La terra dei fuochi è il segreto olocausto degli italiani del sud, per sud inteso quella parte dell’Italia di volta in volta usata come serbatoio di risparmi, o serbatoio di manodopera, o semplicemente per sversare i rifiuti pericolosi delle aziende del nord .
Una palese dimostrazione che l’Italia non è una nazione, ma almeno due.
Quella che usa e dove lo Stato esiste e quella che viene usata e dove lo Stato non esiste
Ma anche il sud non è una nazione ma almeno due.
Quella dove il popolo si accorge di morire più degli altri “italici” per via della diossina e di quante altre sostanze inquinanti e pericolose sono state sversate nei propri terreni, che contaminano le acque, gli animali ed i prodotti agricoli che vi si coltivano, e quella che non se ne accorge, o fa finta di non accorgersene.
Ed ora anche il procuratore capo di Reggio, Federico Cafiero de Raho, che per anni a Napoli si è occupato dei casalesi , di Carmine Schiavone e del traffico dei rifiuti, dai microfoni di Radio 24 lancia l'allarme e dichiara :"Sono convinto ci sia un equivalente della Terra dei fuochi campana anche in Calabria".
Poi continua : "Le mafie si sono arricchite sui rifiuti. Varie sono le notizie sui rifiuti sversati intorno al territorio di Reggio Calabria e un'attività di contrasto su questo ancora non è stata compiuta, è da fare. Legambiente nel suo rapporto dipinge un quadro preoccupante. Ma mi chiedo: come mai nulla è stato fatto visto che questo sversamento di rifiuti è avvenuto tanti anni fa? Noi solo oggi cominciamo a muoverci".
NdR. Già ce lo chiediamo anche noi, Dr Cafiero. Forse lei è in grado di scoprirlo, di scoprire quali sono state le sicure connivenze, i certi silenzi, le superficialità dello Stato e dei suoi organi. Vada avanti. Si ricordi che questa Calabria è da sempre ridotta al silenzio. Questa Calabria non ha nemmeno avuto un Masaniello!