Continua la forte sinergia e la collaborazione tra l’Azienda sanitaria, l’Amministrazione comunale di Amantea e l’Ambito territoriale, rappresentato dal Presidente Mario Pizzino, a difesa dei servizi sociosanitari e socioassistenziali del Comprensorio ed in favore di un potenziamento degli stessi.
Nelle scorse settimane, infatti, dopo un incontro anche alla presenza dell’Amministrazione comunale di Amantea, la Direttrice del Distretto Angela Riccetti e il Sindaco Mario Pizzino hanno interessato la Direzione Generale e la gestione commissariale - con la quale la Direttrice ha avuto una pronta interlocuzione - di alcune criticità riguardanti il Poliambulatorio cittadino.
In particolare, è stata sollevato il tema della sostituzione del dirigente ormai prossimo alla pensione e la necessità di provvedere alla sua sostituzione per garantire continuità al servizio di eccellenza offerto dal Laboratorio analisi della struttura di Amantea.
E proprio a tal riguardo, siamo felici di comunicare che con la Direttrice Riccetti siamo giunti ad una soluzione della problematica, in quanto a breve prenderà servizio un altro dirigente che darà continuità alle attività del Laboratorio.
Un obiettivo frutto dell’impegno congiunto proprio tra Azienda e Istituzioni locali.
Ho ritenuto importante darne notizia ai cittadini per rassicurarli del fatto che l’Azienda e le Istituzioni sono vicini alle loro istanze.
Nei prossimi giorni inviterò la dott.ssa Riccetti ad un’adunanza della Conferenza dei Sindaci convocata per fare il punto sui bisogni del Poliambulatorio anche nella prospettiva di una sua evoluzione.
Mario Pizzino
Presidente Ambito Territoriale ATS3
E’ la dichiarazione dell’assessore all’archeologia Concetta Veltri dopo il recente rinvenimento del secondo tempio di Imbelli.
Omero nel Libro I vv. 180 ss dell’Odissea scriveva:”Io sono Mente, figlio del saggio Anchialo, regno sui Tafi che amano il remo. Navigando sul mare colore del vino, verso genti straniere, verso Temesa in cerca di bronzo, sono arrivato qui con nave e compagni. Porto con me ferro lucente”.
E’ quel famoso passo omerico che attesta la esistenza di Temesa”prima dell’arrivo dei Greci”
Una città ed una società avanzata dove si praticava la produzione del bronzo ed il suo commercio.
Callimaco, Ovidio e Stazio nominano, poi, i “bronzi di Temesa”
Ma è Omero che fa rientrare Temesa in un orizzonte cronologico molto arcaico e precedente la colonizzazione ellenica.
Pausania ,ancora, racconta che Ulisse, in viaggio nel Mediterraneo dopo la caduta di Troia, giunse con le sue navi a Temesa e venne accolto benevolmente dagli indigeni.
Ma il suo compagno Polite, ubriaco, violentò una ragazza del paese.
Gli abitanti, allora, lo lapidarono.
Ulisse proseguì il suo viaggio, ma il demone di Polite cominciò a perseguitare gli abitanti in modo atroce, uccidendoli ad ogni occasione, finché costoro, disperati e intenzionati a lasciare l’Italia, su indicazione della Pizia gli destinarono un’area sacra, gli edificarono un tempio e ogni anno dovettero dargli in moglie la più bella tra le fanciulle di Temesa.
Temesa come noto, fu dapprima nell’orbita di Sibari e successivamente passò sotto il controllo di Crotone, come indica la monetazione a doppia legenda con il Tripode Delfico e la scritta KPO e l'elmo corinzio con la scritta TEM.
Scrive Gioacchino Francesco La Torre : “Le pendici occidentali del colle Cozzo Piano Grande (m 365 s.l.m.), affacciate sul litorale tirrenico di Campora San Giovanni, frazione del Comune di Amantea, hanno nascosto per secoli i cospicui resti di un importantissimo luogo di culto di epoca tardo-arcaica.
Lo scavo ha permesso di riportare alla luce un grande e problematico edificio templare di cento piedi, del tipo ad "oikos" privo di peristasi, conservatosi anche in alzato in maniera sorprendente e trovato pieno degli oggetti votivi depositati al suo interno prima della distruzione e dell'abbandono”
Oggi se ne trova un altro.
Per questo sono già andata sui luoghi di interesse
Una informazione , questa, estremamente importante e che impone la continuazione delle ricerche e degli scavi.
Stiamo lavorando per far redigere un importante progetto di prosecuzione degli scavi, di valorizzazione dei reperti rinvenuti ed ancora non rinvenuti , anche, e non solo, a mezzo di un museo.
Vogliamo che tutti i “temesiani” conoscano la propria storia e ne siano orgogliosi.
Lavoreremo perché nelle scuole si studi Temesa
In questa direzione ci muoveremo con forza e decisione chiedendo la collaborazione di quanti hanno a cuore questo territorio
L'ultimo tonfo del M5s e del PD è quello di Lamezia Terme, una delle città più grandi della Calabria che ieri è tornata al voto dopo il commissariamento per infiltrazioni della 'ndrangheta.
Nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti, e dunque il prossimo sindaco verrà scelto attraverso il ballottaggio, che si svolgerà il 24 novembre.
A contendersi la guida del Comune saranno l'ex primo cittadino Paolo Mascaro, che ha ottenuto il 38, 89% dei voti grazie all'appoggio di due liste civiche, e il promoter Ruggero Pegna (23%), che era sostenuto da Forza Italia, Fratelli d'Italia e Udc.
Ma i dati più clamorosi riguardano i due partiti che compongono l'attuale governo, entrambi esclusi dal ballottaggio.
Debacle assoluta per il M5S, che ha ottenuto il 4,38 %
Il suo candidato sindaco, Silvio Zizza ha avuto il 4,60%.
Il Pd, il cui aspirante primo cittadino era Eugenio Guarascio (17,63%), ha ottenuto l’11, 68% dei voti.
Anche se si fossero candidati con una lista unitaria, probabilmente non sarebbero andati al ballottaggio.
Per i giallorossi è stata insomma una vera disfatta malgrado avessero deciso di dividere i loro destini elettorali, a differenza che in Umbria.
Deludono soprattutto i pentastellati, che sono riusciti a peggiorare il già misero 7% raggiunto alle elezioni del 27 ottobre.
Un risultato, quello ottenuto in Calabria, che inevitabilmente dà forza a quella frangia interna che, ormai da settimane, chiede il ritiro del Movimento dalle prossime Regionali, al fine di evitare che il probabile massacro elettorale abbia riflessi sul governo Conte.
Lo stesso Luigi Di Maio, in relazione al voto in Emilia Romagna, stamattina ha detto chiaramente che i 5 stelle potrebbero anche stare fermi un giro: “Dove siamo pronti ci dobbiamo presentare, dove abbiamo difficoltà non c'è nessun problema a dirlo ai cittadini”.
Il capo politico ha voluto ricordare che “il Movimento è entrato nelle istituzioni regionali e nazionali da sei anni, non di più.
Siamo una forza politica giovane, per cui in alcuni territori possiamo avere qualche difficoltà".
Possibile che i cinque stelle non comprendano che devono scendere dal pulpito ed andare fra la gente, con la gente, in mezzo alla gente, per la gente?