Sembra, e forse è, la più grande novità nel grigio panorama politico cosentino; se non calabrese.
E ci sta pure se qualcuno chiama opportunista il sindaco Occhiuto per avere accettato la autocandidatura di padre Fedele.
Quello che invece sorprende non è tanto il fatto ( da qualcuno avanzato, se non denunciato) che Occhiuto ha prima offerto la cittadinanza a Nunnari, il triste accusatore di padre Fedele che aveva avuto l’ardire di pensare di gestire il Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello, quanto la levata di scudi contro una “chiesa” che entra in “politica”.
Che qualcuno si preoccupi che, in questo modo, c’è il rischio che restino pochi posti per “gli altri”?