
Redazione TirrenoNews
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Riceviamo e pubblichiamo
Si è tenuta stamane una riunione dei circoli cittadini del PD aperta alle rappresentanze istituzionali (consiglieri comunali, provinciali, regionali e i parlamentari Enza Bruno Bossio e Stefania Covello).
L’incontro, introdotto dal Segretario del I circolo Damiano Covelli, ha avuto come oggetto la discussione sulla situazione politico-amministrativa della città alla luce della crisi che si è aperta nei giorni scorsi nella maggioranza che sostiene il Sindaco Mario Occhiuto.
Unanimemente si è convenuto sulla considerazione che il centrodestra non può scaricare la propria crisi sulla istituzione comunale.
E’ del tutto evidente, infatti, come l’implosione della maggioranza di Palazzo dei Bruzi produca inevitabilmente la paralisi dell’attività amministrativa.
Le emergenze sociali che investono la città di Cosenza non sono fronteggiate perché il governo cittadino è impegnato in una personalistica lotta di potere.
Non è casuale che la competizione per la leadership della giunta municipale in atto da mesi sul terreno della gestione esploda proprio sulla particolare vicenda del bocciodromo.
Il livello di vivibilità della città si va vorticosamente abbassando dal momento che, soprattutto sui servizi primari si registrano insopportabili criticità divenute ormai strutturali (rifiuti, approvvigionamento idrico, depurazione, manutenzione urbana, sanità e trasporto pubblico locale).
Gli stessi grandi progetti di opere infrastrutturali al momento vengono annunciati e non attuati.
Il trascinarsi di tale crisi non può essere sopportato da una città che non solo domanda livelli minimi di vivibilità urbana ma, soprattutto, è alla ricerca di una prospettiva ed un futuro.
Mai come ora, di fronte alla crisi del sistema territoriale regionale, Cosenza è chiamata ad assolvere una funzione di direzione strategica sia per quanto riguarda la modernizzazione dei servizi primari e la salvaguardia di fondamentali diritti sociali, sia in relazione alle direttrici di sviluppo che si snodano lungo l’asse Gioia Tauro-Università della Calabria-Sibari.
Cosenza deve recuperare una centralità direzionale nel sistema regionale mentre invece rischia di essere consegnata progressivamente ed inesorabilmente ad una condizione di marginalità e perifericità.
Il centrodestra ha persino spostato la sede decisionale per la soluzione della questione politica cosentina: non è Palazzo dei Bruzi sovrano delle decisioni da assumere per risolvere la grave crisi istituzionale ed amministrativa che si è aperta, ma Giuseppe Scopelliti nella sua duplice veste di Governatore e Coordinatore regionale del PDL !
Unanime e forte consapevolezza e responsabilità sono state espresse nella riunione svoltasi per promuovere il rilancio di un PD capace di aggregare un nuovo centrosinistra sulla base di un progetto di governo alternativo al centrodestra.
Il perdurare della crisi dell’attuale maggioranza richiede la necessità di ridare la parola agli elettori.
A conclusione della riunione è stata affidata ai segretari di circolo, al segretario dei giovani democratici e al capogruppo consiliare Salvatore Perugini, la responsabilità di coordinare le iniziative preparatorie della conferenza programmatica del PD da svolgere entro il mese di luglio.
Una conferenza programmatica aperta alle diverse espressioni del centrosinistra, a competenze tecniche ed intellettuali e alle rappresentanze sociali che operano anche in forma autonoma a Cosenza.
Cosenza, li 10 giugno 2013
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Lo strano limone della valle dell’Oliva
Lunedì, 10 Giugno 2013 12:23 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaVe lo presentiamo così come lo abbiamo visto. Unico giallo e maturo in mezzo a centinaia di altri limoni ancora verdi.
Ci ha meravigliato la sua forma e la sua compattezza. Al tatto infatti sembra tutta polpa.
Tutti gli altri limoni ed agrumi delle altre piante sono perfettamente normali
Ci è venuto in mente il “famoso” limone di Terzigno, quello sul quale si è scritto una enciclopedia di storie e di connessioni con l’inquinamento della zona
Ma poiché non siamo orientati a ritenere questa “aberrazione” figlia di inquinamento siamo andati a documentarci scoprendo che questi agrumi non sono figli delle sostanze tossiche sprigionate dai veleni (sarebbe ben strano che un unicum venisse inciso da tali sostanze) ma che si tratta di una comune anomalia che si manifesta negli agrumi frequentemente e che può essere attribuita all’infestazione di un piccolo animaletto dal nome evocativo Acaro delle meraviglie (Eriophyes sheldoni EWING, 1937) che infesta principalmente le piante di limone, ma può attaccare diverse altre specie come l’arancio, il mandarino, il pompelmo e il cedro.
Questa particolare anomalia – che si manifesta frequentemente nei cedri, nei limoni, nelle clementine – ha destato un forte interesse anche nel mondo della ricerca: infatti, i frutti deformi producono una maggiore quantità di buccia che, ricca di oli essenziali, può fruttare una resa migliore nella lavorazione industriale di queste sostanze. Piante di agrumi, cedro in particolare, che manifestano questa anomalia sono apprezzate anche come piante ornamentali.
Comunque siamo disponibili ad ogni collaborazione e per chiunque voglia vederlo dal vivo a portarvi dove lo abbiamo visto.
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Amantea la città sempre più piena di sorprese: un misterioso pozzo a mare
Lunedì, 10 Giugno 2013 12:20 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaBasta una mareggiata ed una passeggiata a piedi sulle spiagge per scoprire cose incredibili.
Eccovene un esempio. La foto è attualissima. È stata scattata pochi giorni fa , esattamente a fine maggio 2013.
Una mareggiata nemmeno eccezionale ha imperversato sulle coste amanteane ed ecco la cima di un pozzo.
Proprio sulla spiaggia. A pochissimi metri dalla battigia
E dal pozzo escono( od entrano?) due tubi rossi del tipo corrugato.
A cosa serve od è servito, il pozzo? Impossibile saperlo!
Chi lo ha realizzato? Difficile saperlo!
Quando è stato costruito? E chi lo sa!
Una cosa sembra certa e cioè che ad Amantea si può fare di tutto senza che mai nessuno veda niente , o magari qualcuno vede ma non gliene “può fregà de meno” come dicono a Roma.
E se il pozzo fosse servito( o serva) per scaricare reflui inquinanti?
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