I buoni, secondo quanto ricostruito, avrebbero avuto un valore compreso tra i 50 e i 100 euro e avrebbero permesso alle famiglie beneficiarie di acquistare beni di prima necessità.
Tre persone, tra cui l'ex sindaco, sono indagati dalla procura per aver posto in essere atti amministrativa tali da influenzare l'elettorato nell'ambito del voto del maggio scorso.
Contestata la Violazione della legge elettorale e l’ abuso d’ufficio.
Sotto inchiesta due amministratori e la segretaria comunale
Ai tre è stato, infatti, notificato il provvedimento di conclusioni delle indagini con contestuale avviso di garanzia a firma del sostituto procuratore
Le indagini sono state condotte dai carabinieri
Solo 26 i buoni spesa emessi.
Il magistrato ha evidenziato nel provvedimento che un consigliere avrebbe agito da amministratore uscente e nella qualità di ricandidato alla carica di consigliere
La segretaria avrebbe agito quale responsabile di Area.
In questo modo, sostiene il magistrato, i tre avrebbero anche violato il regolamento comunale per l’erogazione dei contributi economici, commettendo l’abuso di ufficio, ma avrebbero anche “danneggiato politicamente i candidati della lista opposta lista”.
Ai tre indagati sono stati concessi i previsti venti giorni per presentare memorie difensive o per presentarsi spontaneamente per rilasciare dichiarazioni spontanee, quindi la richiesta di nominare un difensore di fiducia per difendersi dalle contestazioni.
La vicenda della concessione dei buoni è anche al centro di un ricorso al Tribunale amministrativo regionale e per il quale è fissata l’udienza per la sentenza il prossimo 10 aprile.
I fatti sono successi a Botricello.