In Consiglio dei Ministri, la discussione sul decreto "Terra Mia" che tra le tante misure dispone il Daspo, ovvero l'allontanamento dal Comune di residenza ove si è commesso il reato, per chi commette reati ambientali
Discussione al Consiglio dei Ministri sul ddl "Terra Mia", che adotta un approccio repressivo contro tutti coloro che terranno condotte lesive e pericolose per l'ambiente.
Il disegno di legge presentato su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e del Ministero della Giustizia, se dovesse ottenere il consenso del Consiglio dei Ministri, sarà inviato al Parlamento per iniziare l'iter di approvazione.
Tante le novità contenute nel disegno di legge.
L'abbandono dei rifiuti da parte dei privati, ad esempio, oggi punito a titolo di illecito amministrativo dall'art. 255 del dlgs n. 152/2006 diventa reato penale.
Modificata ed ampliata la disciplina della combustione illecita di rifiuti, contemplata e punita dall'art . 256 bis del dlgs n. 152/2006.
Il ddl vuole estendere l'illecito anche se i rifiuti sono presenti in aree o impianti autorizzati o riposti negli appositi cassonetti.
"Terra mia" amplia anche il novero dei reati ambientali presupposto che possono essere contestati a enti, società e persone giuridiche (dlgs n. 231/2001) per le condotte di manager e dipendenti.
Tra le nuove condotte punite l'incendio boschivo, la morte o le lesioni cagionate dall'inquinamento ambientale, l'omessa bonifica, l'impedimento alla esecuzione dei controlli e il traffico illecito di rifiuti.
Il disegno di legge va a modificare anche diversi testi normativi.
Primo tra tutti il Codice dell'Ambiente (dlgs n. 152/2006), il Codice Antimafia (dlgs n. 159/2011), il Codice penale e perfino il Testo Unico sull'Immigrazione (dlgs n. 286/1998).
A chi commette reati ambientali verrà infatti negato il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Una delle misure più importanti però è l'allontanamento dal Comune o dalla Regione dei soggetti ritenuti pericolosi, responsabili di reati ai danni dell'ambiente.
Ai soggetti pericolosi può essere infatti dato il foglio di via obbligatorio, di competenza del Questore, con il quale vengono allontanati dal luogo in cui si ritiene abbiano commesso gli illeciti, con l'unico limite della residenza.
L'autorità giudiziaria potrà anche sottoporre il soggetto a sorveglianza, disporre il divieto di soggiorno in uno o più comuni o regioni, la confisca preventiva e il sequestro.
Il ddl inoltre vuole responsabilizzare maggiormente i proprietari dei fondi in cui terzi soggetti creino discariche abusive.
Per potersi riappropriare delle arre di proprietà infatti devono provare di non aver tratto in alcun modo profitto dall'attività illecita altrui e di aver adottato con diligenza misure finalizzate ad impedire ai terzi di impiegare i loro beni per violare la legge.