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Scrive Domenico Bevacqua a Francesco Boccia, a Dario Corallo, a Roberto Giachetti, a Maurizio Martina, a Maria Saladino, a Nicola Zingaretti

Cari amici candidati,

Vi scrivo in qualità di consigliere regionale della Calabria, iscritto al PD e cofondatore del PD n ella mia regione.

 

Mi rivolgo a voi, a nome anche dei consiglieri regionali di Calabria, Molise,Puglia,CampaniaeBasilicatache hanno partecipato al secondo incontro tenutosi aC osenza1'11 gennaio u.s.,avente ad oggetto il tema del regionalismo differenziato.

Sarete certamente al corrente del fatto che l'iter di confronto avviato con  il Governo, sulla base del terzo comma dell'art. 116 della Costituzione, daparte di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, è in procinto di giungere alla sua fase definitoria: stando al cronoprogramma confermato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, l'intesa da sottoporre all'approvazione parlamentare dovrebbe essere firmata ilprossimo 15 febbraio.

Di certo, non vi sarà sfuggita la portata della questione ma, a quanto è dato apprendere dalla lettura delle rispettive mozioni congressualie dalle dichiarazioni a mezzo stampa, non si rileva una posizione chiara e netta che, invece, in quanto consiglieri PD delle Regioni meridionali a statuto ordinario, noi riteniamo essenziale conoscere.

Così come emerso nell'ampio e franco dibattito "interconsiliare", è nostra intenzione portare la questione di cui trattasi al centro della discussione programmatica interna al partito, per condurla ad essere uno dei punti fondanti e qualificanti dell'azione di rinnovamento e di proposta politica in vista del Congresso alle porte.

Noi riteniamo che, nell’attuale panorama nazionale, una forza autenticamente progressista non possa prescindere dall'agganciare la propria azione ai capisaldi del secondo comma dell'art.3 e del terzo comma dell'art.119 della nostra Costituzione.

Larimozionedegliostacolidiordineeconomicoesocialecheimpedisconol'effettualitàdiunaeguaglianzasostanzialeeil mantenimentodiun fondoperequativo,senzavincolidi

destinazione,periterritoriconminorecapacitàfiscaleperabitante,rappresentanostrumentiefinalitàineludibiliperunaautenticacoesionenazionaleeperl'effettivoeserciziodiunacittadinanzaattivachenonpuòsubirelimitazioniinragionedellaRegionediresidenza.

Dicontro,lerichiestediagganciarelaripartizione dellerisorseesclusivamentealgettitodeirispettiviterritori,significanosemplicementela cancellazionediogniformadisolidarietàfralediverseareedelPaese,tradendopalesementelo spiritodellariformadel TitoloVdel2001,nonchédelleconseguentinormeordinariesuccedutesineltempo.

Primafra tutte, laleggedelega42del2009che,oltre a disciplinare e istituire il

funzionamentodelFondoperequativo,disponevachel'introduzionedeicosti standard nonpotevaesseredisgiuntadall'introduzionedeifabbisognistandard:quelcriterio,cioè,che,tenendoconto

dellenumerosevariabilisocio-economichechecaratterizzanolesingoleRegioni,

rendeesigibiliilivelliessenzialidelleprestazioni,lequali,riportotestualmente,devono conformarsi "adunlivello qualitativoequantitativo altrettantostandard,enonminimo".

IlconfrontofrailGovernonazionaleeletreRegioniattivatesipare,invece,essersiinstradatosuibinaridel particolarismo edell'egoismoterritoriale,maturandouncontrastoevidenteconlospiritostessodellanostraCartaCostituzionale.

Rischiamodavverodiarrivareall'assurdo:

QuellasecessionechenonriuscìallaLegaNorddiBossieMaroni,potrebberiuscireoggi,inmanierasilente,alla

LeganazionalediSalvini,conlacomplicità,non soquantoconsapevole,dei5S.

Vorremmo,però,fugareognidubbio:ilnostroèunatteggiamentosfidanteepropositivoenonintendiamo

muovercisullalineadiun meridionalismopiagnoneerecriminatorio.

Tutt'altro.Siamoprontiatuttelesfideistituzionalifinalizzateasostenereunregionalismofinalmente capacedi approdareaun Paesepiùcoesoeunitamentecompetitivo: lanostraasticellaèpuntataversol'altoevuoleeliminarelezavorrechefrenanoilSud,noncertozavorrare

lemiglioriperformancedelNord.

Mailnodocheabbiamoindividuatoèproprioquellodiunaridiscussionecomplessivadelregionalismovigente,

allalucedeirisultaticheessohaprodottodopoquasi50annidiapplicazione.

Soprattutto,abbiamoinanimodirinvenireeconcertarefratuttiilivelliistituzionalileipotesimiglioriperovviare

alpaleseallargarsideidivari inordineasanità,istruzione,infrastrutture .

Lanostraazioneèappenacominciata.

Nei prossimigiorni,presenteremoappositoattocomunediindirizzoneirispettiviconsigliregionali, persaldarel'intesael'azioneunitariadelleRegionimeridionali.Insecondoluogo,attraversolaconvergenza

deisoggettiprepostialraccordodelleRegioni,richiederemounincontroconilPresidentedellaRepubblicanellasua qualità disupremogarantedell'unitànazionale.

Premessoche nonsitrattadiunameraquestionedipartito,maèdaintendersi comeunasacrosanta battagliadiciviltà,noi,però,vogliamo,pretendiamo,disaperequalesaràlabussoladel nostropartitosuquesta materiae,pertanto,nonpossiamofarea menodichiedereaciascunodivoi, cheallaguidadi questopartitovicandidate.

Con serenitàefermezza,non intendiamofarescontisuunatematicacosìvitale. A

nche perchélariteniamoparte integrantediunapiùampiaepervasiva involuzioneinattochehailsuopilastroinquelsovranismoegocentrico,rancorosoeirrazionalevoltoacancellarel'ideastessadellapossibilità diunasocietà-comunitàaperta,so lidaleedefficacementedemocratica.

Attendiamolevostrerispostee,sind'ora,viinvitiamoalleprossimeiniziativeincalendario.

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OLIVERIO-1140x620CATANZARO – “Il Presidente di Regione Mario Oliverio va sospeso dalla sua carica in virtù delle Legge Severino”.

Questo è quanto affermano i parlamentari calabresi del M5S Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato e Riccardo Tucci. “Abbiamo inviato un’istanza al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per gli Affari Regionali, al Ministro dell’Interno e al Prefetto di Catanzaro per chiedere l’acquisizione dal Tribunale Penale di Catanzaro delle copie dei provvedimenti con i quali è stata irrogata a Mario Oliverio la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di San Giovanni in Fiore per poter valutare, alla luce della misura cautelare restrittiva inflitta al Governatore, se vi siano i presupposti per l’adozione del provvedimento di sospensione di Oliverio dalla carica di Presidente della Giunta Regionale della Calabria”. I parlamentari 5 stelle specificano poi il perché si dovrebbe intervenire a norma di legge. “Dal 17 dicembre Mario Oliverio è stato attinto, a seguito di richiesta di arresti domiciliari da parte della Procura di Catanzaro, dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora presso il Comune di San Giovanni in Fiore adottata dal GIP del Tribunale di Catanzaro. Successivamente il Tribunale del Riesame ha confermato questa misura cautelare, che è personale, coercitiva e obbligatoria. Ma la sede della Giunta Regionale della Calabria si trova a Catanzaro mentre il Consiglio Regionale, di cui Oliverio è membro, si trova a Reggio Calabria. Il GIP e il Tribunale del Riesame disponendo l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, di fatto hanno vietato a Mario Oliverio di fare ingresso nelle due città dove dovrebbe svolgere il mandato elettorale”. Tutto ciò, secondo i pentastellati, andrebbe inquadrato con riferimento all’articolo 8 della Legge Severino che prevede la sospensione dalla carica del Presidente della Giunta Regionale quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il mandato elettorale. “Abbiamo chiesto di intervenire per far rispettare la legge - concludono Melicchio, Granato e Tucci – ma Oliverio avrebbe dovuto dimettersi immediatamente, se davvero avesse avuto a cuore la Calabria. Il governatore finge che la dimora obbligata a San Giovanni in Fiore non pesi affatto nella concreta gestione degli affari correnti, ma la sua vicenda giudiziaria non può compromettere il futuro della nostra regione. È giunta l'ora di far rispettare la legge e archiviare la sua fallimentare amministrazione, per il bene della Calabria”.

 
Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato, Riccardo Tucci

portavoce del MoVimento 5 Stelle

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Riceviamo e pubblichiamo:

“Dal 9 gennaio 2019 le funzioni attribuite dalla norma regolamentare al Polo museale della Calabria sono avocate al Direttore generale Musei dottor Antonio Lampis e delegate alla dottoressa Antonella Cucciniello.

 

 

 

Dirigente storico dell’arte di recentissima nomina, Antonella Cucciniello ha diretto negli ultimi tre anni, con ottimi risultati, il Palazzo Reale di Napoli nell’ambito del Polo museale della Campania. Darà, certamente, impulso alle sedi ricadenti nella sua competenza, di seguito elencate:

POLO MUSEALE DELLA CALABRIA

Musei, monumenti e aree archeologiche

Galleria Nazionale di Cosenza (Cosenza)

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Chiesa di San Francesco d’Assisi – Gerace (Reggio Calabria)

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La Cattolica – Stilo (Reggio Calabria)

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Le Castella – Isola Capo Rizzuto (Crotone)

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Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”di Vibo Valentia – (Vibo Valentia)

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Museo Archeologico Nazionale di Crotone (Crotone)

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Museo e Parco Archeologico Nazionale della Sibaritide – Cassano all’Ionio (Cosenza)

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Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria)

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Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna (Crotone)

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Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri - Locri (Reggio Calabria)

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Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium – Roccelletta di Borgia (Catanzaro)

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Museo Statale di Mileto – Mileto (Vibo Valentia)

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Museo Archeologico Nazionale di Amendolara – Amendolara (Cosenza)

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Museo Archeologico Lametino – Lamezia Terme (Catanzaro)

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Museo Archeologico di Metauros – Gioia Tauro (Reggio Calabria)

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Museo e Parco Archeologico “Archeoderi” – Bova Marina (Reggio Calabria)

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