Il sacerdo te avrebbe avvicinato la ragazza, l’avrebbe accarezza ta più volte, stringendo la contro un finestrino e provocando le alcune abrasioni al volto.
Il bus universitario viaggiava in direzione Rende.
A bordo un sacerdote del Cosentino.
A bordo anche una studentessa fuori sede, diretta a casa di un’amica.
Il sacerdote avrebbe avvicinato la ragazza, l’avrebbe accarezzata più volte, stringendola contro un finestrino e provocandole alcune abrasioni al volto.
Poi la ragazza sarebbe riuscita ad allontanarsi da quella situazione alla fermata del mezzo, con conseguente apertura delle porte e corsa dai carabinieri per denunciare l’episodio, ancora sotto choc.
Una ricostruzione che è costata cara al sacerdote.
La Corte di appello di Catanzaro ha inflitto un anno e due mesi, confermando la condanna già disposta in primo grado nei suoi confronti.
La pena è stata richiesta dal pg mentre la difesa del prete è riuscita ad ottenere la derubricazione del reato più grave di tentata violenza sessuale in tentati atti di libidine.
Il legale del sacerdote, che si dichiara innocente, intende – una volta ottenute le motivazioni della Corte di appello – portare la questione dinnanzi ai giudici della Suprema Corte di Cassazione, proponendo ricorso.