Calabria. Stamattina, nella sede del dipartimento Lavoro, si è svolto un incontro tra l'assessore Carlo Guccione, e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb.
Al vertice hanno preso parte anche i dirigenti regionali Vincenzo Caserta e Cosimo Cuomo e il funzionario Pasquale Capicotto.
60 ex Why not hanno stazionato davanti alla sede del dipartimento Lavoro
Si sono vissuti momenti di tensione, ma le forze dell'ordine presenti sono riuscite a riportare la calma quasi subito.
Si è parlato della loro stabilizzazione
Stiamo parlando di circa 300 lavoratori che attendono la stabilizzazione da 16 anni
Pi toccherà a tutti gli altri.
Sembra certo Oliverio e Guccione abbiano deciso di svuotare il bacino degli instabili.
È solo questione di tempo. Ed i sindacati sono d’accordo.
Qualcuno dice che i precari sono figli dei politici e delle OOSS e quindi ora devono stabilizzarli: hai viso mai che parlano e dicono chi li ha assunti?
Ma il “sistema calabria” non è stupido e sembra abbia deciso di riempire di nuovo il bacino così che non manchino mai altri precari dai quali assumere voti ed altre utilità politiche sindacali
Per esempio potrebbero entrare nel bacino i 32 dell’Aterp di Vibo Valentia assunti forse proprio perché la regione ha adottato una legge che ne prevede la soppressione. Così si creeranno i nuov precari da stabilizzare prima o dopo
E perché non anche i nuovi assunti di Calabria Etica?
E perché no i precari della sanità?.
E perché no le cooperative della sanità?
Non sono anche loro figli e sodali di politici e potenti della Calabria?
E gli altri? Possono emigrare!
Ah, fate finta di non saper leggere. Non leggete cosa c’è scritto sullo striscione “ Mai più precari” . In Italia non è possibile! Morirebbero i partiti e gli imbroglioni della Pubblica amministrazione!
E poi si dovrebbero fare i concorsi, quelli previsti dalla Costituzione, il che è impossibile!Chissà chi vincerebbe!
Ed infine occorrerebbe chiedere ai giudici di giudicare anche questi imbrogli , il che è davvero difficile! Vero?