Da un lato il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari dopo l'ordinanza del Tribunale del Riesame che, revocando gli arresti domiciliari per il primo cittadino, ha emesso un provvedimento di divieto di dimora nella cittadina calabrese, ha confermato il provvedimento di sospensione dalla carica del sindaco di Riace, Domenico Lucano.
Lucano era stato arrestato il 2 ottobre scorso con le accuse di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e d abuso d'ufficio, in relazione ala celebrazione di matrimoni "di facciata" fra immigrati e cittadini del posto al fine di assicurare la permanenza in Italia di ragazze straniere, ed all'affidamento del servizio di raccolta rifiuti ad alcune cooperative.
All'indomani dell'arresto era stato messo un provvedimento di sospensione dalle funzioni confermato ora con un nuovo provvedimento dal prefetto.
Il sindaco tornato in libertà, ha dovuto lasciare il paese, trascorrendo la notte in un'abitazione della vicina Caulonia.
Dall’altro lato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris lo ha invitato ad andare a Napoli.
E lo stesso Lucano, ai microfoni di Radio Crc, durante la trasmissione Barba e Capelli, ha risposto favorevolmente all'invito rivolto «Accetto con il cuore l’invito del sindaco de Magistris».
«De Magistris - ha aggiunto Lucano secondo quanto riferisce una nota - è uno dei sindaci che ammiro di più e che conosce bene la nostra terra.
Mi trovo in una condizione che non avrei mai immaginato, ma non faccio un passo indietro.
Oltre a dimostrare la mia innocenza personale, credo che questa vicenda, in un momento storico particolare, possa dare un contributo ad un’idea di politica che va in direzione opposta rispetto a ciò che sta accadendo in questo Paese».
«Il problema di Riace - ha detto de Magistris - non è l'immigrazione, ma l’emigrazione, lo spopolamento di quella terra.
Solo chi non conosce Riace non capisce cosa sia accaduto lì in questi anni.
Lucano è stato punito perché considerato socialmente pericoloso.
Riace deve diventare la roccaforte della resistenza del nostro Paese, per l’attuazione dei valori costituzionali.
Questa lotta la vinceremo insieme».