La settimana scorsa Giorgia Meloni ha aperto la campagna elettorale per Fratelli d'Italia a Reggio Calabria.
Oeri è toccato a Matteo Salvini per la Lega, però questa volta a Catanzaro.
L'accoglienza non è stata delle migliori.
Prima e dopo il comizio in piazza il Ministro degli Interni e leader indiscusso della Lega è stato sonoramente fischiato e contestato.
I contestatori, un centinaio, durante la manifestazione di protesta hanno anche intonato la canzone dei partigiani "Bella ciao".
I balconi delle case erano tutti tappezzati con striscioni di protesta: "Oggi Catanzaro puzza" in dialetto calabrese. "Felpa pig" cioè maiale. "La Lega è una vergogna".
Evidentemente i catanzaresi non hanno dimenticato le invettive di Salvini e dei leghisti contro i meridionali.
Sono trascorsi tanti anni, è pur vero, però i calabresi non hanno la memoria corta.
Le offese contro di noi sono state molto pesanti.
Oggi Salvini chiede voti al Sud ma prima sputava sui terroni.
"I terroni piangono solamente mentre noi lavoriamo".
Il Capo del Viminale non si è fatto intimorire e ha vivacemente replicato, definendo chi protestava un "moscerino rosso. Vai da Oliverio".
Il Ministro in mattinata è stato anche a Platì dove ha presenziato alla cerimonia di consegna di un immobile confiscato alla mafia alla Diocesi di Locri Gerace.
Ndr Ci permetterà l’amico Gagliardi di ricordare il grande coraggio dei catanzaresi che applaudono i politici che hanno distrutto la sanità calabrese e che hanno portato la nostra terra ad essere l’ultima in Italia e quasi in Europa.