Ogni volta che capita un incidente grave sulla SS18 vengono fuori riflessioni che appaiono così istintive, estemporanee da apparire inopinate.
C’è chi grida per l’alta velocità dimenticando che la statale 18 è una strada che unisce Salerno con Reggio Calabria, cioè l’intero Sud Italia ; una strada unica per tutta la costa tirrenica calabrese, che collega tantissimi comuni costieri , che collega agli ospedali, agli uffici pubblici, ai municipi.
C’è chi ricorda che quando nacque la strada si dispose una fascia di rispetto amoplissima che non venne quasi mai applicata così che le costruzioni vennero fatte quasi a ridosso e spesso senza marciapiedi
C’è chi segnala che il traffico pesante ( parlo dei Tir) è inaccettabile per una strada che ha due sole corsie sufficienti quando nacque ormai 50 anni fa ma non ora.
Ma sono tutte riflessioni che servono poco per giustificare l’ennesimo incidente mortale, l’ennesima tragedia.
Parliamo di un ottantenne , tale signor V.M., uso a camminare la mattina proprio sulla statale 18, dove oggi intorno alle 07.30 ha trovato la morte travolto da un SUV con alla guida l’incolpevole imprenditore locale sig G.O.
Difficile capire perché il sig V.M passeggiasse sulla SS18 essendo Belmonte Calabro dotato di uno splendido lungomare
Difficile capire perché ad un certo punto abbia attraversato la statale 18 finendo per essere travolto dal SUV( ma poteva essere qualsiasi mezzo in transito) . Una ipotesi è quella che poiché sembra stesse iniziando a piovere e volesse ripararsi dalla pioggia
Certo che la scena vista è oggettivamente drammatica e preferiamo non descrivervela ( in questo invitato anche dalle forze dell’ordine di non scattare fotografie) ma ci resta nell’animo( così come ai tantissimi curiosi presenti) il dolore del giovane nipote e la viva sofferenza dell’investitore che non sapeva darsi pace.
Poi l’arrivo del medico legale e la pietosa asportazione del corpo del povero pensionato che stamattina ha cessato la sua vita su una strada che forse non avrebbe dovuto percorrere.