Riceviamo e pubblichiamo:
Il Sindaco è di .............................................TUTTI
Non vorrei cadere nell'asfittica rete della quotidianità ma, a voce alta e senza remore, voglio portare all'attenzione dei belmontesi tutti, alcuni atteggiamenti istituzionale del Sindaco Bruno e della Sua maggioranza che , senza se e senza ma, a volte scivolano naturalmente verso comportamenti di non buona educazione. L'assenza del Sig.
Sindaco di Belmonte , in qualità di padrone di casa, al convegno di ieri in biblioteca comunale,la dice lunga ; ma ancor di più la non presenza di una rappresentanza istituzionale è ancora più mortificante e rasenta , a parer mio, il RIDICOLO.
L'istituzione è una cosa seria ed essere Sindaco di una piccola comunità come la nostra , presuppone il diritto-dovere di essere al di sopra delle parti.
Il Sindaco ,una volta eletto, è il Sindaco di tutti, ovvero di chi lo ha votato e di chi no.
Da noi purtroppo non è cosi.
Ed anche di fronte a manifestazioni di ampio respiro ,e che tengono alto il buon nome del paese ,non ci si pensa su due volte a disertare l'iniziativa ,mortificando tutti .
Ma, ancora peggio, non inviare nemmeno una rappresentanza istituzionale,magari per fare gli onori di casa, è veramente una abnorme caduta di stile.
Il maggior disprezzo è la non curanza.
Meditate cittadini di Belmonte, MEDITATE.
Potrà mai progredire il nostro paesello?
Non sottovalutando la cattivissima figuraccia portata a casa nella circostanza.
Vorrei concludere questa mia breve riflessione con alcuni versi della Divina Commedia, riveduti e corretti per l'occasione, del sommo poeta Dante Alighieri .
Lui si riferiva all'Italia io .................." AHI SERVA BELMONTE , DI DOLORE OSTELLO, NAVE SENZA NOCCHIERE IN GRAN TEMPESTA, NON DONNA DI PROVINCIA ,MA BORDELLO.