Probabilmente si saranno spaventati delle varie prese di posizione( tra cui la nostra) che hanno contestato l’inaccettabile ritardo nella riapertura dell’ufficio postale di Campora San Giovanni.
E pur vero che la facciata dello stabile che ospita le poste camporesi è una “fracoma”, una vera “fracoma”, realmente pericolosa.
Ma è pur vero che la situazione attuale è nata nel tempo e non istantaneamente.
Quella che si vede nelle foto è una situazione presente un po’ dappertutto ad Amantea.
Compreso lo stabile di comproprietà del comune posto in Via Margherita.
Ed anche per questo stabile si è trovata un soluzione illogica ed impropria ( se non illegittima) quale quella di sottrarre all’uso pubblico il marciapiede chiuso con tavole, poi nobilitate da pitture di artisti locali.
Come ci si poteva illudere che il comune per garantire l’uso dell’ufficio postale e del marciapiede intimasse la messa in sicurezza dello stabile?
E come ci si poteva illudere che venisse applicata la legge se ad oggi per lo stesso motivo è ancora chiuso perfino il marciapiede della locale caserma di Carabinieri.
La verità è che più o meno abbiamo belato tutti e più di noi ha belato l’ente poste.
Ora però due giorni prima dell’incontro pubblico programmato in Campora SG anche per il problema delle poste sono iniziati i lavori.
Tardi, troppo tardi.
Che almeno l’ente comune prenda atto che in questi casi occorre maggiore decisione .
E se le parti intimate non rispondono occorre la esecuzione a loro spese!
Fatti non parole.