprese peserà, ha messo a bilancio il governo, per circa 500 milioni l’anno.
Tobin tax e conti correnti - L’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie ha debuttato a marzo. Il gettito atteso è di 1,1 miliardi, ma difficilmente sarà raggiunto visto che, grazie ad un’esclusione mirata, l’esecutivo ha sostanzialmente esentato le banche. Nel 2013, poi, vanno a regime i nuovi bolli sui conti correnti bancari (esclusi quelli base e quelli con giacenza media sotto i 5mila euro) e la cosiddetta patrimonialina, un versamento a fine anno dello 0,15% sul valore di tutti gli investimenti finanziari.
Canone Rai. Il dannato canone è aumentato di 1,5 euro. Praticamente ora il suo costo è di € 113,50. E per cosa? Per vederci le partite di calcio o gli ultimi blockbuster? Macché? Per sorbirci Benigni, Littizzetto e Fazio.
Poste più salate. Spedire una prioritaria costerà ben 70 centesimi (10 cent in più rispetto ad oggi). La lettera media standard passa da 1,40 euro a 1,90 euro. Per le spedizioni fino a 50 grammi, si passa da 1,50 a 2,10 euro. Le raccomandate (fino a 20 grammi) da 3,30 a 3,60 euro. Per quelle fino a 100 grammi si arriverà a 4,95 euro.
Banco Posta. Qui è davvero uno scempio. Per i correntisti di Banco Posta, il canone annuo di conto corrente salirà a 48,00 euro, contro i 30,99 precedente.
Caselli Autostrade. L’aumento previsto è mediamente del 3% già dal 1 gennaio. Con punte del 12 e del 14% in Veneto e Valle d’Aosta (+30% negli ultimi 24 mesi).
Multe più salate. La guida senza cintura o con il telefonino all’orecchio, ovvero per eccesso di velocità saranno più salate. Adeguamento ISTAT e non per un contrasto agli “incivili”.
Conti correnti di società e buoni fruttiferi. L’imposta di bollo passera dagli attuali € 73,80 ai 100 euro tondi tondi. Per i buoni fruttiferi di importo superiore ai 5000 euro, l’imposta è fissata in un’aliquota di 0,15%. Per quelli di importo inferiore si ha l’esenzione.
Ovviamente Monti ricorda ( ma sembra inutile ricordarlo) che la colpa è di chi ha portato il paese in queste gravi condizioni, cioè dei politici. Noi non ne avevamo dubbi!
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