Che la Calabria sia in gravissime difficoltà lo sa tutto il mondo. Lo sanno i milioni di emigranti in giro per il mondo. Lo sa l’Europa che legge i parametri economici ed industriali della nostra terra. Lo sa il parlamento italiano ed i partiti che infatti ci mandano i loro migliori rappresentanti ( la per il PD e per il PDL), lo sa il consiglio regionale ed i singoli consiglieri che si affannano a trovare soluzioni ai tanti problemi calabresi.
Purtroppo abbiamo un sistema politica che è localmente scarsamente rappresentativo e rappresentato e soprattutto abbiamo una stampa che non coglie pienamente i grandi sforzi che stanno compiendo i nostri rappresentanti per affrontare in modo deciso il nodo disoccupazionale che affligge i nostri giovani e che li spinge come nel passato ad emigrare.
Tentiamo, nel piccolo di farlo noi e vi presentiamo due innovative proposte di legge all’attenzione del consiglio regionale calabrese.
Intanto vi segnaliamo anche i proponenti e la loro appartenenza ma vi riferiremo anche della attenzione che i partiti regionale offriranno a queste proposte :
- 1)Proposta di legge per la valorizzazione delle capre aspromontane . Il proponente è consigliere regionale Giovanni Nucera (Pdl). “Per dare ancora più valenza all’iniziativa, Nucera ha promosso nelle scorse settimane, nella sede del consiglio regionale, un convegno con i maggiori responsabili delle associazioni di categoria. Ed ha dichiarato: «È anche modo per sensibilizzare la politica. Dobbiamo interrogarci sul perché questa Calabria, nonostante le tante buone intenzioni, non sia mai riuscita a dare una risposta esaustiva, o almeno sufficiente ai problemi. L’argomento di questa legge non è di poco conto».
- 2)Proposta di legge per disciplina dell'attività di onicotecnico. La proponente è la neoconsigliera regionale del Pdl Tilde Minasi, ex assessore del Comune di Reggio. Per far capire la portata di questa legge spieghiamo in cosa consista l'attività di onicotecnico: «Essa comprende ogni prestazione artistica eseguita, a esclusivo scopo decorativo o di miglioramento estetico, sulla superficie di unghie artificiali delle mani e dei piedi, tramite l'apposizione di unghie artificiali preformate da decorare e la successiva lavorazione e colorazione delle stesse, con prodotti non cosmetici.
Vi faremo sapere e vi ricorderemo.
La guerra era aperta da tempo. Due e ben distinte le posizioni all’interno di quello che resta dell’UDC. Da Un lato Tassone che vuole la fine del rapporto con Scopelliti, dall’altro quelli che da questo rapporto traggono potere e voti( I Trematerra)
E quindi alla fine del comitato regionale tenutosi a Lamezia Terme ,ecco che i vertici dell’UDC approvano la richiesta di deferimento dell'ex vicesegretario nazionale Tassone ai fini della sua espulsione.
Tassone ribatte: «Mancava il numero legale. Sono io che chiedo il deferimento di Trematerra e Manti anche se il partito ormai è morto»
Poi ribatte «Oggi si è celebrato il funerale di questo partito», si affretta a spiegare Mario Tassone. E poi continua «Quella approvata è carta straccia perché la richiesta di mia espulsione è stata votata da un numero limitato (circa 30) di componenti del comitato regionale. È per questo motivo che siamo noi a chiedere il deferimento per violazione dello statuto del presidente Francesco Manti e del segretario regionale Gino Trematerra»
Tutto è nato dalla proposta avanzata dal dirigente reggino Mario Mazza, che chiedeva di porre fine all'esperienza Trematerra affidando (in attesa del nuovo congresso) a un commissario la guida dell'Udc.
I big al potere in Calabria (vedi Trematerra senior, Trematerra junior, Talarico, Bruni e Gallo) invece ribadiscono( questa volta con forza) la necessità di accelerare nell'azione di governo regionale, soprattutto per quanto riguarda alcuni settori come Ambiente e Fondi comunitari.
Siamo alla carta bollata. Forse. O forse siamo davvero alla fine dell’UDC?
“Cronaca di una morte annunciata “ dice Annarita Trotta Docente università di Catanzaro.
“Anno horribilis” ribatte Luisa Zappone direttore Banca d’Italia Catanzaro
Parlano della Calabria : sembra incredibile ma è così!
E la politica, in gran parte responsabile della devastazione della Calabria, fa finta di non saperne niente.
Guarda caso, pur avendo una notevole faccia da c…o, nessun politico o partito interviene sul drammatico quadro che Bankitalia offre della nostra terra.
Ecco una piccola sintesi della Calabria devastata dalla politica insieme al malaffare.
Nel 2012 il PIL regionale è sceso del 3 %.Ben 0,6 in più rispetto al – 2,4 italiano.
Negli ultimi anni la Calabria ha perso 10 punti di PIL rispetto al – 7 italiano
Siamo cioè in piena recessione.
L’occupazione è notevolmente diminuita. Si sono persi 36mila posti di lavoro negli ultimi anni. Il settore delle costruzioni ha perso dal 2008 oltre un quarto degli occupati ”.
Il tasso di disoccupazione in Calabria è aumentato più di quanto sia avvenuto nel Mezzogiorno e in Italia, anche per effetto del sensibile aumento delle persone, prima inattive, che hanno iniziato a cercare un’occupazione. Dal 12,7 per cento si è passati al 19,3 per cento, quasi il doppio della media italiana e superiore a quello medio del Mezzogiorno.
La disoccupazione è aumentata soprattutto nelle fasce di età più giovani: il tasso di disoccupazione per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è aumentato dal 40,4 al 53,5 per cento, quello per la fascia di età 25-34 dal 19,8 al 28,1 per cento. Il tasso di disoccupazione è aumentato per tutti i livelli di istruzione.
I consumi famiglie sono in forte calo: “. I dati sui consumi di beni durevoli e sul reddito disponibile indicano un’accentuazione del calo già registrato nel 2011; è diminuita anche la spesa dei turisti provenienti dall’estero”
Gli investimenti sono in forte calo. Si è registrato un deciso peggioramento della qualità del credito per il settore produttivo.
Le esportazioni si sono ridotte: “Le esportazioni di merci della regione hanno ristagnato”sono solo l’1 % del PIL calabrese.
La spesa della PA è in forte calo.
L’accesso al credito è diventato più difficile . Siamo passati da 21,6 a 20,7 miliardi di credito ad aziende e famiglie.
E’ il quadro offerto dal rapporto annuale redatto e presentato dalla Banca d’Italia.
Sui temi dell’economia nazionale internazionale ha relazionato il dottor Andrea Brandolini del Servizio Studi di Struttura economica e finanziaria della Banca d’Italia, che ha inquadrato il quadro nazionale della crisi economica con dati che segnalano negli ultimi cinque anni la perdita del 7 per cento del PIL, la perdita del 9 per cento del reddito e del 25 per cento della produzione industriale e l’aumento della disoccupazione per l’11,5 per cento con un 40 per cento di disoccupazione giovanile.
I problemi della Calabria sono stati individuati nelle grandi distanze dai mercati, nella carenze di infrastrutture, nella ‘ndrangheta. Saremmo ipocriti se non aggiungessimo almeno la politica e la burocrazia che sono incapaci di sfruttare le nostre potenzialità .
Una sola stranezza sulla quale riflettere: “La raccolta bancaria presso la clientela calabrese è aumentata. Alla fine del 2012, la quota del risparmio delle famiglie calabresi investita in depositi bancari risultava sensibilmente superiore rispetto al dato nazionale”: in questo condizione drammatica esiste ancora gente che riesce e risparmiare( i ricchi e gli evasori)