In caso d’eccependo, ovvero di sinistro stradale, causato dall’imprudenza del guidatore, se la carenza riguarda un guard-rail, va tenuto conto che questo elemento deve essere in grado non solo di evitare l’uscita di strada dei veicoli, ma anche di proteggere sempre i corpi delle persone sbalzate verso il bordo della strada, non facendoli cadere nel vuoto oltre tale bordo.
Così la Terza sezione civile della Corte di cassazione ha riconosciuto i diritti di un motociclista caduto per propria colpa, ma che ha avuto un braccio amputato perché era finito contro un guard-rail deformato in modo da avere un bordo tagliente rivolto verso la strada.
Le foto che vi mostriamo sono di un tratto della statale 18 tirrena inferiore dove nello scorso mese di dicembre, a seguito di un sinistro stradale, un guard rail è andato diverto.
Guard-rail che il gestore del tratto di strada, sia esso il Comune di Amantea o l'anas, si è preoccupato né di rimettere a posto né di comprarne uno nuovo.
Questo guard-rail ad oggi è pericolosissimo non solo per le autovetture o le moto che circolano lungo la Statale 18, ma soprattutto per i pedoni che attraversano quel tratto di strada per scendere sul lungomare Tirreno di Campora San Giovanni durante le belle giornate di sole.
La funzione del guard-rail è genericamente di diminuire la pericolosità del tratto stradale ove essa è collocata, e non solo, ma anche di evitare o contenere il rischio della fuoriuscita di strada. Ciò implica che nella funzione rientri anche quella di evitare che un corpo umano possa venire sbalzato nel vuoto.
Sembra di capire dalla corte di Cassazione che i giudici vadano oltre quanto emerge dalla normativa tecnica (Dm Lavori pubblici 223/1992), che definisce e classifica le barriere in base alla loro capacità di trattenere i veicoli in certe condizioni.
La legge italiana ricorda che il gestore di una strada ha un obbligo di manutenzione della stesso, deve verificare che tutto sia in ordine ed eliminare eventuali anomalie, ripristinando le condizioni di sicurezza, speriamo il tutto si risolva presto prima di commentare un'ennesima disgrazia.