Ricordiamo la vicenda.
Nel 2011 la polizia stradale di Cosenza infatti scoprì che numerose società di noleggio avevano la sede proprio nel paese di Panettieri.
Scattarono le indagini.
L’accusa, infatti, sostenne che i mezzi non avrebbero avuto i requisiti di sicurezza previsti dalla legge.
Peraltro le imprese interessate all'operazione erano dislocate su tutto il territorio nazionale.
Il sindaco e altri amministratori del Comune patteggiarono la pena.
Il sindaco di Panettieri Salvatore Parrotta accusato di presunti illeciti nel rilascio di licenze di noleggio autobus venne condannato a 1 anno e sei mesi di carcere.
Otto mesi la pena comminata a
-Pasquale Bilotta, dipendente del Comune addetto al rilascio delle licenze autobus;
-al comandante dei vigili urbani di Panettieri, Pietro Paolo Torchia;
-al geometra del Comune, Mario Mancuso, ed
-al responsabile di una cooperativa del settore autotrasporti, Alessandro Tal.
Secondo l'accusa, rappresentata dai pm Giuseppe Cozzolino e Giuseppe Cava, gli amministratori e i funzionari del Comune di Panettieri si sarebbero associati allo scopo di commettere reati di falso in autorizzazioni amministrative, rilasciando licenze di noleggio autobus con conducente senza che ne sussistessero i requisiti previsti dalla legge.
Ieri la sentenza di primo grado per coloro che non avevano scelto il rito abbreviato.
Queste le condanne comminate dal giudice del Tribunale di Cosenza Claudia Pingitore
-Vitala Gentile a 6 mesi di reclusione,
-Antonino Pappalardo e Nicolò Altavilla a 5 mesi di reclusione,
-Pietro Giorgianni a 8 mesi di reclusione,
-Alfio Giusa a 7 mesi e 15 giorni di reclusione,
-Massimo Indorato, Antonio Di Pace, Antonino Liuzzo Sparadritto, Vincenzo Barresi, Antonio Chiappetta, Roberto Carchedi, Vincenzo Curcio, Niccolò Parrinello, Annamaria Chiavello, Antonio Manca, Francesco Martino, Sebastiano Paolo Brancato, Rosaria Grillo, Giuseppe Crescente, Giuseppe Ivan Caruso, Antonino Di Stefano ed Enrico Currenti a 3 mesi di reclusione;
-Giuseppe Federico, Tiziano Andreoli, Sebastiano Finocchiaro, Carmelo Madonia, Salvatore Politi, Caterina Spadaro, Gaetano Russo, Antonio Emmanuele Costantino Rapotez, Paolo Galato, Angela Landro, Salvatore Valastro, Antonio Simili, Ida Leto, Massimo Lucenti, Concetta Maria Rita Carfì, Salvatrice Franchino, Giorgio La Terra, Nunzio Volpe, Salvatore Ippolito e Giuseppe Romano a 3 mesi e 15 giorni di reclusione;
-Giuseppe La Rosa, Carmelo Pennise, Antonino Puleo, Michele Maialino, Antonio Cosma Storniolo e Rosa Giuffrè a 4 mesi di reclusione;
-Giuseppe Ferrara, Sebastiano Corso, Antonio Tripodi e Giovanni Greco a 4 mesi e 15 giorni di reclusione.
Pena sospesa per tutti gli imputati ad eccezione di Antonio Emmanuele Costantino Rapotez, Vincenzo Curcio, Alfio Giusa, Gaetano Russo, Rosa Giuffrè e Nunzio Volpe.
Sono stati prescritti 25 capi d’imputazione.
È stata dichiarata anche la falsità delle licenze, per le quali è stata disposta la confisca.