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Redazione TirrenoNews

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Una vicenda che ha preso le mosse già 2 anni fa, nel 2011.

Oggi giunge a conclusione

E la Procura della repubblica di Barcellona ha chiesto il rinvio a giudizio per tre titolari di rivendite di tabacchi e valori bollati dello Stato di Barcellona Pozzo di Gotto.

Si tratta di :

-Antonino Sottile, 44 anni, titolare della rivendita n. 7 ubicata in via San Giovanni di Barcellona;

- Vincenza Maggio, 81 anni, già titolare della rivendita n. 38 di via Statale Sant’Antonino a Barcellona;

-Maria Grazia La Torre, 55 anni, titolare della rivendita tabacchi n. 30 di via Regina Margherita.

Sono tutti accusati del reato previsto e punito dall’art. 459 del codice penale , cioè di aver commercializzato marche da bollo contraffate che indicavano un valore nominale superiore rispetto a quello reale.

Dietro la vicenda falsari ancora non scoperti

Una sola archiviazione richiesta dalla Procura per Filippo Casimo, 51 anni, titolare della rivendita n. 4 ubicata in via del Mare a Terme Vigliatore

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del consigliere Giancarlo Pellegrino diretta al sindaco del comune di Belmonte Calabro:

“Al Sig. Sindaco di Belmonte Calabro

Oggetto: interrogazione a risposta scritta ex art.20 del Regolamento Comunale

Premesso che:

  • Numerosi privati cittadini residenti in via Corrado Alvaro lamentano, da più tempo, variazioni ingiustificate nella dislocazione dei cassonetti adibiti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani,normalmente, e secondo prassi consolidata, allocati in una struttura ad hoc predisposta dall’Amministrazione Provenzano detta Oasi Ecologica;
  • Le continue variazioni costringono i cittadini residenti a vagare lungo la strada Provinciale alla ricerca dei cassonetti o a depositare i rispettivi rifiuti al di fuori degli stessi, in luoghi non predisposti;
  • Lamentano altresì che le variazioni avvengono nottetempo, senza opportuno preavviso alla cittadinanza residente-utente, che si vede giocoforza costretta alla affannosa ricerca della nuova localizzazione dei cassonetti, o assistere ad un fugace e temporaneo rientro di detti cassonetti nell’Oasi dalla quale verranno successivamente ed immotivatamente spostati;
  • La paradossale condizione crea un deprecabile disagio alla cittadinanza-utente, una immagine di degrado che lede il decoro dei luoghi ed il buon nome del Paese tutto; ed arreca un danno alla salute pubblica anche in previsione della incipiente stagione estiva;
  • Ogni Amministrazione Comunale democraticamente eletta deve porsi a tutela del diritto collettivo e non in favore del privilegio personale.

Per quanto sopra premesso, il sottoscritto La interroga per conoscere:

  1. a.Se l’abbandono dell’utilizzo dell’Oasi Ecologica per lo stazionamento dei cassonetti in Via Corrado Alvaro è avvenuta a seguito di motivata decisione dell’Amministrazione Comunale tramite deliberazione di Giunta e/o Ordinanza Sindacale, ovvero per Disposizione di servizio dell’Ufficio Tecnico Comunale e/o del Comando dei VV.UU e perché;
  2. b.Se l’azione di spostamento è stata posta in essere da dipendenti comunali a seguito di ordini comunicati verbalmente o per effetto di più opportuni ordini di servizio scritti; ed in tal caso di riceverne copia conforme;
  3. c.Se in difetto dei precedenti punti a-b, rappresentando l’azione un deprecabile, arbitrario, ingiustificato ed ingiustificabile esercizio di autoritarismo ed arroganza, volto probabilmente a favorire un privilegio individuale, quali provvedimenti amministrativi e disciplinari intende Ella adottare nei confronti sia di Chi ha impartito l’ordine esecutivo e sia dei materiali esecutori dei reiterati spostamenti dei cassonetti, e quali provvedimenti intende adottare al fine di ripristinare una condizione di legalità, a suprema tutela e garanzia dei diritti collettivi;
  4. d.Quale risposta intende Ella offrire alla recente richiesta di chiarimenti in merito avanzata da alcuni cittadini residenti in Via Corrado Alvaro, per come risulta allo scrivente essendone stato informato a mezzo di copia conforme.

Belmonte Cal 18.05.2013                             Dott. Giancarlo Pellegrino

NdR: Forse i cassonetti non sono come quelli nella foto!

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Vincenzo Lazzaroli

“La raccolta differenziata dei rifiuti ad Amantea; un’altra occasione di sviluppo sprecata malamente per evidente superficialità amministrativa.

La Regione Calabria aveva riconosciuto beneficiario del contributo per la raccolta differenziata porta a porta il comune di Amantea, cofinanziando il progetto per un importo di 349.200 euro, nell’ambito del POR Calabria FESR 2007/2013 sottoscrivendo la convenzione ad ottobre 2012.

Il progetto, a seguito di vari rinvii chiesti dall’ente comunale, sarebbe dovuto partire perentoriamente entro il 30 aprile 2013, pena la perdita del finanziamento causa chiusura POR, e non a giugno/luglio come dichiarato dall’amministrazione.

Ovviamente i termini e gli impegni non sono stati onorati e il Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, il 9 maggio ’13 ha emanato il decreto N. 7106 di revoca del finanziamento relativo alla convenzione n.1523 del 15 ottobre 2012, di fatto già notificato ma evidentemente ignorato dall’amministrazione. Nel progetto era previsto anche un recupero di circa 39.000 euro, incassati dal Comune come anticipo di un vecchio finanziamento legato ai POR 2000/2006 per un progetto analogo, mai realmente utilizzato e che ora l'amministrazione dovrà restituire entro 30 giorni dalla notifica del decreto, come dire: al danno si è aggiunta anche la beffa!!!

Grave, dunque, la perdita di questo finanziamento che, in momenti di crisi economica come quella che stiamo attraversando e con i vincoli del patto di stabilità cui i comuni devono sottostare, avrebbe dato una boccata d'ossigeno alle casse comunali. Evidentemente ai nostri amministratori è sfuggita, colpevolmente, l'importanza che rivestono questi finanziamenti europei che rappresentano l'unica vera opportunità di sviluppo per gli enti locali.

A tal riguardo ricordiamo che il comune entro, dicembre ’13, dovrà rispettare un’altra scadenza importante: chiudere la fase contrattuale di spesa per non incorrere nella revoca del Progetto integrato per lo sviluppo locale (PILS) ammesso al finanziamento europeo stanziato ad ottobre ’12 dall’assessorato bilancio e programmazione della Regione Calabria, guidato dall’On. Giacomo Mancini.

I nostri amministratori, dobbiamo dirlo, hanno molto più da fare per risolvere le beghe interne che minano quotidianamente la stabilità della maggioranza.

Su questo tema, evidentemente, non si lesinano energie ad Amantea.

Nonostante sia stato perso il finanziamento, per il bene di Amantea si auspica che la raccolta differenziata possa essere avviata al più presto su tutto il territorio con fondi comunali. Fermo restando che la problematica rifiuti è un tema sul quale si misura il grado di civiltà di una comunità e che, certamente, i cittadini di Amantea, se ben informati e coadiuvati, saprebbero ben rispondere ad uno stimolo di tale natura.

E’ importante ricordare che l’estate sta per arrivare. Amantea è civile, moderna, vive anche di turismo e non merita di assistere alle indecenze, in tema di rifiuti, che puntualmente ogni anno si materializzano in estate per le strade cittadine.

Questo non è più tollerabile e la prevenzione rappresenta la soluzione definitiva di simili problematiche che devono far parte di una razionale programmazione estiva. Niente di trascendente, solo buona amministrazione e competenza, questa è la giusta ricetta.

Diffidiamo pertanto l'amministrazione ad utilizzare i 13 formatori ambientali (come era previsto dal progetto) già selezionati per la differenziata in modo da partire con le operazioni di informazione sul territorio e per avviare, prima dell'estate, la raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale.

Amantea merita un rispetto ed una dedizione di più alto valore; non c’è altro da fare, basta chiacchiere, rimbocchiamoci le maniche e passiamo ai fatti.

                                                         Vincenzo Lazzaroli- PDL Amantea-

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