BANNER-ALTO2
A+ A A-

Aperta da alcune settimane la Cantina Amarcord grazie alla sua "semplicità" ed alla "bonta", d'animo ma non solo quella, sta decisamente conquistando gli amanteani.   

Ormai addentro ed circondati da un mondo globalizzato balza agli occhi l’idea, decisamente controcorrente, di realizzare un luogo ai più giovani sconosciuto, un luogo che appartiene all’Italia di generazioni addietro.

Un locale che si farrebbe fatica a chiamare “vintage” ma che non segue qualsiasi tipo di ideologia globalizzata, dove non ha importanza l’abbigliamento che indossi, oppure l’arredamento interno, la forma estetica delle sedie o del mobilio.

Potremmo definirla “cantina”, il cui originario significato ci viene fornito dall’enciclopedia Wikipedia “Il termine cantina (che per gli antichi romani era detta apoteca e che Alessandro Manzoni nei Promessi sposi chiamerà stanza terrena) identifica sia i locali delle Aziende produttrici destinati alla vinificazione, conservazione ed affinamento dei vini ed in generale delle bevande alcoliche prodotti, sia il locale che un privato o il titolare di ristorante o di enoteca destina alla corretta conservazione delle bottiglie prima del consumo o della vendita, affinché il vino possa essere conservato nella maniera corretta senza subire alterazioni o danneggiamenti”.

Ed è proprio dal vino, che nasce l’idea di un giovane amanteano e dei suoi amici di realizzare nella suggestiva cornice della piccola piazza centrale cittadina “Calavecchia” il locale popolare per antonomasia, la “Cantina Amarcord”, questo il nome del locale, è quindi un luogo che porta alla mente sin da subito concetti come “divertimento”, come “amicizia”, come “canti popolari” ma soprattutto un locale dal sapore tipicamente “locale”.

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

Pubblicato in Cronaca

Due i chiarimenti pervenutici da M5S. Eccoli

Il primo : Nulla ancora è stato deciso in ordine alla possibile lista per le prossime elezioni amministrative e tantomeno in ordine alla candidatura delle donne e di una di esse a capolista.

Viene riconfermato invece la apertura alla società civile per verificare la possibilità ed opportunità della formazione di una lista propria del movimento

Il secondo. Vero è che l’avvocato Politano ha dichiarato la sua attuale indisponibilità a candidarsi alle prossime elezioni comunali, ma da qui ad ipotizzare la sua presentazione alle elezioni regionali ce ne corre.

Ne diamo atto.

Pubblicato in Primo Piano

C’erano tanti stamattina al capezzale della bella palma settantenne   che svettava nel cortile della scuola elementare A Manzoni di Via Dogana.

Ed avevano i grandi mezzi delle grandi occasioni.

Dall’ascia affilata, alla motosega a benzina, all’autoscala, ed infine, alla ruspa.

Hanno cimato la palma e poi hanno ispezionato la punta della palma

“E’ tutta marcia, puzza come una cancrena

E dentro è piena di pupe.

Appena siamo saliti i punteruoli sono volati e sono rimaste solo le larve.

Tantissime larve.

Ora procediamo a tagliare a strati la testa per verificare se troviamo una parte solida nella quale eventualmente impiantare una piantina nuova.”

E così dopo aver cimato il cimabile, la parte alta della palma viene imbracata e con la motosega si dà il via al taglio della testa della pianta

Poi la ruspa ,con fare potente e lento, la solleva e la appoggia delicatamente sul camion per trasportarla insieme con le grandi foglie in luogo apposito dove bruciarla.

Addio vecchia palma che hai visto la grande guerra, questa Amantea crescere, cambiare, trasformarsi fino a diventare quella che è oggi , nel bene e nel male.

Porterai con te i tuoi e nostri ricordi, anche quelli che non abbiamo dimenticato

Forse non siamo stati abbastanza attenti con te , sufficientemente pronti a curarti, ma sai “ Amantea ha tante esigenze ed ogni giorno ne esce una” , così mi è stato detto , quasi a dire che purtroppo sei stata sacrificata ad altre esigenze, magari ad una o più lampadine, o d una rottura della rete idrica o fognante.

E poi chi eri tu? Una palma!

Pubblicato in Cronaca

Amantea. Un secondo motivo di ricorso è relativo alla violazione dell’articolo 12 del solito regolamento comunale per i concorsi.

Tale articolo prescrive che nella seduta dell’insediamento, il presidente, ogni altro componente ed il segretario della commissione, presa visione dell’elenco dei candidati, debbano dichiarare di non avere con i candidati stessi condizioni di incompatibilità ,quali sono per esempio i rapporti di parentela od affinità entro il 4° grado.

Ove, infatti, venisse riscontrata tale incompatibilità anche con uno soltanto dei candidati, questa incompatibilità deve essere rimossa e quasi sempre la rimozione avviene con la rinuncia all’incarico del componente incompatibile.

Sempre, l’art 12 stabilisce che solo dopo tale verifica e dichiarazione si può procedere alle operazioni successive, quali la verifica delle domande e dei documenti, dichiarando l’ammissione o la non ammissione dei candidati stessi.

Orbene, secondo il ricorrente, questa verifica della incompatibilità, peraltro obbligatoria, non è avvenuta e pur tuttavia la commissione è andata avanti ed ha proceduto alla determinazione dei criteri di valutazione dei titoli e delle prove.

Ma non basta, continua il ricorso, neanche nella seconda seduta la commissione ha proceduto a dichiarare la inesistenza di incompatibilità ed ha iniziato la verifica delle domande e relativi documenti.

Però alla quarta seduta il segretario dr Luigi Piro ha dichiarato di rinunciare all’incarico e la seduta è stata sospesa.

La dichiarazione di inesistenza di incompatibilità da parte di tutta la commissione è stata fatta solo nella quinta seduta, dopo la sostituzione del segretario Piro con il dr Gianmichele Bosco, e nella stessa seduta si è completata la verifica delle domande e dei documenti

Secondo il ricorrente il comportamento della commissione è palesemente viziato.

Avendo omesso la commissione un adempimento preliminare obbligatorio, la occasione della sostituzione del segretario avrebbe dovuto indurre la ripetizione delle operazioni concorsuali al fine di eliminare ogni dubbio sulla legittimità comportamentale della stessa.

Si segnala il fatto che il segretario poi dimessosi non ha mai proceduto alla necessaria dichiarazione di inesistenza di incompatibilità e che per tale mancanza il TAR non può non dichiarare la nullità degli atti compiuti fino alla quarta seduta successivamente alla quale venne sostituito il segretario

Se vero quanto dichiarato dal ricorrente, mancherebbe la dichiarazione di incompatibilità del segretario dimessosi e, pertanto, tutti gli atti dallo stesso compiuti sono nulli. Né la sostituzione con altra persona e la dichiarazione di quest’ultimo valendo essa solo per gli atti dallo stesso compiuti, possono sanare gli atti da altri posti in essere.

E questo indipendentemente dalla sussistenza o meno della incompatibilità.

Ora ad una osservazione a distanza sembra inverosimile tale comportamento , in particolare per persone che sono state scelte per la loro altissima qualificazione ed esperienza.

Quale sarebbe questa qualificazione ed esperienza se saranno ritenute ricadenti le condizioni esposte nel ricorso e dichiarato nullo il concorso?

E chi pagherà i danni ai vincitori che si potrebbero vedere senza più riconosciuto il sacrosanto diritto al posto qualora il TAR annullasse il concorso?

Un bel guazzabuglio. Un momento difficile che viene demandato al TAR Calabria.

Ma non finiscono certamente qui le ragioni del ricorso.

….continua domani…..

Pubblicato in Politica

Il Consiglio Superiore della magistratura ha disposto la pubblicazione delle sedi e dei posti vacanti i per i trasferimenti dei giudici di pace in situazione di incompatibilità

In sostanza il D.Lgs. n. 155/2012 ha previsto la soppressione di 31 Tribunali e Procure della Repubblica (30 a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 237 del 2013) ed il loro accorpamento ad altro analogo ufficio giudiziario.

In conseguenza si pone anche il problema di trasferire i giudici di pace che in conseguenza di ciò vengono a trovarsi in condizioni di incompatibilità.

Come noto l'art. 3 del D.Lgs. n. 156 del 2012 ha previsto, al comma 2, che "gli enti locali, anche consorziati tra loro, potevano richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace di cui è proposta la soppressione, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi ".

Il termine è scaduto il 29 aprile 2013 e da tale ultima data è decorso il termine per l'emanazione del decreto contenente le modifiche delle sedi del giudice di pace.

Dal 13 settembre 2013 sono divenute operative le disposizioni di cui al D.Lgs. n. 155/2012 relative alla soppressione di 30 Tribunali ed il loro accorpamento ad analogo ufficio giudiziario.

Ciò ha determinato una situazione di incompatibilità per quei giudici di pace avvocati che hanno esercitato la professione forense, in modo stabile e continuativo, in un determinato circondario di Tribunale ora soppresso ed accorpato al Tribunale nel cui ambito territoriale svolgono le funzioni onorarie, e viceversa.

Pertanto, il Consiglio ha invitato i giudici di pace in servizio - in situazione di incompatibilità a causa dell'avvenuta soppressione ed accorpamento dei Tribunali di cui al D.Lgs. n. 155/2012 - a rimuovere le situazioni di incompatibilità attraverso l'eliminazione della causa che ad esse ha dato o mediante la presentazione di domanda di trasferimento per i posti vacanti di seguito, nei termini e secondo le modalità dal Consiglio indicati.

Ecco le sedi verso le quali è possibile chiedere il trasferimento, in Calabria:

DISTRETTO DI CATANZARO

Circondario di Castrovillari –

Ufficio del giudice di pace di CAMPANA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CARIATI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CASSANO ALLO JONIO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CORIGLIANO CALABRO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di ROSSANO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SAN SOSTI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SPEZZANO ALBANESE 1 posto

Circondario di Cosenza

- Ufficio del giudice di pace di ACRI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di COSENZA 1posto

- Ufficio del giudice di pace di MONTALTO UFFUGO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di ROGLIANO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SAN MARCO ARGENTANO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di SPEZZANO DELLA SILA 1 posto

Circondario di Paola

- Ufficio del giudice di pace di BELVEDERE MARITTIMO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di PAOLA 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di SCALEA 1 posto

Circondario di Vibo Valentia

- Ufficio del giudice di pace di NICOTERA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di VIBO VALENTIA 1 posto

Circondario di Crotone

- Ufficio del giudice di pace di CIRO' 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CROTONE 1posto

Circondario di Lamezia Terme

- Ufficio del giudice di pace di LAMEZIA TERME 3 posti

Circondario di Catanzaro

- Ufficio del giudice di pace di BORGIA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di CATANZARO 3 posti

- Ufficio del giudice di pace di CHIARAVALLE CENTRALE 3 posti

DISTRETTO DI REGGIO CALABRIA

Circondario di Locri

- Ufficio del giudice di pace di BIANCO 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di CAULONIA 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di LOCRI 3 posti

- Ufficio del giudice di pace di STILO 1 posto

Circondario di Palmi

- Ufficio del giudice di pace di CINQUEFRONDI 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di LAUREANA DI BORRELLO 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di OPPIDO MAMERTINA 1 posto

- Ufficio del giudice di pace di PALMI 2 posti

- Ufficio del giudice di pace di SINOPOLI 1 posto

Circondario di Reggio Calabria

- Ufficio del giudice di pace di REGGIO CALABRIA 18 posti

Praticamente restano gli uffici di Giudice di pace di CAMPANA , di CARIATI, di CASSANO ALLO JONIO,di CORIGLIANO CALABRO, di ROSSANO, di SAN SOSTI ,di SPEZZANO ALBANESE, di ACRI, di COSENZA,di MONTALTO UFFUGO, di ROGLIANO, di SAN MARCO ARGENTANO, di SPEZZANO DELLA SILA , di BELVEDERE MARITTIMO, di PAOLA, di SCALEA, di NICOTERA, di VIBO VALENTIA, di CIRO', di CROTONE, di LAMEZIA TERME, di BORGIA, di CATANZARO, di CHIARAVALLE CENTRALE, di BIANCO, di CAULONIA, di LOCRI, di STILO, di CINQUEFRONDI,di LAUREANA DI BORRELLO,di OPPIDO MAMERTINA, di PALMI , di SINOPOLI , di REGGIO CALABRIA.

Restano 34 sedi tra cui comuni anche piccolissimi come Campana 1916 abitanti,San Sosti 2169 abitanti, Borgia 7521 abitanti, Belvedere marittimo con 9292 abitanti, Bianco con 4212 abitanti, Caulonia con 7060 abitanti, Stilo con 2654 abitanti, Cinquefrondi con 6453 abitanti, eccetera.

Pochissime le vecchie sedi che chiuderanno solo perché i comuni non hanno fatto domanda.

Tra questi Amantea che pure ha una sede specifica.

Chi dobbiamo ringraziare se Amantea perde questo ultimo ufficio statale?

Perché nemmeno gli avvocati protestano?

Amantea. Oltre al ricorso per il concorso a Comandante dei Vigili Urbani, ancora da trattare dal TAR Calabria, dopo la prima pronuncia della sezione 2 del TAR stesso del 7 febbraio sulla domanda incidentale di sospensione, è stato presentato, anche, il ricorso per il concorso per la copertura di 6 agenti di Polizia urbana a tempo indeterminato e part-time.

Ora, il comune dovrà nominare, come ha fatto per il ricorso contro il Comandante, gli stessi qualificati legali avv. Luigi Manzi, Andrea Reggio D'Aci e Giacomo Carbone.

L’accoglimento del ricorso contro il concorso dei vigili trascinerebbe, infatti, inevitabilmente, sulla stessa via anche l’altro concorso di comandante.

Molte le ragioni del ricorso.

Un ricorso fondato su diversi elementi tra cui la “violazione del regolamento dei concorsi del comune di Amantea”, “l’eccesso di potere per carenza di motivazione”, “l’eccesso di potere per sviamento”, “la violazione di norme e principi in tema di correttezza e trasparenza egli atti della P.A.”

Il primo motivo di opposizione è la violazione dell’art 11 del regolamento comunale per i concorsi, approvato con delibera della GM n 224/2003 e smi, la violazione di norme e principi in tema di correttezza e trasparenza egli atti della P.A. e l’eccesso di potere per carenza di motivazione e per sviamento.

Sostiene la ricorrente, che l’art 11 del regolamento ( per ultimo modificato dalla GM con delibera 38/2012), prescrive che la commissione debba essere nominata dal responsabile dell’ufficio del personale , sentita la Giunta comunale.

In sostanza il responsabile dell’ufficio del personale ha proceduto alla nomina senza alcun atto di indirizzo da parte della Giunta.

Non solo, ma sempre l’art 11 prescrive che la commissione giudicatrice debba essere composta da un dirigente responsabile del settore competente dello stesso comune o, in mancanza, dal direttore generale o dal segretario del comune medesimo ed inoltre da due esperti nelle discipline interessate, scelti, uno tra professori universitari o di scuola secondaria superiore, l’altro tra i dirigenti di un P.A. appartenenti a qualifiche funzionali pari o superiori a quella dei posti messi a concorso.

Orbene, sostiene la ricorrente, manca assolutamente tra i membri nominati uno di appartenenza del comune come previsto dal regolamento ( dirigente responsabile del settore competente dello stesso comune o, in mancanza, dal direttore generale o dal segretario del comune medesimo) e manca, altresì, giustificazione della diversa nomina.

Non solo, ma continua il ricorso, manca il membro che sia professore nel settore competente.

Ed, inoltre, manca un membro che appartenga alla P.A. di qualifica funzionale eguale o superiore a quella dei posti messi a concorso.

Infine il funzionario responsabile ha omesso di spiegare anche minimamente le ragioni per le quali nella nomina non si è attenuto alle prescrizioni del regolamento.

Gravissima, per ultimo, è la affermazione contenuta nel ricorso che segnala ai giudici del TAR Calabria “ il chiaro intento di sviare dalla ratio che è sottesa alle prescrizioni del regolamento sulla nomina dei componenti, atta ad evitare qualsiasi possibilità di nomina di componenti di “comodo”.

In sostanza la illegittima composizione della commissione esaminatrice del concorso de quo rende ovviamente nulli ed illegittimi in via derivata tutte le operazioni e gli atti compiuti dalla commissione medesima, compresa la graduatoria finale dalla stessa formulata e poi approvata con la determinazione del funzionario responsabile dell’area delle risorse umane dr Mario Aloe n 291 del 1 0ttobre 2013, anche questa nulla ed illegittima in via derivata.

Ma non finiscono certamente qui le ragioni del ricorso.

….continua domani…..

Pubblicato in Politica

"Caro Berlusconi qui c'è gente che le vuole tanto bene ma che si era stancata dell'idea che Forza Italia finisse in mano a radicali ed estremisti. C'è gente che si era stancata che il territorio fosse un problema".

Lo ha detto Angelino Alfano alla convention del Nuovo centrodestra

E poi proseguendo: "Ci siamo stancati del fatto che quel grande equilibrio e la capacità di sintesi di Silvio Berlusconi fossero ogni giorno violentate da chi gli stava accanto per ambizioni personali e che porterà Forza Italia in una direzione che non è la nostra".

Infine l’attuale Ministro dell’Interno ha concluso dichiarando: "Confesso la mia grande emozione, gioia e ammirazione di essere il socio fondatore del più grande partito del centrodestra in Italia. Un centrodestra che riporteremo a vincere".

Alla convention sono presenti: oltre ad Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzin, Fabrizio Cicchitto, Renato Schifani, Roberto Formigoni, Maurizio Lupi.

In sostanza 30 senatori, 29 deputati, 7 parlamentari europei, moltissimi consiglieri regionali ed un presidente di regione: Scopelliti.

Non ci sta la deputata FI Daniela Santanchè la quale osserva: "Altro che noi estremisti e loro moderati ! Alfano e il suo Nuovo Centrodestra sono come quelle cellule di terroristi che, col sorriso sulle labbra e vigliaccamente, sparavano alle spalle dei loro obiettivi, con la complicità morale dei salotti della sinistra"

Ma dall’altro lato Lupi che: "Siamo una grande realtà sul territorio e il 7 dicembre ci rivedremo tutti a Roma per rappresentare il nostro entusiasmo e raccontare la storia di questo nuovo grande partito".

Una occasione per verificare la promessa di Alfano che ha dichiarato "Abbiamo un grande obiettivo: prima di Natale almeno un circolo in ciascuno degli 8100 Comuni italiani".

Anche ad Amantea, quindi?

Parliamo di un circolo legato a Scopelliti

Intanto Mancini si sta dando da fare per costituire nuovi circoli di Forza Italia nella provincia di Cosenza

Ad Amantea sono stati presi contatti sia da parte di Mancini e dei Berlusconiani di FI , sia da parte di Scopelliti e dei sodali di Alfano

Qualcuno sta già raccogliendo le adesioni per le relative tessere

Preannunciamo sorprese che avranno riflessi sulle prossime consultazioni amministrative!!.

Pubblicato in Italia

Ma già Emiliano aveva fatto, forse, la sua scelta quando condusse un attacco a testa bassa contro Enrico Letta e al governo nazionale, in occasione dell'inaugurazione della Fiera del Levante.

E forse Matteo Renzi fu indotto da questa forte posizione del sindaco di Bari iniziando la sua cavalcata verso la segreteria proprio da Bari ed affermando :"Inizieremo da Bari. Il Pd deve avere al centro i sindaci. Questa sarà una delle partite più importanti e inizieremo da lì, da Bari".

Era il 21 settembre, poco più di 2 mesi fa.

Fu allora, forse, che Michele Emiliano fece la sua scelta e la sua famosa dichiarazione: “Lo ringrazio, sono con lui. Ho ascoltato da casa il discorso di Matteo Renzi . Ne ho condiviso il tono ed il contenuto, in particolare l'appello a noi tutti per parlare all'Italia così come essa è oggi e non per come l'hanno sinora immaginata i dirigenti del partito. Lo ringrazio per avere deciso di partire da Bari nella sua campagna congressuale. Sento che le lunghe conversazioni che abbiamo fatto in questi mesi difficili gli hanno restituito una visione dell'Italia nella quale la questione meridionale deve tornare ad essere questione nazionale".

E negativo e senza appello è stato ed è il giudizio contro Cuperlo: "Nelle sue parole ho sentito solo una riflessione sul partito,-chiarisce Emiliano- come se esso fosse un fine e non semplicemente un mezzo, parole che non possono interessare gli italiani".

E potremmo continuare a lungo per segnalare il perdurante pensiero di Michele Emiliano che si legge nella seguente dichiarazione: “Ho molto apprezzato la citazione che Matteo ha fatto dell'anniversario della morte di Rosario Livatino, sobrio eroe dell'antimafia. Questo gesto rende evidente che Matteo ha compreso che la lotta senza quartiere alle mafie in ogni regione è centrale per un riscatto nazionale fondato su legalità, eguaglianza e facilità di intrapresa privata. Renzi ricomincia da Sud la battaglia della sinistra italiana per superare l'orribile ventennio che ha danneggiato l'Italia. Ha ammesso che la proposta politica del Pd in questi anni non é stata sufficiente al cambiamento".

Ecco perché Emiliano gira per il Sud italiano, perché è venuto ad Amantea, in un defatigante tour , per tradurre il suo impegno: "Sono pronto a sostenere Matteo Renzi con ogni mia energia, a patto di non aderire ad una corrente, a patto di mantenere la mia autonomia di pensiero, a patto di poter continuare a svolgere fino in fondo il mio lavoro di sindaco di Bari".

Ed Amantea era lì a sentirlo ieri 23 novembre, nella sala dell’Hotel Mediterraneo

Una serata sentita e viva.

Una serata politica. Come può notarsi dalla scelta fatta dai politici tra Michele Emiliano e la serata di musica e di canto in san Bernardino con la presenza della banda Mario Aloe e dei cori delle parrocchie amanteane.

A denotarlo anche la presenze di tutta l’amministrazione comunale da Michele Vadacchino a Monica Sabatino, a Sante Mazzei, a Marcello Socievole, a Vincenzo Pugliano, a Peppe Sabatino, a Mario Aloe.

pubblico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

pubblico

Pubblicato in Politica

Lunga discussione quella relativa al bilancio 2013.

Una discussione preceduta dalla dichiarazione di astensione da parte di Pizzino e di Carratelli, che si sono differenziati da Marcello Socievole dando probabilmente luogo ad una spaccatura od almeno forte frizione del gruppo di centro destra in consiglio. Pizzino ha ribadito che “Il nostro sarà non un voto contro, ma un voto di attenzione; attenzione verso un gruppo di maggioranza che non resta rappresentato nella Giunta”. Pizzino si è riferito alla revoca della delega a Carratelli, ha osservato “lo sbilanciamento tra le diverse forze politiche “ in consiglio comunale, ha ribadito che nella vicenda Carratelli “ non si è utilizzata tutta la dovuta diplomazia politica necessaria” significando che “ Quando due parti litigano entrambi hanno torto”.

Come al solito la presentazione tecnico politica è avvenuta a cura dell’assessore Sergio Tempo che ha evidenziato i parametri di entrata ed uscita del bilancio , sostenendo, in buona sostanza, le qualità gestionali dell’ente comune che pur in un momento di forte contrazione delle rimesse statali è riuscito in buona sostanza a portare avanti l’ente garantendo i servizi generali necessari per la gestione del territorio comunale.

Per la minoranza, prende parola il consigliere Rubino Antonio il quale segnala in primis la enorme quantità di residui attivi ed il forte aumento delle tasse comunali.

In ordine ha richiamato che i residui attivi ammontano ad oltre 20 milioni di euro, così ripartiti:

2.351.271 per ici

393.496 per tassa occupazione suolo ed aree pubbliche

10.281.385 per tassa rifiuti solidi urbani

5.955.000 per proventi acquedotto

Contesta, quindi, il consigliere Rubino che nulla o molto poco si sia fatto per recuperare i crediti vantati anche al fine di alleggerire le tasse che gravano sui soliti noti, cioè su coloro che pagano le tasse ed i tributi, e come , pertanto, si imporrebbe e si impone una forte revisione delle uscite, in particolare delle spese non obbligatorie, al fine di ridurre la impossibile pressione fiscale gravante sugli amante ani.

A tal proposito ricorda che nel 2012 la Tarsu è stata aumentata del 37,72% ( da 2.198.000 a 3.027.792) per euro 829.000

E ricorda ancora che sempre nel 2012 il comune ha aumentato l’acqua del 45,28% ( da 1.513.000 ad euro 2.197.230) per euro 684.000.

Pronta e stizzita la risposta di Tempo il quale ha osservato che i costi della rete fognaria sono altissimi, gravati come sono delle fortissime spese di energia per sollevare le acque fognarie.

Poi la approvazione con la sola astensione della minoranza ( Rubino, Nesi, Chilelli) e di parte della maggioranza( Pizzino e Carratelli)

E’ il primo consiglio del dopo Tonnara

E sul banco del consiglio comunale, là dove di solito sedeva Franco Tonnara, un mazzo di fiori.

Sono per Lui.

Per il sindaco che Amantea non ha più.

Per il sindaco che manca allo stesso consiglio comunale.

Con tutto il suo carico di umanità , di signorilità, di serenità, di equilibrio, di saggezza politica.

Ne traccia un delicato ritratto la presidentessa Monica Sabatino che rivolge a Tonnara il ricordo ed il saluto suo e dell’intero consiglio.

Senza distinzioni, senza diversità alcuna, come quando fuori dall’agone partitico e politico gli uomini e le loro storie emergono senza bandiere, senza vessilli o posizioni.

I fiori, domani, saranno portati a nome del consiglio e della intera città sulla sua lapide.

Poi tutti i consiglieri ed il pubblico presente si alzano in piedi e formulano un applauso finale.

E’ un tributo di affetto

Un omaggio riconoscente di tutti i presenti al sindaco Tonnara.

Pubblicato in Politica
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy