Abbiamo segnalato il rovinoso crollo di un fabbricato nel centro storico ed i danni alla struttura metallica che sostiene l’antico collegio dei Gesuiti
Una segnalazione preziosa, visto che con celerità i tecnici comunali si sono recati sul posto riportando nella ordinanza n 28 a firma del sindaco, la “manifesta evidente situazione di precarietà” da cui “ la grave situazione di pericolo per la incolumità delle persone” e rilevando anche “danni alle strutture in ferro dell’impalcatura di proprietà comunale a protezione della struttura denominata “Carceri”.
Tanto è vero che alcuni abitanti del centro storico hanno segnalato di avere trascorso una notte insonne per via del vento che faceva vibrare le travi precariamente sospese e cigolare la struttura tubolare.
La risposta dell’Amministrazione comunale si è orientata come in passato con la emissione della usuale ordinanza di inibizione all’accesso sui luoghi e con la solita ( salvo il caso specifico delle Case sciullate ) intimazione della messa in sicurezza, con avvertenza che in caso di inottemperanza provvederà direttamente l’ente con aggravio delle spese ai proprietari.
Non può sfuggire la riflessione relativa alla disposizione che “la messa in sicurezza consiste nella demolizione di tutte le parti pericolanti dell’immobile”
Basta una minima osservazione per capire che si tratta di demolire tutto quello che resta dell’antichissimo manufatto seicentesco ma che in tal modo si può creare una ulteriore condizione di pericolo per i manufatti laterali che mancherebbero del supporto di quanto da demolire.
Ma osservano i locali un problema sottovalutato è la mancata regimazione dell’acqua piovana che inibita dai crolli potrebbe trovare altri percorsi con emergenti condizioni di pericolo
Non solo ma resta sempre da chiarire come intervenire sulla struttura di sostegno del fabbricato seicentesco del collegio dei Gesuiti, ed il cui collasso potrebbe portare alla distruzione di una intera area del centro storico