Apprendiamo dai social media sulla pagina personale del Dottore Antonio Frangione, che assieme al Dottore Egidio Viola, risultano essere i responsabili del Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ad Amantea e del suo circondario, nonché responsabili, per il nostro territorio, per l'emergenza Covid 19, una buona notizia per Amantea e non solo.
"Ritorna perfettamente guarita, l'unica amanteana ricoverata a Cosenza per il coronavirus covid-19, un importante segnale per la nostra città".
"Inoltre si informa che nei Paesi che fanno parte del nostro comprensorio, da Fiumefreddo Bruzio ad Aiello Calabro, anche oggi continuano a non registrarsi altri casi positivi".
Attendiamo, in merito al ritorno a casa della donna Amanteana, la comunicazione ufficiale, nel pomeriggio di oggi, da parte del Comune di Amantea, ma possiamo dare oramai per scontata la notizia della nostra concittadina che appunto fa ritorno nella sua abitazione.
E' quindi, risultata negativa al virus a due tamponi effettuati nel corso di questi giorni.
“Manda un grande saluto a tutta la nostra Comunità", consapevole che dovrà ancora trascorrere alcuni giorni di quarantena, prima di buttarsi questo brutto periodo dietro le spalle, difatti la nostra concittadina non ha solo avuto la difficoltà di superare il contagio da coronavirus, ma la stessa, ha dovuto affrontare ben due lutti nella propria famiglia, quello della madre dopo e quello del fratello prima.
A lei il nostro più grande abbraccio e sostegno, con l’augurio di rivederla presto tra noi, non appena ciò sarà di nuovo consentito”.
Incomincia a farsi più robusto, quindi, l’altro conto dei casi, quello dei pazienti guariti che fanno ritorno a casa. Il virus si sta debellando con ogni sforzo comune.
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Cronaca
Non si può in alcun modo allentare la tensione. La partita che si gioca contro il Covid-19 non è solo fisica, ma è anche nervosa. Il tempo che trascorre lento e simile a se stesso tende molte volte ad uniformare le cose, facendo venir meno il senso di pericolo che la malattia trasmette. Ad Amantea, pur nel rispetto del dolore per chi non c’è più, si era oramai pronti a tirare un sospiro di sollievo, ma il verificarsi del sesto caso ha nuovamente generato sfiducia e preoccupazione. I contagiati salgono dunque a sei: al bidello Enrico Ianni, deceduto dopo essere stata ricoverato in condizioni critiche al “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, alla madre Maria Ida, morta al nosocomio di Cosenza, e a due familiari molto stretti dell’uomo venuto da Bergamo in quel tragico ponte dell’8 marzo che ha dato il via a tutto, si aggiunge ora la fidanzata del figlio dello stesso operatore scolastico. È la modalità di questo contagio che desta comunque attenzione: la donna, infatti, è risultata positiva al terzo tampone, dopo che i primi due avevano dato esito negativo. Anch’essa, così come tutti i soggetti a rischio già individuati, si trovava in stato di quarantena da circa 40 giorni: un lasso di tempo superiore, e di molto, al normale periodo di incubazione di due settimane fino ad oggi considerato. Completa il quadro il pensionato giunto dall’estero insieme alla moglie che si è immediatamente autodenunciato alle autorità competenti. Fortunatamente per lui nessun altro membro della cerchia familiare, almeno fino ad oggi, risulta contagiato.
L’espansione del virus si contiene dunque nel raggio d’azione di un unico gruppo familiare che ha già pagato un prezzo altissimo e che si trova a fronteggiare un nemico subdolo e invisibile. Ma è esattamente questo contenimento che potrebbe rappresentare la via di salvezza per un’intera comunità. Se le quarantene proseguiranno con un adeguato livello di attenzione la via della guarigione sarà presto alla portata di tutti.
Nel frattempo che ciò avvenga le storie più belle ed intense continuano a provenire dal mondo del volontariato. I tanti giovani aderenti alla “Piattaforma Emergenza Covid-19” continuano nel loro gravoso impegno con anima e cuore. Tra loro Martina Odorisio 37 anni, soprannominata “caterpillar”. Si alza alle 5.30 per accudire i suoi cani: alcuni di loro sono randagi abbandonati e bisognosi di cure sfuggiti alla morte solo per la caparbietà di questa donna. E poi via a darsi da fare per gli altri. Martina recupera abiti e coperte sporche e logore, li lava, li rigenera e le offre a coloro che ne hanno necessità. I suoi capelli sono sinonimo di dono: crescono per poi essere tagliati e donati a coloro che realizzano gratuitamente parrucche per i malati oncologici. Tanto impegnata da dimenticare anche di mangiare. Ed è qui che la solidarietà si trasforma in umanità, con le persone più anziane che nel momento in cui ricevono la spesa, le preparano una pietanza da consumare in giro. E lei ringrazia come può: aiutando, senza se e senza ma.
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Primo Piano
Ci hanno segnalato da più giorni la chiusura, per la sabbia trasportata dagli agenti marosi, dell'imbocco di entrata e di uscita del porto turistico Città di Amantea.
Vi informiamo, pertanto, che il Comune di Amantea, con determina n 66 del 21.04.2020 impegna, a tal scopo, la somma di €43.867.66 a favore dell'impresa ne.co. costruzioni srl di Amantea, per l'intervento di dissabbiamento dell'ingresso del porto turistico comunale, quindi a breve i diportisti di Amantea avranno nuovamente sbloccato l'ingresso del Porto, finalmente una buona notizia di questi tempi.
Ci hanno anche segnalato alcuni disservizi dell'impianto di pubblica illuminazione su diverse zone del territorio comunale nella frazione di Campora San Giovanni (via Campania, via Torrione, via Basilicata, via Romagna, Corso Francia, Corso Europa, corso Italia, via Sicilia, via Molise ed altri).
In tal senso leggiamo sul sito del Comune di Amantea una determina, del responsabile del servizio, ingegnere Francesco Stellato, numero 34 del 16 marzo 2020 che di fatto autorizza l'affidamento di servizio all'operatore RS impianti di Amantea per l'esecuzione di interventi urgenti di riparazione di impianti pubblici di illuminazione comunale, per una somma complessiva da impegno di €10.800 oltre IVA.
Quindi anche questi altri disservizi potrebbero essere a breve risolti.
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Campora San Giovanni
Crescono gli enti in italia che, attraverso i propri sindaci, hanno emesso ordinanze contro la sperimentazione della tecnologia sulla base del principio di precauzione.
I sindaci di centinaia di città italiane si schierano apertamente contro la nuova tecnologia per la comunicazione mobile, che consentirebbe connessioni più rapide.
In Salento addirittura una ventina di sindaci creano una Unione dei Comuni in tal senso dichiarando: "Non siamo affatto contrari alle nuove tecnologie, purché non siano lesive di elementari diritti quale quello alla salute che siamo invece interessati a tutelare. È necessario pertanto la massima prudenza e la via cautelativa di nuovi, più aggiornati e inoppugnabili dati scientifici quale strada maestra nel perseguire e promuovere un progresso ecosostenibile della nostra terra", inoltre sempre a mezzo stampa i sindaci consorziati dichiarano che "la necessità di considerare i recenti risultati scientifici sui danni correlati all’esposizione alle radiofrequenze, estremamente pericolose per l’uomo, come sostenuto da organismi indipendenti da legami con l’industria. Le radiofrequenze sarebbero, infatti, in grado di determinare cancro, malattie neurodegenerative, elettrosensibilità, danni al Dna, alterazioni immunitarie e della riproduzione."
In Italia oggi contiamo oltre 300 i comuni che hanno adottato provvedimenti simili.
Le ordinanze, come quelle precedenti emesse dai propri colleghi, si rifanno al Principio di precauzione, che è un principio generale dell'Unione Europea, in attesa della rivalutazione sulla cancerogenicità delle radiofrequenze, prevista dalla Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) sulla base dei dati sperimentali (National Toxicology Program statunitense e Istituto Ramazzini di Bologna) e dei dati epidemiologici presenti in letteratura.
Già nel 2009 il Parlamento europeo, come ricordano dall'Isde (l'Associazione dei Medici per l'Ambiente), ha espresso preoccupazione per l’esposizione della popolazione alle radiofrequenze e, nel 2011, il Consiglio d’Europa ha ribadito l’importanza di preservare la salute umana e l’ambiente dai rischi legati ai campi elettromagnetici artificiali, insistendo sulla necessità di tutelare soggetti a rischio come bambini, ragazzi, donne incinte, malati, soggetti elettrosensibili.
Il 5G, come di recente affermato dall’Eprs (Centro studi del Parlamento europeo), è «una tecnologia non testata, per cui si consiglia un approccio di cautela».
Già nel 2017, Isde Italia ha presentato una richiesta di moratoria al governo italiano per bloccare l’implementazione del 5G, «finché non saranno effettuati studi attendibili riguardanti l’impatto sulla salute umana e sull’ambiente». Un’ulteriore richiesta di moratoria è stata presentata nel 2018 alla Ue da Isde International. Le due moratorie sono state promosse da Agostino Di Ciaula, presidente del Comitato scientifico di Isde International.
In tutto questo stiamo ancora aspettando che si esprima la Commissione Straordinaria del Comune di Amantea, la città vorrebbe capire come mai ancora il Comune di Amantea non abbia deliberato la moratoria verso le antenne 5G, attendiamo con ansia una delibera in tal senso.
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Primo Piano
Sono attualmente 6 i cittadini di Amantea attualmente positivi al coronavirus.
L'ultimo caso è stato registrato nelle scorse ore ed è stato registrato in ambito familiare, già circoscritto nelle scorse settimane.
I casi scoperti dall'inizio dell'emergenza epidemiologica sono quindi 6, tra questi si registrano 2 decessi, 2 in isolamento ed in via di guarigione, 1 ricoverato ed infine 1 appena risultato positivo ed in quarantena preventiva già da diverse settimane.
Le condizioni di salute dei 4 positivi, 1 ricoverata e 3 in isolamento sono complessivamente buone: nessuno di loro si trova infatti in terapia intensiva, ne abbia sintomi gravi legati al coronavirus.
Lo screening epidemiologico sulla città, intanto, proseguirà nei prossimi giorni, stamattina è stato eseguito, in città, come in tutte le strutture sanitarie di degenza anziani, una serie di tamponi preventivi ed obbligatori, non solo ai ricoverati ma tutto il personale di servizio, nelle prossime 24-48 ore avremo i risultati.
"I dati nazionali indicano sicuramente un trend positivo ma non significa che ci si possa rilassare"- afferma il Presidente della Regione Calabria Jole Santelli-, "non dobbiamo abbassare la guardia, affrontiamo il tema con serenità ma dobbiamo tenere alta l'attenzione perché la situazione resta comunque complessa e non può essere sottovalutata. Non possiamo considerare il pericolo alle spalle e per questo invito tutti, ancora una volta, a restare a casa".
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Cronaca
Riceviamo e pubblichiamo
Un numero verde per aiutare, una voce amica per sentirsi meno soli, un’iniziativa per offrire un sostegno alla solitudine, supporto psicologico e medico-informativo a chi ne ha bisogno: il Rotaract Distretto 2100 avvia il progetto “Io ci sono, RACcontarsi oltre le distanze”.
Attivo dal 14 aprile, il numero verde 800.478.111 diventa uno strumento attraverso il quale informarsi, raccontarsi e chiedere aiuto. Tutti i giorni, dalle 9:00 alle 22:00, i volontari, già soci dei Club del Rotaract Distretto 2100, rispondono alle domande degli utenti e si adoperano per fornire loro sostegno e supporto, ricorrendo ad un team di professionisti, quali psicologi e medici abilitati, per consulenze mirate.
Si tratta di una misura che il Distretto 2100, operante in Campania e Calabria, mette in campo per dare tranquillità ai cittadini, supportarli ed evitare che si diffondano allarmismi ingiustificati, nonché ascoltare chi vive una situazione difficile dovuta alle ristrettezze sociali che viviamo in questi giorni. Un servizio completo, anonimo e gratuito, interamente gestito dai giovani del Rotaract, programma giovanile del Rotary International che si rivolge ai giovani adulti con lo scopo di dare loro l’opportunità di crescere ed operare in favore delle proprie comunità, che mira a dare un aiuto concreto in questo momento di emergenza. L'obiettivo è imparare a fronteggiare la paura del contagio, le difficoltà di adattamento ai divieti e alle limitazioni imposte dalle istituzioni per arrestare la pandemia, ma anche esserci per chi chiama, raccogliere le necessità di chi ha bisogno, provare a trovare il modo di soddisfarle, semplicemente aiutare come si può.
“Sin dall’inizio di quest’emergenza, il Rotaract Distretto 2100 non si è fermato: non lo hanno fatto i nostri club, non si sono fermati i nostri soci” - dichiara Mariagrazia Ciccone, Rappresentate Distrettuale per l’anno sociale 2019/2020 - “Il nostro dovere è essere al servizio delle nostre comunità e cerchiamo di farlo sempre al meglio delle nostre possibilità, talvolta rimodulando la nostra azione per adattarla alle esigenze del momento. Senza scoraggiarci, ma mossi dalla nostra consueta voglia di fare, ci siamo adoperati per dare il nostro sostegno al sistema sanitario, alle singole realtà territoriali e alle famiglie che necessitavano di aiuto. Ci troviamo a fronteggiare un’emergenza sanitaria senza
precedenti, con gravi risvolti anche sociali. Le misure di sicurezza e prevenzione contenute nei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dettate dalla necessità di contenere il virus e tutelare la salute pubblica, hanno modificato drasticamente le nostre abitudini, riducendo in modo importante i contatti e rapporti sociali per il bene di tutti. È facile immaginare quanto la solitudine, che molti si trovano a vivere in questo momento, impatti negativamente sulla loro condizione psicofisica, unitamente al rischio di un drastico peggioramento degli stili di vita con pesanti conseguenze in termini di salute. Per questo motivo, abbiamo ritenuto doveroso fare la nostra parte ed esplicitare la nostra volontà di aiutare in un modo ancora più concreto. I nostri soci hanno scelto di mettere a disposizione di tutte le persone che in questo momento hanno più bisogno il proprio tempo, le proprie conoscenze, la propria professionalità, semplicemente loro stessi. I nostri volontari hanno scelto di esserci per tutte le persone in difficoltà attraverso un semplice consiglio, un consulto professionale o una voce amica che li aiuti a superare al meglio questo momento difficile. Insieme abbiamo scelto di fare la nostra parte, consapevoli che aiutare è il nostro primo dovere e che solo con l’impegno di tutti riusciremo a superare questa emergenza.
Così nasce “Io ci sono, RACcontarsi oltre le distanze” il numero verde che crea un collegamento diretto tra la necessità di aiutare e la volontà di esserci per l’altro, tra l’importanza di una parola confortante e la bellezza di un sorriso che possa illuminare le giornate più buie”.
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Economia - Ambiente - Eventi
Chiusure e lavoro ai tempi di corona virus.
Un supermercato centralissimo di Amantea, settore in questo momento non certo in crisi. Una disputa legale tra 2 aziende e Progetto Esse srl smantella un supermercato.
A pagare sempre i Lavoratori?
E, sempre in tempo in tempo di corona virus, abolita ogni forma di protesta.
Così non va!
La nota del SGB, sindacato generale di base, indirizzata anche al Prefetto ed al Commissario prefettizio, che riportiamo in calce alla presente.
OGGETTO: RISPOSTA A VOTRA LETTERA DEL 6/04/2020 (CONSULTAZIONE SINDACALE
AI SENSI DELL’ ART 47 LEGGE 428/90, RETROCESSIONE RAMO D’AZIENDA)
In riferimento alla vostra lettera di cui all’oggetto comunichiamo quanto segue.
Premesso che a tutt’oggi i lavoratori sono in forza all’azienda. In quanto, come citato nell’art 47
della legge 428/90, da voi citato, le consultazioni devono essere avviate almeno 25 giorni prima
della eventuale conclusione.
Nello specifico della vicenda, dobbiamo constatare che la vostra missiva è del tutto generica non
chiarendo nulla in relazione alle “conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori”,
elemento essenziale per chi scrive e per la normativa citata.
Siamo poco coinvolti nelle relazioni tra i soggetti d’impresa coinvolti, ma abbiamo la massima
preoccupazione per la continuità lavorativa e retributiva dei lavoratori del punto vendita di Amantea e degli
altri eventualmente coinvolti, anche se non comprendiamo come nel 2020 sia possibile acquisire
un contratto di fitto e non verificare se c’è l’agibilità del locale.
Elemento, quest’ultimo, che coinvolge l’azienda che ha la responsabilità giuridica diretta ed
oggettiva dei propri lavoratori e deve garantire che essi svolgano la propria attività in luogo sicuro e
a norma di legge.
Invece, per quanto si prospetta, ha fatto lavorare circa 20 unità in un locale privo di agibilità, dove
ha transitato un numero incalcolabile di utenza, ulteriore circostanza che porremo all’attenzione dei
nostri legali per verificarne la perseguibilità ai fini della tutela di tutti.
Ai fini della consultazione. reputiamo fondamentale e indispensabile avere copia dei contratti o del contratto di fitto stipulato tra le due aziende, al fine di capire quanti punti vendita sono stati
acquisiti, la forza lavoro coinvolta e come sia distribuita.
Chiediamo quindi l’avvio della consultazione, con l’obiettivo di tutelare di preservare tutti i posti di
lavoro in essere e riservandoci ogni azione al fine di tutelare gli interessi dei lavoratori.
In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti
Cosenza, 07/04/2020
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Cronaca
Sotto la regia del nostro brillante showman Mario Lucio Pati, gli artisti della nostra cittadina si riprendono in casa con uno splendido video goliardico, un messaggio di speranza alla ripresa collettiva di una città che vede per il futuro, la rinascita della musica, dopo la devastante pandemia del Covid-19.
Sono diversi tra loro, ci sono attori fantozziani, musicisti comici, musicisti musicisti, cantanti, ballerini, guru rigorosamente in meditazione, ma tutti accumunati da un unico obiettivo: far ripartire l’arte in ogni sua forma, anche quella da centro di igiene mentale, perché è questa che, come uno specchio, ti sprona a guardarti dentro, a scrutare la tua anima.
E così, in un contatto virtuale, i figli di Amantea hanno realizzato con grande entusiasmo, ognuno registrando da casa propria, sketch simpatici e divertenti.
Un video, a modo nostro perfetto-imperfetto leggermente a destra verso la via della follia, ma anche, una promessa alla nostra città, perché alla fine, per come sospettiamo, ci sia più di un pensiero ad mega concerto tutti assieme per quest'estate.
Il Coronavirus ci ha privato delle nostre quotidiani abitudini, il relazionarci fisicamente con gli altri, il piacere di abbracciarci, di baciarci, di scambiarci reciprocamente le nostre energie. A tantissimi ha tolto il lavoro, gli affetti più cari, uccisi da un subdolo ed aggressivo virus, ma non è riuscito a togliere ai testardi ragazzi calabresi la speranza, il sorriso, la voglia di ricominciare.
Il covid-19 ci ha permesso di aprire finalmente gli occhi, di guardare i tanti e preziosi professionisti della nostra sanità che, in questo terribile momento, hanno sacrificato la loro vita, si sono isolati dalle proprie famiglie per salvare nelle corsie dei vari ospedali italiani, il prossimo.
Il Coronavirus ci ha scavato dentro, forse ci avrà rubato qualche mese della nostra vita, qualche mese dagli affetti familiari, dagli amici ma ci ha spronato a reagire e a riprenderci il nostro quotidiano, a sentirci di nuovo tutti fratelli, solidali l’uno con l’altro.
I nostri artisti in questo video, emanano una grande forza e una autenticità dei sentimenti reinterpretandola.
Prende forma un quadro di immagini simile ad una galleria di tipologie umane che, in questo video, si ritrovano tutti.
E sotto il cielo della nostra città, ricominceremo insieme una nuova vita, e come nella frase del film wonder "siate gentili perché tutti combattiamo una battaglia dura e se vuoi vedere davvero come sono fatte le persone non devi fare altro che guardare"!
Forza Amantea.
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Primo Piano
Coronavirus, il ministro Lucia Azzolina ha firmato ieri sera l’ordinanza attuativa del decreto legge del 6 aprile su Esami e valutazione
Cambia la composizione della commissione dell’Esame di Stato del secondo ciclo. Il ministro Lucia Azzolina ha firmato ieri sera l’ordinanza, attuativa del decreto legge del 6 aprile su Esami e valutazione, che, in ragione dell’emergenza coronavirus e dell’impatto che ha avuto sulla scuola, prevede, per quest’anno, una commissione formata da 6 commissari interni e dal presidente esterno. “In questo modo – ha spiegato il ministro – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficolta’ affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”. I presidenti saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali, i commissari dai consigli di classe. Nella composizione della commissione si terra’ conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sara’ assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o piu’ commissari che insegnano le discipline di indirizzo.
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Italia
Un buon padre di famiglia tiene sotto controllo tutte le uscite ordinarie e straordinarie della propria famiglia, è attento ad accendere gli elettrodomestici in determinate ore del giorno, è attento nel consumo eccessivo di energia elettrica durante la giornata, rimane vigile su tutte quelle eccessivi sperperi di acqua luce e gas che la propria famiglia può fare.
Il nostro appello oggi, come si evince dal titolo, è indirizzato alla Commissione Straordinaria, anche se ribadiamo che al momento di Straordinario non abbiamo visto nulla, che fa le veci del sindaco della città e quindi del buon padre di famiglia della cosa pubblica cittadina, è quello di chiedere all'ufficio tecnico e quindi a chi si occupa della manutenzione della illuminazione pubblica di ritardare l'accensione delle luci di almeno un paio di ore e di anticipare lo spegnimento della pubblica illuminazione.
Abbiamo notato infatti che in questo modo, visto che in tutta onestà non c'è l'utilità, si potrebbe far risparmiare diverse soldini alla nostra città.
A tale motivo abbiamo fatto ma piccolo ricerca e abbiamo ho avuto contezza che l'illuminazione pubblica italiana non bada a spese e costa il doppio rispetto alla media degli altri paesi europei.
Addirittura consumiamo 5 volte di più in paragone alla virtuosa Germania.
Difatti l’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano.
Secondo le analisi, il Belpaese, se fosse più organizzato e attento sull’uso dell’illuminazione pubblica, potrebbe risparmiare circa 1 miliardo di euro, diminuendo del 50% la spesa attuale e mettendosi nella stessa scia degli altri stati europei.
Numeri alla mano, risulta che lo Stivale sborsi complessivamente 2 miliardi d’illuminazione contro i 469 milioni spesi dai tedeschi.
Tradotti in cifre pro capite, 31,8 euro a cittadino italiano e 5,7 euro a cittadino tedesco. In Europa la media si attesta a 15 euro pro capite.
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