
Stamattina un amico ha sentito dire che “ Ieri sera abbiamo riempito i due serbatoi di Campora San Giovanni e stamattina erano vuoti”.
In sintesi la domanda che si ponevano era la seguente” Dove è finita l’acqua potabile dei due serbatoi?”.
Bella domanda.
Forse che la frazione di Campora San Giovanni ha una intensa vita notturna che determina consumi maggiori di quelli diurni?.
O forse, ancora, i camporesi di notte lavano i panni, si fanno le docce che non possono farsi di giorno e, soprattutto, si fanno le provviste d’acqua per il giorno successivo riempiendo le cisterne?.
Qualcuno avanza l’ipotesi che di buon mattino si irrighino i campi “tanto l’acqua non si paga perché il contatore non è installato, perché non funziona perchè non viene letto e nessuno si perita di notificare il maggiore consumo.
Non è che i buchi della rete sono tali tanti che, comunque sia, l’acqua si perde?
Se così non fosse, allora la domanda da porsi è questa: l’acqua comunale deve servire esclusivamente per le famiglie, per i bar, per i ristoranti e gli alberghi?.
O può essere usata liberamente per le docce a mare, per le piscine, l’industria e l’agricoltura?
I regolamenti comunali(?????) impongono la esistenza dei pozzi per piscine, l’industria e l’agricoltura?
Qualcuno ha mai fatto verificare sul serio( a scherzare siamo tutti buoni) la esistenza dei pozzi a fianco degli orti, delle piscine ( prima di autorizzarne la costruzione), per le industrie(prima di permetterne il funzionamento)?.
Se dovessimo osservare il territorio diremmo di no!
Per le docce a mare, talvolta lasciate aperte, basterebbe una gettoniera da 20 centesimi per ogni doccia temporizzata.
Per la villa di Amantea basterebbe usare il pozzo esistente e non l’acqua comunale.
Per la fontanella di Piazza cappuccini che spreca migliaia di mc all’anno basterebbe un rubinetto.
Lo stesso per ogni altra fontanella con zampillo, come nella villa comunale( se l’acqua ci fosse per tutti potremmo anche sopportarla, ma se manca questi sperperi dovrebbero essere evitati).
D’altro canto tutto il sistema delle tariffe poggia illogicamente sulla parte fissa e non soltanto sui consumi come dovrebbe per ridurli.
Un tempo c’era “Franciscu u letturista” una brava persona che si presentava gentilmente in ogni casa e faceva la lettura dell’acqua.
Poi “l’intellighenzia” decise che se ne poteva fare a meno.
Sono errori passati?
Ma certamente. Come tutti gli altri.
Amantea è quella città dove gli errori provengono sempre da ogni passato e si trasferiscono nel futuro.
Amantea è quella città dove il passato e gli errori fatti non vengono mai giudicati per non giudicare coloro che li hanno commessi.
Già se si prendesse questo vizio ognuno potrebbe essere giudicato e forse anche punito.
Non è possibile, non deve essere possibile,anzi che nessuno ne parli!
Cercasi Francesco!
Erano le 17 00 circa oggi 23 maggio quando l’aria si è riempita del suono delle sirene delle forze di soccorso
Tutte, non ne è mancata nessuna
Sono intervenuti tutti, la polizia stradale, i vigili urbani di Amantea, il 118, i vigili del Fuoco e l’anas.
Immediatamente prima del bivio di Campora San Giovanni un brutto scontro tra una Citroen C4 ed un autocarro
Le due donne a bordo della Citroen hanno avuto la peggio e dopo essere state soccorse dal personale della autoambulanza del 118 sono state trasportate nel più vicino nosocomio.
Nessun problema per il conducente del camion
Il personale della Polizia stradale ha provveduto alle rilevazioni dell’incidente.
Il personale della Polizia municipale ha coadiuvato la Polizia stradale nel garantire comunque un ordinato deflussi della circolazione auto veicolare.
I vigili del Fuoco hanno proceduto ad estrarre dalla Citroen le due passeggere
L’anas ha proceduto a ripulire la strada
Continuano così gli eventi stradali talvolta mortali, altre volte per fortuna sono con danni a persone ed ai mezzi, come in questo ultimo caso
Non sono note le ragioni dell’incidente
Distrazione, eccesso di caldo, imperizia.
Ecco il filmato girato nei primi minuti del grave incidente stradale.
La tradizione continua.
La tradizione delle decorazioni floreali sembra sia nata a Roma nella prima metà del XVII secolo
Benedetto Drei, responsabile della floreria vaticana ed il figlio Pietro, ebbero l’idea di creare quadri nella basilica vaticana usando “ fuori frondati e minuzzati ad emulazione delle opere del mosaico” in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo il 29 giugno 1625.
Nessuno pensava che questa brillante idea avrebbe superato secoli di vita e si sarebbe diffusa in tutta Italia.
E così’ oggi, la ben più piccola ma fortemente vitale Campora San Giovanni unisce il proprio nome a quelli ben più nomati di Bolsena, Assisi, Spello, San gemini, Noto, Pescasseroli, Subiaco, Chieti, Diano marina, Casamari, Alatri, Sora e diversi altri.
Il grande piazzale antistante la nuova chiesa di San Francesco di Paola si abbellisce di splendidi decori.
Ragazzi e ragazze lavorano per giorni ad abbellire la giù splendida piazza in onore del Corpus Domini e della loro stessa frazione.
Ragazzi che poi scompaiono nell’anonimato ma che restano fortemente nella memoria e nel cuore di chi ha la gioia divedere il loro lavoro.
Impossibile non cogliere l’occasione per ringraziarli ed invitarli a continuare in quello che è un vivo gesto d’amore per la propria cittadina.
Un gesto d’amore che manca in Amantea e che rende prima la frazione di Campora ancora una volta.