Servono a ben poco gli arresti dei presunti scafisti e le loro tardive condanne.
Se i migranti non vengono immediatamente avviati a rimpatrio l’Italia sarà invasa .
Ma come, se i porti sono chiusi?
Ma quali porti chiusi se le coste sono aperte?
Ieri a Crotone nelle acque antistanti Capo Rizzuto da un’imbarcazione a vela sono sbarcati 52 migranti provenienti dal Pakistan.
Un velivolo della Guardia di Finanza del Coan, in missione di controllo avanzato sul mare Jonio, aveva allertato il dispositivo di sorveglianza, segnalando una imbarcazione a vela in navigazione verso le coste italiane.
Tre unità navali della Guardia di Finanza, due del Roan di Vibo Valentia e una del Gruppo Aeronavale di Taranto, hanno preso il mare nella serata del 24 e dopo aver individuato il natante, un monoalbero di 13 metri, lo hanno intercettato alle 4 di questa mattina a 10 miglia da Capo Rizzuto.
La barca a vela, una volta entrata nelle acque territoriali italiane, tentava di raggiungere inosservata la costa, con l’intenzione di incagliarsi nei bassi fondali, e consentire lo sbarco indisturbato di migranti e la fuga degli scafisti.
I finanzieri hanno trovato a bordo, stipati sottocoperta, 52 migranti, tutti adulti maschi di origine pakistana e al timone due cittadini russi, sospetti scafisti.
I militari hanno preso in custodia i russi e condotto sotto scorta la barca a vela al porto di Crotone, per le operazioni di identificazione dei migranti e il loro trasferimento al Centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.
Dalle prime informazioni, l'imbarcazione, ora sotto sequestro, sarebbe partita il 17 maggio da Bodrum in Turchia e tutta la navigazione è stata condotta in modo da raggiungere l’Italia nell’arco notturno del fine settimana per trovare meno controlli e portare a termine senza problemi il traffico.
E l’Europa sta a guardare!
Ricordatevene domani quando andrete a votare!
L’Italia è sola e nessuno la tutela.