Lo ha detto un grande calabrese quale è Nicola Gratteri procuratore della Repubblica di Catanzaro intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Calabria.
Ma prima di lui cinquant’anni fa la frase venne usata da Charles De Gaulle, inventore delle Quinta Repubblica francese.
La pronunciò nel 1968, quando i protagonisti di quel maggio dal sapore più casinista che rivoluzionario incominciavano a essere un po´ stanchi e avevano voglia di vacanze.
Lui, il Generale, fece circolare qualche carro armato nei boulevard di Parigi e disse, appunto, che il tempo della ricreazione era scaduto e gli studenti dovevano tornare in classe, andare a casa o comunque levarsi dai piedi.
Così il potere costituito si riprese strade e piazze, e il maggio Sessantottino finì lasciando pochi rimpianti.
Meno di un mese fa Nicola Gratteri in sostanza ha detto “La ricreazione è finita per gli amministratori degli enti locali”.
Come non richiamare questa affermazione dopo che la Procura di Paola ha inviato ad Amantea quasi due decine di avvisi di chiusura di indagine che hanno coinvolto alcuni amministratori comunali, diversi impiegati e funzionari comunali ed alcuni cittadini.
Ancora non sono perfettamente noti i capi di accusa individuali, ma sembra che si possa affermare senza tema di smentita che per il comune di Amantea la ricreazione è finita.
Non vogliamo, certo, affermare che fino ad oggi ci si sia distratti, almeno verso l’amministrazione comunale, ma una indagine che si conclude con tanti avvisi non è comune.
E non vogliamo nemmeno affermare che gli errori siano stati soltanto, o soprattutto, dei politici, giacchè funzionari e segretario comunale, in primis, hanno l’obbligo di correggere eventuali errori dei politici e dell’ apparato amministrativo.
Certo ci pare ovvio affermare che qualcuno si è distratto.
Forse molto distratto!
Sempre che non si tratti di arroganza e presunzione.
E questi sono i risultati.
Ora che la ricreazione è finita può anche darsi che la situazione migliori.
Speriamo. Per tutti.