A pochi mesi dalle recenti consultazioni elettorali “Scelta Civica” organizza i suoi quadri rappresentativi
Nel ruolo di coordinatrice regionale Katia Stancato, già candidata alla camera dei deputati
Nel ruolo di coordinatore per la provincia di Crotone Giuseppe Frandina, pediatra, consigliere provinciale, già coordinatore locale di Italia Futura.
Nel ruolo di coordinatrice per la provincia di Reggio Calabria Mariangela Rechichi, medico, presidente di Scienza e Vita per la diocesi di Oppido Mamertina e già presidente del consiglio comunale di Delianuova
Nel ruolo di coordinatore per la provincia di Vibo Valentia Massimo La Gamba
Nel ruolo di coordinatore per la provincia di Cosenza Sergio Nucci
Nel ruolo di coordinatore per la provincia di Catanzaro Giuseppe Panarello
“ Soddisfazione e grande fiducia nel nostro progetto comune per la Calabria” dichiara Katia Stancato.
Poi conclude: “Ma ora, con la squadra al completo, siamo pronti a realizzare nel concreto quella politica di prossimità, ispirata ai valori del lavoro e della dedizione tipici della società civile, per affermare i quali Scelta Civica è nata. Ecco la nostra idea di politica, ecco perché siamo saliti in campo. Da oggi ci siamo e con noi, ne sono certa, c'è anche la Calabria più attiva, vitale, vincente”.
La squadra di Scelta Civica, ora al completo, sarà presentata ufficialmente alla stampa Giovedì 27 Giugno, alle ore 11.00 a Lamezia, presso il Grand’Hotel Lamezia
L’ufficio stampa della Giunta in una nota dice che “L'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha formulato gli auguri ai 19 mila studenti calabresi che sono impegnati negli esami di maturità”
Che signorilità, direte!
In realtà Caligiuri ( od almeno il suo ufficio stampa) si serve dell’attenzione posta sugli esami( non solo da parte degli studenti, ma anche delle loro famiglie) per farsi pubblicità politica. Ecco infatti l’altra parte del testo:
“Lo studio è ciò che ciascuno di noi realmente possiede per mutare le sorti del tempo e trovare il proprio posto nel mondo. Saranno giorni faticosi, durante i quali occorre impegnarsi a fondo, ma si ricordano per tutta la vita. E poi nessun risultato importante si ottiene senza sforzo. L'Italia e la Calabria – ha aggiunto l’esponente della Giunta - stanno vivendo momenti difficili ma supereremo anche questi puntando sulla cultura e nella scuola, che è il fondamento della società. In questi anni con il Presidente Scopelliti – ha rilevato infine Caligiuri - nella scuola stiamo investendo somme importanti in tutte le direzioni per costruire un sistema educativo di maggiore qualità”.
Che si riferisca a Calabria Jones?
Parliamo di Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa. Un paesino calabrese sito a 756 metri s.l.m., che fa parte della minoranza linguistica arbëreshë.
Acquaformosa è famoso perché al suo ingresso ci sono pannelli con la scritta "Comune deleghistizzato “. E lo stesso sindaco Manoccio si picca di deleghistizzare anche i leghisti
Il paese perde continuamente abitanti.
Come tutti i paesi calabresi ( e non solo) i comuni sopravvivono a stento differendo continuamente i pagamenti alle future generazioni
Ma ora la situazione diventa difficile. Anche per Acquaformora ( in merito vedasi la delibera di Giunta n 18 del 22 maggio 2013 di cessione del Credito Edison al Centro factoring spa di Firenze, con diluizione del debito fino al dicembre 2014 ; ed ancora la delibera consiliare n 25 del 3.6.2013 avente ad oggetto Discussione al progetto “Firmoza che accoglie”( su richiesta dei consiglieri di opposizione).
Ed allora Manoccio inventa l’ennesima Boutade e fa pubblicare un manifesto funebre dove è scritto “ Il Comune è morto, colpa di Berlusconi, Monti e Letta”
Il sindaco dispensa dalle visite i parlamentari e chiede l'indignazione dei cittadini
Manoccio ha spiegato all'ANSA che : «Il nostro è un grido di dolore perché a causa delle politiche adottate dai Governi che si sono succeduti negli ultimi anni si stanno uccidendo i piccoli Comuni virtuosi. Martedì sarò a Roma, in Piazza Montecitorio, insieme ai sindaci di altri quattro centri della provincia di Cosenza, San Basile, Cerzeto, Civita e Frascineto, per chiedere che la politica si occupi dei piccoli Comuni e che venga modificata o bloccata la scellerata scelta di includere le nostre comunità nel Patto di stabilità. I comuni virtuosi come i nostri vanno aiutati, mentre quelli spendaccioni, che creano solo disservizi e problemi ai cittadini, vanno puniti. Quello che non fa, in sostanza, il Patto di stabilità».
In sostanza Manoccio non difende i piccoli comuni ma solo quelli con bravi amministratori, come lui si ritiene.