Francesco Gagliardi
Nato in San Pietro in Amantea.
Insegnante elementare in pensione. Ex coordinatore provinciale per l'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole elementari.
Ha frequentato l'Università Statale dell'Alabama U.S.A. Ha combattuto in Korea con U.S. Army.
Corrispondente del giornale "Il Popolo", "Giornale d'Italia", "Il Quotidiano di Roma" ora "Avvenire".
Suoi articoli sono stati pubblicati da "Oggi Famiglia", "Calabria Ora", "il Quotidiano", "Mezzoeuro", "La Provincia", "Idee per la sinistra", "Iniziativa". Consigliere comunale dal 1964 al 1970. Assessore e Vice Sindaco dal 1975 al 1985.
Ha pubblicato: Storia di San Pietro in Amantea; La Santona; Nell'Inferno di Korea; Viaggio nella memoria; Dolci e antichi ricordi; La valigia dei sogni; Paese di Maria e della Comunicazione; S.Pietro tra Storia, storie, leggende e attualità; Paese in lenta agonia.
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San Pietro in Amantea: Paese di Accoglienza
Venerdì, 21 Aprile 2017 18:24 Pubblicato in Basso TirrenoFino ad ieri San Pietro in Amantea era considerato un paese agricolo, paese di emigranti, paese di Maria e delle Telecomunicazioni Sociali.
Ora bisogna aggiungere Paese di accoglienza agli immigrati dell’Africa.
Infatti il Comune è pronto e disponibile ad accogliere gli immigrati e si candida con Deliberazione di Giunta del 28-03-2017 N.7 per l’attuazione di un progetto di accoglienza integrazione e tutela a favore di richiedenti, titolari di protezione internazionale e beneficiari di protezione umanitaria, garantendo il cofinanziamento minimo del 5% sul costo complessivo.
Il progetto di accoglienza ha per finalità: avviare percorsi di inserimento socio economico; vitto e alloggio; inserimento scolastico; assistenza socio sanitaria; apprendimento della lingua italiana; orientamento al territorio e ai suoi servizi; orientamento legale; percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Poiché il Comune non ha strutture proprie in grado di gestire il progetto individuerà un soggetto collaboratore di comprovata esperienza e competenza nei servizi a favore dei destinatari del bando.
Il progetto prevede l’organizzazione dei servizi per N.20 (venti) ospiti e sarà attivato solo in caso di approvazione e finanziamento.
Il Comune garantirà la percentuale del 5% quale quota di cofinanziamento del progetto generale e che detta quota si sostanzia mediante la fornitura di prestazioni professionali e strutturali e mediante l’accollo di tutte le utenze elettriche, servizio idrico, raccolta rifiuti, altre imposte ed attività necessarie al corretto svolgimento del progetto stesso.
Il progetto ha un costo complessivo di Euro 282.068,00 (Duecentoottantaduemilasessantaotto) per 12 (dodici) mesi con una percentuale di cofinanziamento di Euro 14.500,00 (Quattordicimilacinquecento) che sarà conferito dal Comune che presenta i seguenti dati salienti:
1.Coinvolgimento di N.20 beneficiari.
2.Una equipe multidisciplinare.
3.Un soggetto esterno al Comune che lo gestirà.
Con la deliberazione il Comune ha aderito alla rete SPRAR ai fini dell’applicazione dei benefici previsti dalla legislazione sui richiedenti asilo e dei rifugiati su territorio nazionale.
Nel progetto c’è anche una tabella con descrizione del costo del personale stabilmente impiegato subordinato e parasubordinato degli operatori sociali, degli interpreti, dell’operatore legale, degli addetti alla pulizia, degli assistenti sociali, psicologi e altre figure, gestione locali e strutture, opere di manutenzione ordinaria e relativi materiali, affitto locali, acquisto attrezzature, vitto, abbigliamento, materiale ludico, spese per la salute, spese trasporto urbano e extraurbano, spese scolastiche, pocket money (questo lo ignoro), alfabetizzazione, spese di orientamento e assistenza sociale, costi interpretariato, spese integrazione, borse lavoro e tirocini formativi, contributi straordinari uscita, spese patenti di guida, laboratori, spese per convegni, per consulenze fiscali, spese cancelleria, spese allestimento e gestione uffici di supporto alle attività del progetto.
Non faccio alcun commento altrimenti il Sindaco di San Pietro in Amantea scriverà al Direttore di TirrenoNews.Info che io faccio polemica spicciola e gratuita e che quello che ho scritto è frutto della mente illuminata del “Professore Gagliardi”.
Perciò accludo soltanto la deliberazione di Giunta N.7 del 28 marzo 2017. Se ora vuole smentire il suo operato, faccia pure.
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Ancora una volta i furbetti del cartellino di un paesino della provincia di Cosenza, San Vincenzo La Costa, e il personale dell’Azienda Sanitaria di Cosenza sono finiti in prima pagina perché anziché andare a lavorare andavano al bar o a fare la spesa.
Sono state notificate dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza 12 misure cautelari nei confronti di dipendenti del Comune suddetto e 4 a dipendenti dell’Azienda Sanitaria Cosentina impiegati presso il Servizio Cure Domiciliari Integrate.
I dipendenti pubblici sono indagati per truffa aggravata, per essersi indebitamente assentati dal luogo di lavoro.
La Guardia di Finanza ha accertato le condotte criminose attraverso le attività di videosorveglianza, pedinamenti ed osservazioni occulte, indirizzate a rilevare gli effettivi comportamenti dei dipendenti fedifraghi.
Gli impiegati dell’Azienda Sanitaria di Cosenza sono un medico e tre infermieri. Il Giudice delle Indagini preliminari ha disposto la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio dal pubblico impiego presso l’Azienda per la durata di dodici mesi.
Per otto degli indagati del Comune di San Vincenzo La Costa il Giudice, invece, ha disposto l’obbligo di presentarsi tutti i giorni lavorativi, per due volte al giorno, presso le Forze di Polizia.
La Guardia di Finanza ovunque in Italia sta pizzicando impiegati fannulloni e furbetti che invece di andare a lavorare se ne vanno in giro a fare i loro porci comodi, ma purtroppo, ancora una volta, dobbiamo registrare casi eclatanti e personale indegno a ricoprire cariche nei Comuni e nelle Aziende ospedaliere.
Ma non capiscono che fanno danno a loro stessi e alle aziende dove prestano servizio?
Ma hanno davvero “na bella faccia tosta”.
“Nun si mparano mai!”.
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Il Sindaco di San Pietro in Amantea con una ordinanza, la n.6 del 14 aprile 2017 comunica alla cittadinanza che il tratto di strada SP258 progressiva Km 9,5 in direzione Lago è stato ripristinato.
Il suddetto tratto era stato chiuso al transito veicolare e pedonale il 29 gennaio 2017 per caduta massi, ordinanza n.1/2017.
Ci sono voluti la bellezza di 76 lunghi giorni per la riapertura della strada da parte della Provincia di Cosenza.
Il masso caduto si era fermato sul ciglio della strada come dimostra la foto che allego e non ostruiva minimamente la circolazione.
Mi fa piacere che il Sindaco è lieto di aver comunicato agli utenti il ripristino della viabilità prima della Santa Pasqua.
Ha voluto ringraziare e ha fatto benissimo il Presidente della Provincia e tutti gli uffici provinciali che si sono interessati perché si ottenesse in così breve tempo questo importante risultato.
Ci sono voluti due mesi e mezzo perché intervenisse la Provincia.
Sono pochi?
Sono tanti?
Ma davvero la strada è stata riaperta?
La segnaletica che si trova sulla provinciale lato destro ingresso cimitero di San Pietro in Amantea dice che la strada è ancora interrotta.( Vedere foto che allego). di Francesco Gagliardi
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