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Redazione TirrenoNews

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Amantea. Un delfino ammalato spiaggia a Coreca

Venerdì, 17 Maggio 2013 15:09 Pubblicato in Primo Piano

È l’alba appena di oggi venerdì 17 maggio quando il Franco Suriano, il titolare dell’albergo Mare Blu scende a mare ed avverte la presenza di 3 delfini di cui due più piccoli ed un molto grosso. Con lui altri due amici pronti ad andare a pescare. “No, oggi non si pesca”, sembra dirsi Franco, pescatore per passione ed albergatore per mestiere , e si dà da fare per rigettare in mare i tre delfini. Tutti e tre sembrano riprendere il largo, ma Franco Suriano e la moglie chiamano la locale Guardia Costiera diretta da Fausto De Caria che interviene con immediatezza.

Probabilmente si trattava di una madre ( un delfino moto grosso dal mantello più chiaro) e di due figli, uno dei quali in evidente condizioni di sofferenza.

Due riprendono il largo, il più piccolo resta lì tra gli scogli di Coreca, avvicinandosi verso riva e girando in modo circolare come gli altri delfini affetti da dolphin morbilli virus, cioè dal virus del morbillo che sta facendo una vera e propria strage di stenelle nel Tirreno.

Il virus entra nel sangue ed arriva così al cervello incidendo sull’apparato e disorientando l’animale che si avvicina a riva fino a saltare a terra dopo avere girato in tondo fino a stancarsi mortalmente. Centinaia i delfini morti.

Uma moria che sembra infinita

La colpa, dunque, non sarebbe, quindi, del batterio photobacterium damselae , responsabile di sindromi emolitiche ed emorragiche, inizialmente ipotizzato dai biologi consultati dal Ministero dell’Ambiente , anche se resta da appurare il ruolo di un’eventuale infezione batterica concomitante.

E non sarebbe neppure dell’ inquinamento (almeno questa volta) che nulla avrebbe a che fare con il misterioso fenomeno di spiaggiamento degli ultimi mesi.

Con quello di oggi siamo a 132 delfini piaggiati dall’inizio dell’anno 2013, di cui 31 nel Lazio, 29 in Toscana, 20 in Sicilia, 20 in Calabria, 13 in Campania, 14 in Sardegna, e qualcuno isolato in Puglia, Basilicata, Marche e Molise.

Sul posto è intervenuto il veterinario dr Giuseppe bruno che ha anche praticato una iniezione calmante al povero delfino che è sembrato soffrire meno.

Nel prosieguo è giunta sui luoghi una rappresentante del WWF regionale

A tutti loro ed in particolare al comandante De Caria i ringraziamenti del nostro sito per l’amore offerto al povero delfino piaggiato sulle nostre coste

Nella Foto Franco Suriano ed il Maresciallo De Caria bloccano il delfino per permettere al veterinario Giuseppe Bruno di curarlo

Catanzaro, 16 maggio 2013 - Falsità ideologica e materiale commessa da un pubblico ufficiale, abuso d'ufficio, usurpazione di funzioni pubbliche, favoreggiamento personale. Sono queste le accuse mosse, a vario titolo e in concorso tra loro, dalla procura della Repubblica di Catanzaro nei confronti del sindaco del Comune di Botricello, Giovanni Camastra, della segretaria comunale dell'Ente, Giuseppina Ferrucci, della responsabile dell'area finanziaria, Mariannina Lodari, dell'ex segretario comunale, Salvatore Cilurzo, e di un tecnico, Mario Rizzuti.

Nei loro confronti è stato notificato oggi un avviso di conclusione delle indagini, firmato dal Pubblico ministero Carlo Villani. Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Botricello, ruotano intorno agli incarichi conferiti ad alcuni tecnici che sarebbero stati chiamati a fare parte dello staff del primo cittadino, oppure con altri ruoli, senza avere seguito l'iter necessario. Inoltre, i provvedimenti sarebbero stati adottati in alcuni casi senza impegno spesa e con dichiarazioni non veritiere contenute nei decreti sindacali. Inoltre, nel corso delle indagini è emerso che il tecnico Mario Rizzuti, chiamato "a scavalco" dal Comune di Cerva, avrebbe firmato alcuni atti amministrativi prima che gli fosse notificata la nomina per il suo nuovo incarico, mentre altri atti sarebbero stati sottoscritti dallo stesso professionista anche dopo la fine della nomina, circostanze che, secondo l'inchiesta, sarebbero maturate sempre su richiesta del primo cittadino. Il sindaco Camastra è accusato anche di favoreggiamento personale, avendo falsificato una delibera per eludere, secondo la procura, le indagini in corso. Altro falso, sempre secondo le indagini, sarebbe stato commesso dallo stesso sindaco e dal segretario Ferrucci nel momento in cui avrebbero dichiarato la presenza di due assessori in una riunione di giunta, a loro insaputa e nonostante questi fossero assenti. (Agi)

 

Ecco alcune delle spese di rappresentanza della provincia di Cosenza durante l’anno 2012:

Per i pernottamenti legati alle visite istituzionali del giugno 2012 sono stati spesi 658,50 euro.

Per la cena istituzionale relativa al 160° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, 3.500 euro.

Per targhe, coppe, gadget legati alla visita di varie delegazioni istituzionali, 810,70 euro.

7.040 euro per doni natalizi.

1.430 euro per il buffet che ha accolto e forse pure soddisfatto la delegazione canadese e turca giunta in provincia ad aprile.

Per fiori e cuscini commissionati in alcune occasioni funebri, nel 2012 sono stati spesi 2.447 euro. Per i manifesti e gli inviti stampati in occasione della presentazione del centro polivalente di Rocca Imperiale, la spesa è stata pari a 1.790,60 euro.

Visita istituzionale in Argentina 3.109,70 euro.

Il buffet della settima edizione di Calabria Expo Energia e Festival del giallo è costato 3.100 euro. buffet per visite istituzionali varie: 4.780,62 euro.

Il servizio catering per la mostra itinerante “La natività nei chiostri: presepi e non solo” è costato 440 euro.

Il buffet per l’inaugurazione della settima edizione della settima edizione della Settimana della tessitura 670 euro.

Cifra record, tra le spese di rappresentanze certificate dalla Provincia nel 2012, è quella raggiunta dall’assistenza e dal supporto a convegni ospitati dall’auditorium “Antonio Guarasci” solo nel mese di febbraio: 8.101 euro.

Gli incontri istituzionali di marzo, aprile e maggio, con annesse e non meglio specificate colazioni di lavoro, sono costati 750 euro.

Altri 400 euro per un ennesimo buffet, stavolta legato al convegno “La Calabria che esporta cultura nel mondo” svoltosi a gennaio dell’anno passato.

È costato 750 euro il pranzo legati ai convegni “I valori delle tradizioni” e “Una scommessa vinta nel nuovo mercato del lavoro”.

C’è poi un’altra voce legata a fiori e cuscini in varie occasioni funebri. Questa registra una spesa di 950,59 euro.

Ancora convegni, con 1.500 euro spesi per manifesti e inviti relativi alla discussione “Il mare una risorsa della Calabria” e al memorial Gianfranco Geraci.

La spesa è salita a 1.800 euro per coprire i costi di manifesti, inviti e il fondamentale servizio hostess necessario a coprire il convegno sul tema “Trasporti locali” svoltosi nel mese di maggio. Stessa cifra (1.800 euro) sempre per manifesti, inviti e ovviamente servizio hostess relativi al convegno che nel mese di giugno 2012 è stato dedicato al tema “Turismo nella Piana di Sibari”.

 

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