“Sbarca”. Era il gioco infantile degli anni 50. Una sorta di gioco nel quale vinceva chi era più veloce a lasciare la propria posizione in uno dei quattro cantoni per trovare una nuova posizione. Perdeva chi non riusciva a trovare il nuovo posto.
“Sbarca” è ancora oggi un gioco molto praticato, dai politici ad ogni livello
Anche Diego Tommasi, ex assessore “verde” della Giunta Loiero, è sbarcato dapprima all'Api di Rutelli per dare successivamente ita a un movimento Alleanza ecologica, che si è progressivamente avvicinato al centrodestra di Scopelliti.
Ora il nuovo sbarco in Forza Italia rimesso in piedi da Silvio Berlusconi.
Soddisfatto Pino Galati il quale dichiara: «Forza Italia necessita della sensibilità ambientalista, maturata sul campo, di una personalità qualificata come quella di Diego Tommasi. Come partito liberale vicino ai diritti civili sentiamo fortemente l’esigenza di migliorare la qualità della vita dei calabresi che solo politiche virtuose sulle tematiche ambientali possono assicurarci».
Ancora più soddisfatto Ennio Morrone il quale dichiara «È stato chiesto a Diego Tommasi di collaborare col partito per la risoluzione dei problemi ambientali della Calabria che tanto ci stanno a cuore. Tommasi, dal canto suo, ha accettato di sposare la causa di Forza Italia e prestare la sua professionalità per cercare di superare le criticità presenti nel settore a partire dai rifiuti. La Calabria ha bisogno di nuove energie per fronteggiare le emergenze e noi siamo intenzionati ad operare in questa direzione».
Venerdì 20 dicembre 2013 – Dal dono della parola e della dialettica alla cultura posta al servizio della politica, dalla disponibilità al dialogo all’affetto verso i cittadini, dal pragmatismo alla capacità di dare continuità all’opera avviata da chi l’ha preceduto; il rispetto per le istituzioni, la lungimiranza e la trasparenza nelle azioni. Ritratti e segni particolari, questi, di chi ha fatto di Villapiana la cittadina che è oggi; che ha avviato con dedizione, senza risparmiarsi mai, e sacrificando tempo alla famiglia e al proprio lavoro, quel percorso di crescita i cui risultati si vedono e si toccano anche a distanza di anni. Chi per un aspetto, chi per un altro, i sindaci che mi hanno preceduto, specie in questa particolare e difficile fase, sono modelli e punti di riferimento a cui guardare.
È quanto ha dichiarato il Primo Cittadino Roberto RIZZUTO, intervenendo, nella serata di ieri (giovedì 19), nel corso della cerimonia di conferimento dell’onorificenza “Castello d’Oro” agli ex Sindaci di Villapiana.
Il dottore Luigi BRIA, sindaco dal 1992 al 95 e dal 1999 al 2009, Nino FEILLACE, che ha guidato la comunità villapianese dal ‘95 al ‘99, l’avvocato Paolo MONTALTI, sindaco dal 1980 al 1990, ed il professore Gianni MAZZEI, primo cittadino per il biennio ‘90 – 92. Visibilmente emozionati, hanno ricevuto la prestigiosa targa raffigurante il Castello, simbolo della memoria storica di Villapiana, e, non a caso, nel 150esimo anniversario del nome con la quale è stata ribattezzata l’ex Casalnuovo.
Erano assenti per motivi familiari e di salute il notaio Eugenio GENTILE che ha ricoperto la carica di sindaco dal 1956 al 1960) e l’ingegnere Vito Antonio LA REGINA (1975 – 1980).
Un viaggio nel tempo, a ritroso, in quella che è stata la storia amministrativa degli ultimi anni. È quello che ha rappresentato per tutti, amministratori di ieri e di oggi, l’evento tenutosi ieri presso la sala consiliare di Piazza Umberto I.
È un piccolo segno tangibile - ha detto il Presidente Pasquale FALBO aprendo i lavori dell’assise - per gratificare il loro operato che sicuramente non è stato sempre agevole specie in periodi di crisi e di difficoltà. Grazie a voi tutti per aver dedicato parte della vostra vita, del vostro tempo, spesso sottraendolo alla propria famiglia, per dedicarlo alla crescita civile, sociale, culturale ed economica della vita di tutti i cittadini villapianesi.
Hanno preso la parola e sono intervenuti anche i consiglieri comunali Francesco CESARINI, Saverio DE LUCA, e gli assessori Felicia FAVALE e Giuseppe LEONE.
La notizia circolava da diversi giorni
Ed era fortemente attendibile per due distinte e complementari ragioni
Da un lato lo sgarbo di Cesa che aveva optato per la Calabria lasciando fuori dal parlamento Roberto Occhiuto, quasi come se i voti presi in Calabria fossero suoi o di Casini.
Dall’altro il rapporto poco felice con i gentiliani, fortemente concorrenti, così che appena Pino e Tonino sono passati con il NCD di Alfano e Quagliariello era gioco forza entrare in Forza Italia.
Per rendere pubblica la cosa i fratelli Occhiuto hanno dovuto attendere l’ incontro con Berlusconi che, ovviamente, non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione .
Fuori i Gentile dentro gli Occhiuto , fa quantomeno 2 a 2.
Scornati ovviamente Cesa-Casini ed i Trematerra il cui UDC continua a “squagliarsi” giorno dopo giorno; dopo la perdita di Tassone oggi anche quella degli Occhiuto.
E non sorprende la soddisfazione di Galati, Morrone e Foti
Giuseppe Galati, anche lui ex Udc ha dichiarato: «La scelta di Roberto e Mario Occhiuto assume un grande significato sul piano politico perché rappresentano personalità di indubbio valore che accrescono l’anima moderata del nostro movimento».
Soddisfatto anche l'ex parlamentare Nino Foti per il quale l’ingresso dei fratelli Occhiuto «sarà un apporto importante e significativo, essendo gli stessi persone valide e stimate. La loro scelta, unita a quella di tanti altri amministratori che in questi giorni hanno deciso di sposare la causa di Forza Italia testimoniano la validità del progetto politico di Forza Italia».
Felice anche Ennio Morrone, capogruppo di Fi in consiglio regionale, il quale ha espresso «vivo apprezzamento riguardo la scelta dei fratelli Occhiuto di aderire a Forza Italia». Non solo ma Morrone si è dichiarato « certo che, a breve, altri amministratori, dirigenti e simpatizzanti seguiranno la medesima scelta».
Nessuna dichiarazione, per il momento, da parte dell’UDC.