“Basta” lo dice Agazio Loiero già governatore della Calabria che cedette senza onore la regione alla destra di Scopelliti.
“Basta, non mi candido più!”
Non sappiamo se si tratta di un “buen retiro” dettato dalla consapevolezza che l’età incalza e rende difficile il governo di una regione come la Calabria o di un “buen retiro”dettato dalla consapevolezza che se Scopelliti ha vinto è perchè “lui- Loiero” ha perso, e che, pertanto, in fondo “lui-Loiero” è il vero responsabile di quel denunciato mancato sviluppo della nostra regione!
Loiero contesta l’ormai ex governo scopellitiano e dice «Non voglio imperversare sugli sconfitti, ma un bilancio è doveroso per i calabresi. I dipartimenti sono stati occupati manu militare, le assunzioni hanno seguito la strada della fedeltà e non della competenza. I fondi europei sono stati un disastro. Immani i danni creati alla Regione. Andiamo al fondo senza mai toccarlo. Questa giunta ha creato una classe di gerarchi e di adulatori, che avevano il compito di nominare continuamente il capo».
Come al solito Loiero usa il fioretto, non la sciabola, come dovrebbe fare, forse ricordando che anche con lui , dopo la sconfitta alla quale si rifiutava di credere, venne usato il fioretto e non la sciabola.
Come a dir “ amor con amor si paga”.
Ma Loiero se non si candiderà non smetterà comunque di far politica.
Infatti sarà sempre il leader di Autonomia e diritti –AD.
Anzi, annuncia «Presenterò una lista che supererà ampiamente il 4%».
Certezze , quindi, sui voti da conquistare ma incertezze sul candidato da appoggiare alle primarie.
Ed infatti aggiunge:«Il mio gruppo non ha ancora deciso chi appoggiare tra Callipo e Oliverio. Presto prenderemo una posizione.
Sia Callipo sia Oliverio rispondono a esigenze diverse della Calabria. Vorrei che le primarie non ci fossero. È da più di un anno che alimentano polemiche.
Una regione come la Calabria ha davvero bisogno di questo?».
Oltre ai “suoi” voti anche un’altra certezza e cioè che «Chiunque vincerà le primarie, vincerà pure le elezioni».
Ma và?