Antoniotti: È una realtà sociale che appartiene alla storia del Centro storico
ROSSANO - Lunedì, 26 Marzo 2018 – Il Sindaco attui ogni azione possibile per evitare la chiusura della Ludoteca Il Sasso nello Stagno. Rossano ed il suo Centro storico non possono permettere che si perda un presidio educativo che negli ultimi trent’anni ha sostenuto la crescita di centinaia di ragazzi, togliendoli dalla strada e sottraendoli alle devianze sociali. Tutte le Amministrazioni comunali, dal 1987 ad oggi, hanno sempre sostenuto, anche con interventi straordinari, le attività proposte dall’associazione e sarebbe davvero imperdonabile per la nostra comunità, che si appresta ad aprire il nuovo ciclo politico e amministrativo della terza Città della Calabria, trovarsi senza un’entità così importante per il sostegno e la formazione dei giovani.
A dirlo è il capogruppo consiliare e massimo esponente del movimento civico Rossano Prima di Tutto, Giuseppe Antoniotti, che con preoccupazione, a seguito del recente annuncio del presidente dell’Associazione Il Sasso nello Stagno, Alfonso Sacchetti,promotore ed organizzatore della ludoteca civica, sulla prossima chiusura del servizio a causa di intoppi burocratici, lancia un appello al Primo cittadino affinché si impegni a continuare a garantire un servizio che da sempre è uno dei fiori all’occhiello della rete dei servizi sociali della Città di Rossano.
È giusta la promozione del territorio – commenta Antoniotti – ma a che serve spendersi per dare lustro alla Città se poi al suo interno inizia a cadere a pezzi a causa di un’azione amministrativa poco attenta o, in alcuni casi, del tutto assente. Le politiche per il sociale non possono essere delegate agli uffici, vanno seguite, incoraggiate e sempre ampliate. Lo dico da sempre. E l’annunciata chiusura della ludoteca civica non è altro che la punta di un iceberg di un sistema burocratico-amministrativo deficitario e che a Rossano sembra aver preso il sopravvento sugli organi deputati al governo. Le istituzioni non possono fermarsi di fronte alla fredda logica dei numeri e dei tagli, consigliati dai burocrati. Le istituzioni e la politica hanno il compito e il dovere di trovare soluzioni lì dove soluzioni sembrano non essercene. Da Sindaco e, ancor prima, da Assessore – aggiunge il Capogruppo di RpT - sono stato sempre attento affinché i ragazzi della nostra città potessero avere sempre uno spazio sociale nel quale confrontarsi, giocare, dialogare ed avere il conforto o il sostegno perenne degli educatori. Centinaia di bambini e giovani sono cresciuti all’ombra della ludoteca tanto che essa appartiene, senza ombra di dubbio, alla storia sociale della nostra Città. E non tollererò – precisa - che questa realtà cessi di esistere per l’inerzia dell'attuale Amministrazione comunale. Negli anni del governo del Centro Destra abbiamo fatto l'impossibile per reperire i fondi e finanziare l'attività formativa, ludica e di sostegno. Non solo, consapevoli dell’importanza del loro servizio, ci siamo impegnati affinché l’associazione potesse avere una sede più idonea e adeguata che poi trovammo nell’attuale sede di Villa Labonia. Oggi tutto questo potrebbe perdersi per i soliti intoppi e i cavilli che presentano i burocrati. La politica e le Istituzioni cittadine – si chiede in conclusione Antoniotti - che fanno?