
COSENZA 11 settembre 2019 – Due giovani di Lattarico sono stati indagati per incendio boschivo.
In questi giorni, al termine di una intensa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto, hanno infatti notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari ai due ragazzi.
I fatti risalgono ad una notte di agosto quando D.M. di 18 anni e A.M. di 19 anni, hanno causato un incendio che ha distrutto 3000 metri quadri di macchia mediterranea e bosco di querce, lungo la strada boscata in località “Ventolilla” nel comune di Lattarico.
Nonostante fosse notte inoltrata quando l’incendio è scoppiato, grazie alla segnalazione da parte della cittadinanza ai numeri di pubblica utilità, si è potuto intervenire e contenere le fiamme.
La zona interessata all’incendio, era già particolarmente attenzionata dai militari i quali, attraverso mirate indagini effettuate con la tecnica info-investigativa del “MEF”,metodo delle evidenze fisiche, effettuate sul luogo dei fatti, nonché con l’ausilio di un apparato di video sorveglianza, in uso all’organizzazione forestale dell’Arma, hanno accertato la responsabilità diretta dei due giovani i quali hanno appiccato il fuoco dal ciglio della strada in ben quattro distinti punti attraverso l’utilizzo di un comune accendino.
Come evidenziato dai fotogrammi estrapolati dai video delle microcamere è emerso come l’innesco ha provocato la rapida combustione dell’erba secca sul bordo stradale e la celere propagazione delle fiamme nell’area boschiva.
Dal sito della Questura di Cosenza rileviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa
Nella serata di ieri, nel corso di servizi di controllo del territorio, la locale Squadra Mobile ha effettuato una serie di perquisizioni domiciliari.
Nel particolare nel corso di una di queste, effettuata presso uno scantinato sito in una via cittadina ed in uso a Maurizio Mirko Abate, di 46 anni, poliziotto in servizio a Cosenza, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di arma da guerra e munizioni e ricettazione
La beretta è stata rinvenuta, abilmente occultata tra alcuni indumenti, una pistola semiautomatica - in uso alle forze dell’ordine - marca Beretta mod. 92FS cal.9x19 parabellum, con matricola abrasa, completa di un caricatore rifornito di nr. 15 cartucce cal. 9x19 ed altre 23 cartucce dello stesso tipo.
Il predetto Maurizio Mirko Abate è stato, pertanto, dichiarato in stato di arresto in flagranza di reato per detenzione di arma da guerra e relativo munizionamento e ricettazione.
Lo stesso è stato associato presso la locale Casa Circondariale.
Sono in corso indagini per verificare se l’arma in questione sia stata usata nel corso di azioni delittuose.
05/09/2019
Quattro persone finite ai domiciliari e un medico e alcuni farmacisti sospesi dalla professione.
I carabinieri di Cosenza hanno eseguito stamattina le misure cautelari
Cosenza. L’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza e del Gruppo Tutela della Salute di Napoli, denominata Ricettopoli è scattata questa mattina, tra Cosenza e Rende, ed ha portato all’esecuzione di 9 misure cautelari agli arresti domiciliari e di 4 misure interdittive dall’esercizio della professione nei confronti di un medico di base e tre farmacisti.
Le accuse sono di prescrizioni abusive in concorso, detenzione e cessione di stupefacenti, truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale.
Le indagini hanno fatto emergere un circuito illegale di smercio di farmaci oppioidi a base di ossicodone, alimentato da innumerevoli prescrizioni da parte di un medico di base e grazie anche alla compiacenza di alcuni farmacisti ora tutti sospesi dall’esercizio della professione.
L’articolato sistema andava avanti dal 2015 ed ha determinato una consistente truffa ai danni del servizio sanitario nazionale. Sono in corso numerose perquisizioni e sequestri in diverse farmacie del territorio.
Medico e farmacisti sono stati sospesi per 12 mesi dall’esercizio delle loro funzioni.