Giuseppe Marchese
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gli abitanti di Camoli protestano per l’abbandono della loro unica strada.
La denuncia su Facebook della giovane Francesca Linza.
“Questo è quanto succede a Camoli con un po’ di pioggia”- scrive Francesca Linza, giovane amanteana, nata a Paola e residente a Forlì.
“Sicuramente –poi continua- molti diranno “ è colpa di chi ha i terreni e non li cura”.”
Poi continua “Ma da che mondo è mondo la strada, ed i canali di scolo ai propri lati, dovrebbe essere di competenza comunale tutto l’anno, salvo i casi di proprietà privata”.
Infine la amara constatazione “Ma questa strada diventa comunale solo in casi di elezioni e poi tanti saluti”.
Notiamo dalle foto che non si tratta nemmeno di una strada. Non scorgiamo, infatti, le cunette che dovrebbero raccogliere l’acqua piovana.
Ci sembra piuttosto una pista.
Incomprensibile, poi, che la strada sia stata tracciata in modo da non poter sversare le acque piovane sui terreni laterali e quindi nei fossi che da sempre nelle nostre campagne hanno raccolto le acque per portarle nei fiume più prossimo od al mare. E sempre posto che i proprietari dei terreni laterali li puliscano.
Posto che sia una strada pubblica viene da chiedersi chi mai l’abbia progettata, chi l’abbia realizzata e, soprattutto, chi l’abbia collaudata.
Ma tanto vale anche se fosse una strada privata che deve comunque essere autorizzata.
Forse a noi calabresi occorre “prima” salire nel nord Italia, dove probabilmente le cose vanno meglio per denunciare tutte le cose che non vanno nella nostra terra che già frana di suo ma che in tal modo non viene certo aiutata.
Comune di Amantea: TASI-SITA Il doppio volto
Sabato, 25 Ottobre 2014 09:49 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiRicordate la vicenda della TASI, quella relativa al fatto che mancava la indicazione dell’obbligo del pagamento anche per i locali commerciali?
Ebbene ieri il consiglio comunale di Amantea ha trovato la soluzione.
Ecco come:
Lo rileviamo dalla nota stampa del dr Pastore, il quale scrive:
“L’approvazione dei verbali ha consentito la modifica delle modalità di pagamento della Tasi, correggendo l’errore di trascrizione comparso sulla precedente delibera consiliare che lasciava intendere una possibile esenzione per le attività commerciali che di fatto non era prevista. Resta dunque fissata sia l’aliquota del due per mille su tutti gli immobili adibiti ad abitazione principale, sia quella dell’1,5 per mille per gli immobili diversi dalle abitazioni principali, escludendo le aree fabbricabili. Nel caso in cui l’unità immobiliare fosse occupata da un soggetto diverso dal titolare, l’occupante è tenuto a versare la Tasi nella misura del 15 percento dell’ammontare complessivo dell’imposta dovuta. L’emendamento in questione è stato votato dai soli consiglieri di maggioranza”.
Scopriamo, così, che questa volta no si è trattato di un ”re fuso” ma di un “erro re” .
Insomma c’è sempre un “re” di mezzo!
Non eravamo presenti per cui non possiamo darvi il nostro diretto convincimento, ma abbiamo ricevuto la seguente nota del dr Andrea Ianni Palarchio che abbiamo visto( dopo) essere stato presente in consiglio( uno dei pochissimi).
“Dopo i refusi arrivano gli emendamenti (ma potrebbe essere un doppio errore ???).
Ho avuto modo di leggere il comunicato stampa riguardante il consiglio comunale tenutosi in data
24 ottobre e sono rimasto a dir poco esterrefatto da come la maggioranza abbia liquidato una
correzione che potrebbe diventare unica nella storia di tutte le amministrazioni italiane.
Ma andiamo ai fatti.
Durante l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti (tra cui quello riguardante la tasi)
l'assessore Tempo produce un emendamento (così lo chiama lui) chiedendo la modifica, non di
quanto da lui detto durante il consiglio e non correttamente trascritto nel verbale dalla segretaria,
ma delle parole sulla delibera approvata, chiedendo di sostituire nel dispositivo della delibera (e
ribadisco non nel verbale) il termine "abitazioni" diverse da quella principale con "immobili diversi"dalle abitazioni principali ed altre correzioni riguardanti gli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9.
Ma è possibile modificare una delibera di consiglio già approvata ed efficace (vedi 2 per mille sulla
prima casa) con un semplice emendamento postumo ???
Che senso ha fornire la proposta di delibera prima del voto ai consiglieri se poi può essere
modificata dopo il voto ???
Non si sarebbe in questo caso, visto che ci si è accorti della presenza di un macroscopico errore,
dovuta fare una delibera correttiva della delibera precedente ???
Io mi auguro che i consiglieri d'opposizione (che hanno votato contro tale emendamento e contro
l'approvazione del verbale) mandino copia del verbale al Prefetto in modo che ci chiarisca bene a
tutti i limiti e i doveri dei consiglieri e del Consiglio Comunale.
Nel frattempo però possiamo dire che ad Amantea le delibere approvate in consiglio non possono
considerarsi definitivamente approvate almeno fino all'approvazione dei verbali successivi.
Dott. Ianni Palarchio Andrea”
Resta una sola domanda alla quale dare risposta. Chi aveva commesso questo errore?
E resta comunque la riflessione sulla correttezza della Giunta Sabatino che lo dichiara.
Il 24 ottobre 2014, si è tenuto il consiglio più importante degli ultimi 40 anni, quello nel quale è stato adottato il Piano Strutturale in forma Associata con il voto della intera maggioranza alla quale si è unito anche il voto di Sante Mazzei attuale consigliere di minoranza ed ex assessore della giunta di Franco Tonnara.
Il PSA è stato redatto dal Prof architetto Pier Luigi Carci che è stato anche capogruppo di progettazione, e poi dal Geologo Domenico Belcastro, dall’Ingegnere Aristodemo Caglioti, dall’ingegnere Giselda Iacoe, dall’Agronoma Lorena Schibuola, dall’ Ingegnere Massimiliano Seren Tha, dall’Architetto Alessandro Wallach e dall’Architetto Antonio Colonna.
Una gestazione lunga, anzi lunghissima e che ha preso l’avvio sei anni fa nel 2008 con la indizione del bando al quale seguì l’incarico conferito, nientemeno, il 29 gennaio 2009.
Dopo quasi 6 anni il PSA giunge in consiglio
Comprensibile la mancata presenza dei tecnici progettisti nell’aula consiliare.
Lungo il dibattito conclusosi con tre distinte posizioni.
A favore la maggioranza alla quale, plaudito dall’assessore Sergio Tempo, si è unito anche il consigliere di minoranza Sante Mazzei per coerenza con le posizioni dallo stesso avute nella precedente giunta Tonnara.
Astenuti Veltri Concetta e Miriam Bruno , nuove consigliere di opposizione, le quali hanno offerto una giustificazione unitaria alla loro posizione riservandosi di valutare eventuali osservazioni nei 60 giorni rituali dati dalla legge per la valutazione delle proposte urbanistiche. Ecco la dichiarazione.
“Essendo sia io che la collega Bruno neo elette in Consiglio Comunale ed essendo il Piano che si va ad adottare stato definito in questi ultimi anni da parte dei tecnici incaricati piuttosto ampio ed articolato, non possiamo ad oggi esprimere un giudizio di merito perchè non c’è stato nemmeno il tempo materiale per esaminare il tutto, per cui chiariamo sin da subito la nostra astensione dal voto sul punto all’ordine del giorno riservandoci comunque una successiva valutazione del piano stesso ed eventualmente la presentazione di osservazioni e di richieste di modificazione sorrette da approfondite giustificazioni e da elementi tecnici”
Contrari Francesca Menichino del M5S e Sergio Ruggiero della Lista Nuova Primavera Spirito Libero.
Entrambi i consiglieri hanno fortemente contestato la carente giustificazione delle scelte rinvenute nel PSA e la mancata giustificazione dell’obbligatorio rispetto delle disposizione della vigente normativa urbanistica e per essa, in particolare del DM 2.4.1968 n 1444.
Particolare la denuncia del consigliere Sergio Ruggiero che nella vita civile è anche architetto ed urbanista e che ha segnalato,a mò di dimostrazione delle carenze del PSA, la ingiustificata edificabilità di terreni suoi ubicati sotto i tralicci della 66000kw delle Ferrovie dello Stato e di una “trempa” che è soggetta a frana e che è pertanto inedificabile .
La meraviglia è rimasta soltanto sua, come se fosse normale, ordinario, logico che si possa costruire anche sotto i tralicci delle FFSS e in aree inedificabili.
Ma ancora più rilevante è stata la denuncia delle carenze del tessuto urbanizzato di Amantea e di Campora SG che mancano di aree verdi e di tutti i servizi necessari per una vita di qualità.
Sembra, quindi, probabile che potranno essere numerose le osservazioni in particolare quelle relative alla classificazione di aree quali zone B anche se mancano le opere di urbanizzazione.
Relativamente alla astensione dei consiglieri interessati direttamente o per famigli entro il quarto grado la segretaria comunale ha chiarito che l’obbligo di astensione dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado per gli i amministratori di cui all'articolo 77, comma 2, non si applicherebbe ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici nella fase della adozione ma solo in quella della approvazione.
C’è chi invece osserva che di contrario avviso sono stati il Consiglio di Stato, sezione VI del 26 maggio 2003 n 2826, nonché il Consiglio di Stato, sempre sezione VI, del 23 maggio 2011 n 3663 ed infine e sempre il CdS con sentenza, 11 giugno 2012, n. 3372).
Ma saranno altri i giudici di merito.
Incredibilmente scarso il pubblico. Michele Vadacchino e Tonino Carratelli della Giunta Tonnara, l'ingegnere comunale Lorelli Franco, due tecnici privati e un autista di scuolabus