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Ho assistito ed assisto ( ahimè) a balletti circolari di lodi , quelli, cioè, dove il primo loda il secondo ingiustificatamente e solo per compiacerlo , il secondo, appena lodato, fa la stessa cosa con il terzo , e solo per evitare che gli vengano mosse contestazioni.

E poi di seguito, così che alla fine vanno via tutti felici e contenti.

La solfa è di fatto la conferma del detto francese "Tutto va ben, madama la marchesa", la frase, ironica, che vuole canzonare coloro che lodano tutto, non vedendo o fingendo di non vedere, il lato brutto delle cose.

Una solfa che trae le sue origini dal racconto con cui il servitore riferisce alla marchesa, di ritorno da un viaggio, che tutte le cose vanno bene “al di fuori di un piccolo incidente”.

L’incidente in realtà era la morte di una gazza.

La gazza era morta per aver mangiato la carne del cavallo morto

Ed il cavallo era morto per la fatica di aver portato tanti secchi d’acqua

Acqua che era servita per spegnere l’incendio della sua casa

Casa che si era incendiata dopo il suicidio del marito.

Del resto, a parte la morta della gazza, tutto andava bene.

Da allora è vietato dire la verità, anzi le verità.

Sembra non averlo capito Carlo Tansi, che ha bollato come “anime nere” figure interne negative, nello specifico mai nominate.

«È assurdo che la Regione Calabria abbia ammonito il capo della Protezione civile”

Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Paolo Parentela, che aggiunge: «È la riprova che l'amministrazione regionale guidata da Mario Oliverio usa due pesi e due misure e fa soltanto retorica su legalità e moralità.

Chi, come Tansi, lavora, denuncia, migliora le strutture pubbliche e vigila sull'operato degli uffici viene sanzionato, mentre chi sfora o non presenta i bilanci viene premiato.

È il caso, rispettivamente, del capo della Protezione civile calabrese, cui sono solidale, e dei direttori generali delle aziende sanitarie che hanno prodotto milioni di passivo ma incassato un lauto bonus di risultato».

«Oliverio – prosegue il deputato – continui pure a fare lo gnorri a oltranza, resti in silenzio e finché dura si goda l'imponente vista dall'ultimo piano della Cittadella.

Dopo potrà cullarsi con i vitalizi da deputato e consigliere regionale, integrati dalla pensione quale collaboratore di segreteria scolastica, che a regola ha visto molto poco, dati i suoi bei lustri a palazzo».

«Intanto il governatore – conclude Parentela – lasci ancora nel caos la burocrazia regionale, consenta pure la copertura con omissis di delibere d'incarico, ignori a vita che all'Asp di Vibo Valentia i concorsi per dirigenti sono, volendo essere eufemistici, una barzelletta e prepari bene il dopo Tansi, cui a breve scadrà il mandato, magari facendosi consigliare dal suo capo di gabinetto».

Pubblicato in Calabria

Potete anche non crederci, ma è così!

Almeno a giudicare dai toni trionfalistici degli operatori a tempo indeterminato e determinato dei Centri per l’Impiego della Calabria che nella odierna nota stampa hanno espresso la loro soddisfazione ed il loro plauso al Presidente Oliverio ed a tutti gli assessori della Giunta regionale, in particolare all’assessore al lavoro Angela Robbe, per essere diventati, dal primo luglio, istituzioni della Regione.

“Sono stati lunghi i tre anni – scrivono in una nota - in cui il personale dei Centri per l’Impiego è stato posto in un limbo  a causa del  regime transitorio e del vuoto normativo in cui si è dovuto subire, attraverso una procedura di avvalimento, non solo mancanza di direttive certe ma anche, in alcuni Centri, a causa della situazione finanziaria delle province di appartenenza, la mancanza  delle retribuzioni spettanti e la carenza di adeguata attrezzatura strumentale idonea allo svolgimento delle attività funzionali.

Ciò nonostante, i Centri per l’Impiego hanno garantito, sempre al meglio, lo svolgimento delle attività, con estremi sacrifici, senza far gravare tale situazione di disagio sull’utenza che si presentava, quotidianamente, negli uffici”.

“Finalmente – aggiungono - tale annosa vicenda si è conclusa, in prima battuta, quando durante la Giunta Regionale della Calabria, presieduta dal Presidente Mario Oliverio, è stato disposto il trasferimento nei ruoli della Regione del personale dei Centri per l’Impiego, con decorrenza dal 1 Luglio 2018 ed in seconda battuta, con la pubblicazione dei Decreti Dirigenziali per l''immissione giuridica nei ruoli regionale, sempre, dal 1 Luglio 2018”.

“Un grazie al Presidente Oliverio – concludono - ed a tutti gli Assessori della Giunta regionale.

Un plauso particolare al nostro Assessore al lavoro Angela Robbe che, dal suo insediamento in Giunta, si è dimostrata aperta al dialogo e disponibile a intraprendere con i cpi, che sono gli unici soggetti deputati a garantire, imparzialmente, i soggetti svantaggiati calabresi, un proficuo e sinergico lavoro.

Dal 1 luglio i Centri per l’Impiego sono effettivamente istituzioni della Regione sul territorio ed assieme al Presidente Oliverio ed all'Assessore Robbe si dovrà lavorare affinché gli stessi diventino Uffici efficaci nel complessivo sistema del mercato del lavoro e dell'inclusione sociale. Assieme a lei, Presidente, a lei Assessore ed al Dipartimento Lavoro riusciremo a lavorare assiduamente in un’ottica collaborativa affinché le Azioni e le Politiche attive poste in essere dalla regione siano finalizzate a soddisfare le esigenze dei tanti disoccupati della nostra martoriata Calabria”

Ora non avremo più giovani che emigrano per trovare lavoro.

Ora non avremo più precari assunti senza legittimità negli enti pubblici

Ora non avremo più finte cooperative che in buona sostanza sono prestatori di manodopera.

A goderne, in particolare, Amantea che vanta un C.p.I.

Evviva Mario Oliverio ed evviva Angela Robbe che hanno risolto il problema della disoccupazione in Calabria! O no?

Parentela “licenzia” Scura. E Oliverio si propone al governo della sanità

Nel corso del consiglio comunale aperto a Catanzaro Paolo Parentela dice: «Verrà scelto un nuovo commissario alla sanità».

 

Nemmeno il tempo di finire che il governatore si appella ai parlamentari e nel linguaggio politichese dice : «La Calabria sia messa sulla stessa linea delle altre Regioni»

Tradotto vuol dire : “Io devo essere nominato al posto di Scura come avvenuto nelle altre regioni!”

Tante le sorprese in questa vicenda:

La prima è che Parentela dice : «Prima della nomina del commissario c’era un disavanzo molto grave, oggi dobbiamo registrare che è addirittura quintuplicato» ????????

La seconda è che oggi Scura diventa il capro espiatorio sollevando da tutte le responsabilità il resto della politica, quasi che appena se ne andrà lui tutta la sanità calabrese diventerà come quella veneta, lombarda,emiliana. SIC!

La terza è la illusione che praticamente tutti i direttori delle ASP diventeranno bravissimi, che tutti i medici e gli infermieri ed il personale lavoreranno indefessamente, che e liste di attesa spariranno, che i posti letto ospedalieri cresceranno, che ad Amantea aprirà la Casa della Salute, che arriverà l’apparecchio per le mammografie, che le MOC saranno fatte nel Poliambulatorio , ed inizieranno a lavorare tutti gli specialisti che sono andati in pensione anche anni fa e che da allora mancano.

Onorevole Parentela, spero si renderà conto che la sanità non è il “problema” della Calabria, è un problema, anche se gravissimo, ma il reale problema nella nostra regione è la arroganza ed insipienza della politica, la prepotenza dei poteri forti, quelli da cui dipendono quasi tutte le “finte” scelte politiche e la grave situazione in cui versa la nostra sanità.

Stia attento, per cortesia. Non sbagliate!

Moltissimi calabresi hanno puntato sul “nuovo” e se il “nuovo” dovesse fare le stesse fesserie del “vecchio” diventerebbe subito anche esso vecchio

Non voglio certamente difendere Scura , non ne ho titoli e forse non ne ho la capacità

Ma mi atterrisce che la sanità calabrese possa finire nelle mani non solo di Mario Oliverio ma anche di Franco Pacenza il suo tecnico senza titoli.

Grazie

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Calabria

#andateviasubito#

Ma se ci hai nominato tu?

E che c’entra?

Sembra un dialogo tra sordi quello che simuliamo tra Brancati ed Oliverio

Leggiamo che il governatore ha inviato una missiva al direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, manager Giacomo Brancati., che tra l’altro aspira alla guida del dipartimento Salute, segnalando «inadeguatezze e disfunzioni» nei servizi e difficoltà nei rapporti con Prefettura e sindaci. «Un clima di diffusa sfiducia»

«Egregio Direttore , è da più tempo che, quotidianamente, si manifestano tensioni e conflitti con diversi attori che operano con il Servizio sanitario provinciale.

Anzitutto vanno richiamate le sofferenze che testimoniano gli utenti per diffuse inadeguatezze e disfunzioni nei servizi che, pur se trovano radici antiche, non mostrano segnali concreti di inversione di tendenza».

Ma poi Oliverio richiama poi i rapporti evidentemente tutt’altro che idilliaci con le «istituzioni provinciali», a partire dalla Prefettura, per proseguire con «la quasi totalità dei sindaci della provincia e le forze sociali», che «segnalano difficoltà nell’interlocuzione con l’Azienda e persino soluzioni concordate che nei fatti rimangono senza alcuna attuazione».

Quasi come se Oliverio dovesse andare ricandidarsi alle elezioni ed abbia timore di essere sconfessato dai sindaci “proprio” per la inadeguatezza del direttore dell’ASP.!

Strano invece che-come sembra- si preoccupi dei servizi sanitari!

Infatti aggiunge : «Le stesse attività ordinarie, faticosamente definite (procedure di reclutamento, attuazione dell’atto aziendale, etc.) segnano il passo, o non risultano ancora attivate.

Tale situazione, sommata alle gravi conseguenze determinate sul sistema sanitario regionale dalla gestione commissariale del Piano di rientro, ha determinato nella realtà territoriale di riferimento l’indebolimento dei servizi sanitari erogati, l’isolamento dell’Azienda e un clima di diffusa sfiducia. Alla luce di quanto sopra, ritengo necessaria, come ho avuto modo di esprimerTi più volte nelle settimane scorse, la presa d’atto di tale grave situazione, con le conseguenti Tue determinazioni in ordine alla cessazione dell’incarico di direzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria».

Pubblicato in Calabria

Il presidente dell’Anci Calabria Gianluca Callipo:è intervenuto nel corso della riunione regionale dell’associazione che raggruppa i Comuni calabresi: «C’è intenzione di proseguire ma con maggiori garanzie»

Dice Gianluca Callipo «I Comuni vogliono proseguire il percorso per la stabilizzazione del Lsu-Lpu, ma hanno bisogno di maggiori garanzie e certezze».

Lo ha affermato a margine dell’odierna riunione del consiglio regionale dell’associazione che raggruppa i Comuni calabresi.

Poi prosegue «Abbiamo evidenziato le problematiche che a tutt’oggi permangono rispetto alla prosecuzione del percorso di stabilizzazione, perché vari Comuni hanno proceduto alla contrattualizzazione dei lavoratori seguendo l’indirizzo della Regione assumendosi anche una responsabilità maggiore di quella che hanno.

Pero’ ci sono nodi che arriveranno al pettine se non si chiariranno alcuni aspetti, quelli sulle deroghe dei fabbisogni e quindi sulle possibilità di turn over per i Comuni: su questo è necessario che ci sia chiarezza da parte del governo nazionale, l’assessore regionale Robbe ci ha dato rassicurazioni sul confronto con il governo nazionale, ma aspettiamo di avere elementi e documenti certi».

Secondo Callipo «inoltre bisogna capire quali saranno le risorse finanziarie che saranno messe a disposizione: ancora non è uscito il Dpcm, ancora non è stata varata la legge regionale che era stata promessa mesi fa per aiutare il percorso di stabilizzazione degli Lsu.

Su tutto questo i Comuni esprimono preoccupazione per il tempo che sta trascorrendo da quegli annunci, quindi solleciteremo per avere risposte.

I Comuni vogliono proseguire il percorso per la stabilizzazione del Lsu-Lpu, ma hanno bisogno di maggiori garanzie e certezze, che oggi ancora non ci sono.

Stiamo evidenziando delle problematiche perché i Comuni non vogliono fare assolutamente passi indietro sul percorso, ma sono preoccupati per i passi in avanti da fare, e i passi in avanti non saranno possibili se non si chiariranno tutti questi aspetti».

Sig Callipo, ci perdoni le insolenti domande:

  1. Come faranno i comuni in dissesto che non possono fare assunzioni a stabilizzare- pur volendoli- gli LSU ed LPU?.
  2. Chi pagherà i loro stipendi?
  3. Cottarelli finanzierà la stabilizzazione degli LSU ed LPU?
  4. Perché De Luca dice che la regione non può stabilizzare gli LSU ed LPU e dichiara il timore di pagare di tasca sua ed in Calabria tutti pensano possa farlo la regione di Re Oliverio?
Pubblicato in Calabria

Dura e forte l’accusa del M5s.

Eccola:

«Sul disavanzo sanitario della Calabria il governatore Oliverio usa d’ufficio l’alibi del disastro a sua insaputa, confermando un’ipocrisia politica senza eguali».

 

Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s Francesco Sapia, Giuseppe d’Ippolito, Paolo Parentela e Bianca Laura Granato, che spiegano: «Sia chiaro una volta per tutte, il disavanzo sanitario regionale è la sommatoria delle perdite di bilancio prodotte dai direttori delle aziende della sanità calabrese, nominati dallo stesso presidente della Regione, bravissimo a fare lo gnorri».

«Su 9 aziende del Servizio sanitario regionale, 7 – sottolineano i parlamentari 5stelle – hanno confezionato deficit milionari.

Ciononostante, i rispettivi direttori generali, sanitari e amministrativi sono stati premiati con un lauto bonus, nell’indifferenza fissa del pallonaro Oliverio, che seguita a ignorare la decadenza automatica di questi manager, prevista a chiare lettere dalla legge regionale».

«Oliverio – incalzano i 5stelle – continui pure a fingersi incolpevole, prometta un’altra volta l’incatenamento davanti a Palazzo Chigi, lasci ancora la materia sanitaria al suo consulente abusivo Franco Pacenza e adombri a oltranza il fallimento di Giacomino Brancati quale direttore dell’Asp di Reggio Calabria, che è una polveriera prossima a esplodere».

«La struttura commissariale – concludono i parlamentari 5stelle – ha commesso errori di programmazione, ma il Consiglio regionale ha rinunciato da tempo alle sue prerogative sulla sanità.

Intanto il deficit complessivo ha superato di molto i 100 milioni, pur se ritoccato al ribasso dal tavolo interministeriale di verifica, allo scopo di evitare tassazioni a danno degli utenti.

Oliverio scarichi a piacimento le responsabilità sul commissario Massimo Scura, ma questo non lo assolverà dalle sue, che sono senz’altro più gravi, nonostante prosegua a recitare a soggetto, anche nascondendo il caos infinito al vertice del dipartimento regionale Tutela della salute»

Pubblicato in Calabria

Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio è indagato per abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro su “Calabria verde”, ente in house della Regione, riguardante il distacco di un dipendente.

 

 

Lo ha reso noto lo stesso Oliverio. «Mi è stato notificato oggi dalla Guardia di finanza – afferma il governatore in una nota – un “avviso di chiusura delle indagini preliminari ai sensi dell’art. 415 bis del codice di procedura penale con una contestuale informazione di garanzia sul diritto alla difesa ai sensi dell’art. 369 e 369 bis del codice penale” emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. Con gli atti mi viene contestato il reato di abuso d’ufficio in relazione al proseguimento di un distacco del signor Barilaro Giuseppe, dipendente del Comune di Francica (Vibo Valentia), presso l’azienda Calabria Verde.

Considerandomi estraneo ai fatti contestati – conclude – confido di chiarire quanto prima la mia posizione nelle sedi competenti».

«Il governatore Mario Oliverio chiarisca anzitutto ai calabresi» affermano, in una nota, i deputati M5s Giuseppe d’Ippolito, Paolo Parentela e Francesco Sapia.

«Oliverio – proseguono i parlamentari 5stelle – ha il dovere di dare precise spiegazioni all’opinione pubblica, fermo restando il suo pieno diritto di difesa.

Ciò perché Calabria Verde è ormai un capitolo troppo scottante, come indica l’inchiesta della Procura di Castrovillari sui tagli boschivi, a seguito della quale è finito sotto processo il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, da sempre fedelissimo dello stesso governatore».

«Se non bastasse, i recenti arresti domiciliari – ricordano i deputati M5s – ordinati nei confronti di una dirigente regionale e di un professionista ritenuti politicamente vicini a Oliverio, nonché l’arresto per presunta appartenenza alla ‘ndrangheta di uno dei finanziatori della sua campagna elettorale per le regionali del 2014, sono argomenti che richiedono senz’altro pronta chiarezza politica, al di là dello specifico penale».

«Perciò – concludono D’Ippolito, Parentela e Sapia – Oliverio non si barrichi nel suo proverbiale mutismo e fornisca, sul piano politico, puntuali risposte.

In caso contrario penseremo, come tutti gli altri calabresi, che il governatore, molto abituato a firmare protocolli di legalità e a predicare rigore nella gestione pubblica, ritiene insignificante il dovere morale di spiegare alla comunità».

A firmare il provvedimento di chiusura indagini, notificato dalla Guardia di finanza, sono il procuratore capo Nicola Gratteri, gli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Capomolla e il sostituto Alessandro Prontera.

Barilaro, come detto, è anche sindaco di Acquaro: è stato rieletto nel giugno del 2015, quando per festeggiare la vittoria elettorale delle amministrative arrivò nel Comune del Vibonese proprio il governatore Oliverio (a lato la foto dei festeggiamenti pubblicata su Gazzetta del Sud).

A settembre del 2015 Barilaro è stato poi nominato responsabile dell’Ufficio Forestazione del distretto di Calabria Verde di Serra San Bruno.

Pubblicato in Calabria

Sono 104 i comuni calabresi ammessi a finanziamento nell’ambito della Seconda Linea del bando che sostiene interventi di efficientamento delle reti di illuminazione pubblica. Con decreto dirigenziale n.4034 del 27 aprile 2018 la Regione Calabria ha approvato la graduatoria relativa alla Seconda Linea dell’avviso rivolto ai Comuni e alle unioni di comuni per incentivare l’adozione di soluzioni tecnologiche ad alta efficienza per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica.

Viene immediatamente finanziato, così, un primo gruppo di 104 Comuni (vedi allegato 3) fino ad esaurimento dell’attuale dotazione finanziaria della Linea 2 che è pari a 15 milioni di euro e viene approvato, altresì, il relativo schema di convenzione che regola i rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti beneficiari.

“Prosegue il nostro impegno al fianco dei comuni calabresi – ha dichiarato il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio - nel campo della riorganizzazione dei servizi territoriali e in materia ambientale. Con 15 milioni di euro siamo pronti a finanziare immediatamente ben 104 amministrazioni locali per sostenere interventi volti all’efficientamento e all’ammodernamento della rete di illuminazione pubblica con significativi vantaggi in termini di risparmio energetico oltre che capaci di incidere positivamente sull’innalzamento della qualità della vita delle comunità di riferimento. Ma la nostra azione, caratterizzata anche da attività di accompagnamento e dialogo per semplificare gli aspetti procedurali e consentire la più ampia partecipazione di tutto il territorio, non si ferma qui. Stiamo provvedendo infatti, ad incrementare ulteriormente le risorse per procedere allo scorrimento, in tempi brevi, della graduatoria. Partecipiamo tutti insieme alla costruzione di una Calabria che cresce, in linea con gli standard europei, e capace di promuovere il progresso nel rispetto delle norme ambientali e di civiltà”.

La Seconda linea di intervento del bando, distinto in due differenti Linee sulla scorta del modello organizzativo e gestionale prescelto dai beneficiari, incentiva la riduzione dei consumi energetici negli impianti di illuminazione pubblica dei Comuni che alla data di presentazione della domanda non avessero in corso affidamenti del servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica e che intendano ammodernare gli impianti stessi attraverso:

- un appalto pubblico di lavori, per come definito dall’art. 2 lettera ll) del D. Lgs. n. 50/2016, ovvero,

- l'affidamento di un appalto secondo il modello EPC (Energy Performance Contract) ad una ESCo certificata secondo la norma UNI CEI 11352.

Attualmente sono in corso di approvazione anche le graduatorie relative alla terza ed alla quarta ed ultima finestra temporale della Linea 1 dell’avviso, a sportello, che ha una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro. La prima linea, i cui termini di presentazione delle istanze sono scaduti il 17 Marzo 2018, è rivolta ai Comuni che alla data di presentazione della domanda avessero già affidato il servizio integrato di conduzione, gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica e finanzia interventi di efficientamento dell’illuminazione pubblica ulteriori rispetto a quelli previsti nel contratto base già stipulato dai Comuni.

Biagio Miraglia si chiede

“Ma com'è possibile che un Comune in dissesto non riesce ad attingere a finanziamenti regionali destinati all'efficientamento della rete di pubblica illuminazione?

Non si è persa l'ennesima occasione?

Con 150 mila euro non si poteva procedere ad un intervento sulla rete di illuminazione , ad esempio, del Centro Storico?”

Dall’Amministrazione

“ Il nostro progetto è stato approvato ma per il momento non finanziato, solo per i fondi ridotti. Un po’ di pazienza e come dice il presidente : All’esito della valutazione delle istanze da parte della Commissione appositamente nominata, sono risultate ammissibili 257 domande di ammissione a contributo sul totale di 289 domande pervenute. La valutazione prevista dall’avviso è avvenuta a graduatoria, con un punteggio minimo per l’ammissione a contributo pari a 60 punti. Alla luce dell’ampia partecipazione da parte dei Comuni calabresi e della qualità delle proposte progettuali sono state già avviate, infatti, le procedure necessarie ad incrementare in maniera consistente le risorse disponibili sulla linea.

Si procederà quindi, a breve, ad uno scorrimento della graduatoria che consentirà di finanziare un significativo numero di istanze presentate dai Comuni risultati ammissibili”.

Pubblicato in Politica

Non si offenda nessuno, per favore!

Non si offenda Loiero se ricordiamo che nel 2005 fu costretto a scrivere una accorata lettera aperta, pubblicata dal Corsera, ai turisti scusandosiper le cattive condizioni in cui versava la Calabria, la regione che governava.

Non si offenda Oliverio Gentile e strategico anche lo slogan di Oliverio, allora presidente della Provincia e oggi alla Regione, col suo “avremo un mare da bere”, dietro le telecamere di Striscia la Notizia.

Antiche e spettacolari fandonie che risalgono a undici anni fa.

Non si offendano i sindaci di Cetraro, Acquappesa, Fuscaldo, San Lucido, Torremezzo di Falconara, Fiumefreddo, Longobardi, Belmonte, Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Curinga Lamezia Terme, Pizzo e Vibo Valentia che a maggio del 2017 si misero insieme per “fare rete” e fronteggiare l’annoso problema del mare sporco.

Eppure sostenevano che “ non basta il buon funzionamento dei depuratori delle nostre città se poi quelli dei paesi limitrofi risultano inefficaci!”

Altre due cose sostenevano “ Il mare è la nostra risorsa e abbiamo l’obbligo di tutelarlo!”.

E denunciavano che “I torrenti, i fiumi si trasformano in vere e proprie bombe ecologiche che si riversano in mare ”.

Non si offenda il Codacons se contestiamo la loro ipotesi di “Commissariare la Calabria per inquinamento".

Ottima invece la proposta di affidare il controllo dei depuratori direttamente al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

Ottimo anche l’esposto alle Procure della Repubblica territorialmente competenti affinché venga aperta una inchiesta sulle responsabilità legate allo sperpero di danaro pubblico ed all'inquinamento del nostro territorio.

Ma non basta!

Basta ricordare che dopo più di 6 mesi ancora non sappiamo perché il Catocastro ed il mare antistante erano diventati neri il 7 ottobre2017 e cosa aveva sporcato le sue acque.

Vedi foto in basso!

A proposito perché non si colloca la panna galleggiante di cui disponiamo da almeno 15 anni di fronte al Catocastro per bloccare qualsiasi immissione?

E poi altre nei vari punti di immissione di acque inquinanti?

Qualcuno mi vuole rispondere, per favore!

Pubblicato in Amantea Futura

Scaduto il termine prefissato per il parto, ecco la neo nata.

Una giunta al femminile

Il passato.

Restano confermati gli uscenti :

-Francesco Russo, che sarà il vicepresidente al posto di Viscomi,

-Franco Rossi,

- Roberto Musmanno e

-Antonella Rizzo.

 

A Russo anche le deleghe allo Sviluppo economico e alle Attività produttive.

Il futuro

Il futuro della giunta regionale è al femminile

Entrano :

-Maria Teresa Fragomeni – a cui andranno le deleghe Bilancio, Programmazione economica e politiche del personale –,

-Maria Francesca Corigliano – Cultura, Beni culturali e Istruzione – e

-Angela Robbe – Lavoro, formazione e Politiche Sociali.

Maria Teresa Fragomeni, una commercialista ritenuta molto vicina al capogruppo Sebi Romeo, è una dirigente del Pd della Locride;

Maria Francesca Corigliano è stata candidata alle regionali del 2014 ed è stata assessore provinciale a Cosenza al tempo della presidenza Oliverio;

Angela Robbe è l’attuale presidente di Legacoop Calabria.

La burocrazia

Le tre direttive seguite dal governatore in questa fase sono state” Rimpasto, azzeramento e rotazione.

Oliverio infatti ha già stabilito l’azzeramento totale di tutte le strutture di supporto degli assessori in carica.

Un repulisti in piena regola, a cui seguiranno evidentemente nuove nomine più adatte agli obiettivi del presidente.

Molti cambi ai vertici dei dipartimenti.

La rotazione dovrebbe riguardare l’attuale dg dell’Agricoltura, pronto ad assumere l’incarico di capo delle Attività produttive.

Al suo posto sarebbe in procinto di subentrare Giacomo Giovinazzo.

La novità potrebbe essere rappresentata dal manager di lungo corso Carmine Barbaro, da molto tempo fuori dal “giro” ma scelto da Oliverio per un nuovo e importante ruolo.

Barbaro, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato cooptato in quota Mimmetto Battaglia, consigliere regionale del Pd di Reggio.

I cambiamenti riguarderanno anche le società regionale Fincalabra e Arpacal – guidate rispettivamente dallo stesso Salvino e da Maria Francesca Gatto – che dovrebbero subire un taglio al vertice.

Immediato il plauso di Magorno.

Pubblicato in Calabria
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