Leggiamo sulla stampa online che la Guardia di Finanza della tenenza di Sca lea, coordinata dal Tenente Luigi Magliulo, ha scoperto una rivendita abusiva di sigarette.
La rivendita abusiva di sigarette e tabacco sfuso era in un bar
In questo bar sono stati rinvenuti circa 500 pacchetti di sigarette che, ovviamente, sono stati sottoposti a sequestro.
Poi l’articolo continua “Il titolare del bar è stato denunciato per il reato previsto dall'art. 8 della Legge n. 27 del 1951, che prevede l'arresto fino ad un anno. I militari, inoltre, hanno provveduto a segnalare la persona all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che potrà disporre la chiusura dell'esercizio commerciale fino ad un mese e, in caso di recidiva, la chiusura definitiva del bar. L'attività di controllo nasce nell'ambito del costante monitoraggio sulle attività vendita di tabacchi nella provincia di Cosenza e sul possesso di regolari autorizzazioni amministrative rilasciate dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”.
Infine il quotidiano online conclude “ Un'attività di controllo continuativa, volta a contrastare ogni forma di illecito anche nel settore della vendita dei tabacchi a tutela del consumatore e degli imprenditori onesti”
Una sola domanda.
Visto che non sembra che fossero sigarette di contrabbando , questo barista dove si era procurate le sigarette del monopolio ?
Per caso gliele aveva ceduto un altro rivenditore ?
E se è così, questo non doveva essere contravvenzionato?
Facciamo la domanda anche perché il citato articolo 8 della legge 27/1951 tratta di “ Arresto e ammenda in rapporto all'entità del reato, per la vendita di tabacco senza autorizzazione od acquisto da persone non autorizzate alla vendita” ed ha espresso riferimento all’art 96 secondo comma della legge 17 luglio 1942, n. 907, che, a sua volta , tratta di “ Vendita di generi di monopolio senza autorizzazione od acquisto dapersone non autorizzate alla vendita”.
E’ strano, infatti, che il reato lo faccia solo l’ultimo della catena.