Cassano all’Ionio– A conclusione di un mirato servizio antidroga scattato nella serata di ieri militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato un italiano per detenzione di sostanza stupefacente del tipo eroina ai fini di spaccio.
Nella specifico i Carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio durante un servizio di appostamento, notavano un soggetto, già conosciuto per i suoi diversi precedenti penali e di polizia, avere un comportamento sospetto davanti ad un magazzino a lui in uso e sito in quella Contrada Murate.
Giunti sul posto e fermato l’uomo, identificato in Domenico Pisciotti, 51enne coriglianese, ma residente da lungo tempo a Cassano all’Ionio, gravato da precedenti per droga, lo si informava che sarebbe stata compiuta una perquisizione personale e locale presso il magazzino che stava utilizzando.
Appreso ciò che i militari stavano per eseguire, assumeva un atteggiamento nervoso ed infastidito. Infatti all’interno di una betoniera elettrica, di quelle utilizzate per la lavorazione della malta e del calcestruzzo, veniva rinvenuta una busta di cellophane contenente della sostanza che per odore, colore e consistenza, faceva presumere si trattasse di eroina.
Sempre nello stesso posto vi era anche un bilancino di precisione, utilizzato comunemente per le pesature delle sostanze stupefacenti.
Ma i ritrovamenti non finivano qui: i militari cassanesi estendevano la perquisizione anche al resto del magazzino e all’autovettura dell’uomo ed, infatti, all’interno di un secchio da lavoro veniva rinvenuto un altro bilancino di precisione, anch’esso perfettamente funzionante.
Terminate le operazioni, in caserma si sottoponeva un campione della sostanza rinvenuta agli accertamenti di rito, da cui si evinceva che si trattava di stupefacente del tipo eroina e che la sua pesatura era di circa 40 grammi.
Tutto il materiale veniva sottoposto a sequestro penale, in quanto costituente corpo di reato.
Per il PISCIOTTI scattavano le manette e d’intesa con il magistrato di turno dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo, dott. Eugenio Facciolla, venivano disposti gli arresti domiciliari, in attesa di comparire davanti le aule del Tribunale per essere giudicato con rito direttissimo.