La Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini preliminari sulla vicenda relativa al taglio abusivo dei boschi a Bocchigliero.
L’inchiesta è nata a seguito delle denunce di Paolo Furgiuele, ex direttore generale dell’agenzia della Regione Calabria.
Ecco le nove le persone raggiunte dall’avviso di chiusura delle indagini
Gaetano Pignanelli, capo di Gabinetto del governatore Mario Oliverio.
Marino De Luca (titolare dell’omonima ditta boschiva),
Pio Del Giudice (dipendente di Calabria Verde con mansioni di responsabile del patrimonio boschivo),
Ivo Leonardo Filippelli (capo operaio di Calabria Verde),
Antonietta Caruso (responsabile dell’ufficio “Patrimonio e Servizi forestali” di Calabria Verde),
Leandro Savio (dirigente dell’agenzia regionale),
Gennarino Magnone (agrotecnico nominato dal dg Furgiuele),
Mario Caligiuri (capo struttura del dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione)
Paolo Furgiuele.
Sempre Furgiuele, assieme a Savio, è indagato anche per il reato di turbativa d’asta.
A condurre questo primo filone di indagini gli uomini del Nipaf del Corpo forestale dello Stato e del comando stazione di Cava di Meli
Un secondo filone è in capo alla Procura di Catanzaro
L’imprenditore Marino De Luca era una presenza fissa negli uffici di Calabria Verde dove affermava –prima di presentare la richiesta di concessione – «di poter contare sull’appoggio del suo “compare” Gaetano Pignanelli, suo testimone di nozze».
La chiusura delle indagini è stata formata dalla pm Angela Continisio e dal procuratore capo Eugenio Facciolla
Secondo i magistrati – firmano il burocrate avrebbe sollecitato «più volte Leandro Savio (all’epoca dirigente di Calabria Verde, ndr) a istruire la prativa relativa al rilascio della concessione in favore di Marino De Luca, ancor prima che De Luca depositasse l’istanza di rilascio della concessione, rimproverando Savio per non averlo fatto prima».
È attorno al rilascio di queste concessioni che ruota il caso.
Gli indagati, secondo l’accusa, avrebbero prodotto un’attestazione falsa – al ribasso – della quantità di legna presente sul territorio di Bocchigliero.
Tutto per consentire l’affidamento diretto del taglio all’azienda di Marino De Luca, senza passare attraverso una procedura di evidenza pubblica.
Secondo i pm Pignanelli si sarebbe speso a favore della ditta due volte: prima sollecitando il rilascio della concessione, poi – dopo la sospensione delle concessioni, decisa dall’allora manager Furgiuele – convocando lo stesso Furgiuele e «intimandogli di revocare le sospensioni e indicando quale nuova responsabile dell’Ufficio 2 “Patrimonio e Servizi forestali” del distretto 5, Antonietta Caruso».