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Amantea Sars-Cov-2, si intravede la luce in fondo al tunnel
Sabato, 26 Settembre 2020 10:53 Pubblicato in Primo PianoOggi giornata decisiva per le sorti della città
Di fatto oggi dovrebbero essere disponibili i risultati degli oltre cento tamponi effettuati lo scorso giovedì.
Ricordiamo, prima a noi stessi, che ad essere stati tamponati lo scorso giovedì, sono oltre che ai negativi del centro CAS “Ninfa Marina”, tutti i contatti familiari, lavorativi e domiciliari dei 21 positivi, tutti immigrati lavoratori ad Amantea con regolare contratto di lavoro.
Le sorti della città solo legati alle risultanze dei tamponi di oggi, di fatti nel caso di importanti positività, come numero, la città rischierebbe la famigerata Zona Rossa.
Ma ci sono importanti novità che riguardano la Prefettura di Cosenza.
La stessa nella giornata di oggi, probabilmente a seguito delle pressioni Politiche ed Amministrative a sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza, anche effettuate da parte dei Commissari Straordinari in città, assediati dalla popolazione, pare abbiano, in sinergia con l’Asl di Cosenza, individuato un vecchio villaggio alberghiero, sulle colline di Soverato, molto lontano dai centri abitati, ove trasferire tutti i migranti positivi in città.
Se fossero confermate queste indiscrezioni, a noi trapelate, Amantea avrebbe ottime probabilità di uscire dal tunnel in cui è finita, e finalmente abbracciare con fiducia il futuro.
Abbiamo inoltre saputo che, sia la nostra Polizia Municipale cittadina che i Carabinieri della locale stazione di Amantea, nella notte della notifiche delle ordinanze di quarantena, presso le abitazioni dei Migranti, abbiano osservato e rilevato, con invio della documentazioni fotografica, presso la Procura delle Repubblica di Paola, che numerose delle abitazioni affittate ai poveri ragazzi immigrati destavo in condizioni igienico sanitarie scandalose.
Le precarie condizioni igienico sanitarie pare siano dovute sia all’eccessivo numero di occupanti e sia per le condizioni in cui gli affittuari concedevano le medesime abitazioni.
Per queste ed altre motivazioni ci dicono siano stati inviate contestazioni di carattere pecuniario, oltre che denunce alla Procura della Repubblica di Paola.
Aspettiamo fiduciosi nuove importanti notizie.
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In Consiglio dei Ministri, la discussione sul decreto "Terra Mia" che tra le tante misure dispone il Daspo, ovvero l'allontanamento dal Comune di residenza ove si è commesso il reato, per chi commette reati ambientali
Discussione al Consiglio dei Ministri sul ddl "Terra Mia", che adotta un approccio repressivo contro tutti coloro che terranno condotte lesive e pericolose per l'ambiente.
Il disegno di legge presentato su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e del Ministero della Giustizia, se dovesse ottenere il consenso del Consiglio dei Ministri, sarà inviato al Parlamento per iniziare l'iter di approvazione.
Tante le novità contenute nel disegno di legge.
L'abbandono dei rifiuti da parte dei privati, ad esempio, oggi punito a titolo di illecito amministrativo dall'art. 255 del dlgs n. 152/2006 diventa reato penale.
Modificata ed ampliata la disciplina della combustione illecita di rifiuti, contemplata e punita dall'art . 256 bis del dlgs n. 152/2006.
Il ddl vuole estendere l'illecito anche se i rifiuti sono presenti in aree o impianti autorizzati o riposti negli appositi cassonetti.
"Terra mia" amplia anche il novero dei reati ambientali presupposto che possono essere contestati a enti, società e persone giuridiche (dlgs n. 231/2001) per le condotte di manager e dipendenti.
Tra le nuove condotte punite l'incendio boschivo, la morte o le lesioni cagionate dall'inquinamento ambientale, l'omessa bonifica, l'impedimento alla esecuzione dei controlli e il traffico illecito di rifiuti.
Il disegno di legge va a modificare anche diversi testi normativi.
Primo tra tutti il Codice dell'Ambiente (dlgs n. 152/2006), il Codice Antimafia (dlgs n. 159/2011), il Codice penale e perfino il Testo Unico sull'Immigrazione (dlgs n. 286/1998).
A chi commette reati ambientali verrà infatti negato il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Una delle misure più importanti però è l'allontanamento dal Comune o dalla Regione dei soggetti ritenuti pericolosi, responsabili di reati ai danni dell'ambiente.
Ai soggetti pericolosi può essere infatti dato il foglio di via obbligatorio, di competenza del Questore, con il quale vengono allontanati dal luogo in cui si ritiene abbiano commesso gli illeciti, con l'unico limite della residenza.
L'autorità giudiziaria potrà anche sottoporre il soggetto a sorveglianza, disporre il divieto di soggiorno in uno o più comuni o regioni, la confisca preventiva e il sequestro.
Il ddl inoltre vuole responsabilizzare maggiormente i proprietari dei fondi in cui terzi soggetti creino discariche abusive.
Per potersi riappropriare delle arre di proprietà infatti devono provare di non aver tratto in alcun modo profitto dall'attività illecita altrui e di aver adottato con diligenza misure finalizzate ad impedire ai terzi di impiegare i loro beni per violare la legge.
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Sono giorni difficili in città, la tensione è palpabile, si è persa la serenità acquistata negli ultimi mesi.
Fenomeni di intolleranza e di perdita della pazienza sono il frutto di una situazione di insicurezza complessiva, che è figlia della gestione tutt’altro che “sapiente e di tutela della popolazione” delle ultime settimane.
Oggi sono stati effettuati tanti tamponi in città, alla ricerca del Virus Sars-CoVid19, abbiamo avuto contezza che i dipendenti dell’Asl di Cosenza, arruolati oggi tra le file dell’USCA, in città hanno effettuato più di cento tamponi, il tutto coordinato dalla responsabile dott.ssa Benavoli.
I tamponi effettuati nel pomeriggio di oggi sono quasi tutti da assegnare ai nuovi 21 positivi.
Nella cerchia dei loro coinquilini e comunque nella schiera dei contatti lavorativi e familiari.
Mentre quelle effettuati stamane solo relativi al terzo tamponamento dei negativi del CAS “Ninfa Marina”, questi ultimi nel caso di esito negativo sarebbero liberi finalmente di uscire.
I risultati dei tamponi di oggi saranno disponibili probabilmente tra sabato e domenica.
Inutile assegnare a questi risultati le disposizioni della misura di quarantena alla città.
Di fatti, se gli stessi dovessero risultare nefasti, la città piomberebbe sicuramente nella misura della “Zona Rossa”.
Ci è stato riferito che questi ultimi 21 positivi e gli occupanti della case medesime, sotto quarantena, hanno bisogno di generi di prima necessità, ci facciamo promotori di chiedere al grande cuore della città di coordinarsi con il Comune di Amantea, Uffici Affari Sociali, per far portare cibo presso le abitazioni dei migranti lavoratori, altrimenti gli stessi dovranno necessariamente uscire ad acquistarli.
Potremmo scrivere altro in questo articolo, dalle reazioni alla quarantena prolungata da parte di un gruppetto di immigrati del centro CAS “Ninfa Marina”, alle reazioni politiche che si sono susseguite, anche da personaggi politici di primo piano.
Ma siamo stanchi, esasperati, preoccupati per un problema più grande di noi.
Una considerazione finale occorre farla a chi vorrà, nel prossimo futuro, aspirare alla carica di Sindaco della nostra città.
Chi si siederà sulla poltrona di primo cittadino dovrà essere in grado di tutelare la salute e sicurezza dei cittadini di Amantea, cosa che è mancata, secondo noi, nell’ultimo mese.
Ai sensi dell'art. 31 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza)
"Il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei Comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza, pertanto, lo stesso, deve vegliare al mantenimento dell'ordine pubblico, ed alla salute ed alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità ed alla tutela della loro salute, e bene ricordarlo a chi di competenza.
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