E’ il 6 settembre 2014. Sono le 10,44. Siamo nella piazza centrale della città: in Piazza Commercio, la Piazza delle Palme che ancora non sono state toccate dal micidiale punteruolo rosso che sta distruggendo le Canariensis che costituivano parte del panorama di Amantea dandole un aspetto africaneggiante.
Il solito Fofò con un piccone in mano scava il duro terreno intorno alle palme.
Solo lui, questa volta.
Non c’è né Carapellese, né il Komunista.
Ma Fofò non è solo.
Affatto
Intorno a lui, tanti osservatori
Forse curiosi, forse critici, forse astanti casuali.
Piazza Commercio, si sa, è la piazza degli anziani e di coloro che non sanno dove andare, vista la totale assenza di luoghi di incontro per anziani
E poi da Piazza Commercio sono costretti a passare tutti
Ed infine è il posto migliore per intossicarsi, con le alte case dai quattro lati.
In particolare per le persone più datate.
Fofò , qui, è di casa . Da tempo ha adottato questa piazza e la cura, come può, da solo od insieme a Carapellese ed al Komunista.
Taglia l’erba secca, zappetta , pianta peperoni , melanzane, cetrioli( insomma quello che ha) e se gli date fiori, anche fiori.
E li cura , innaffiandoli. Almeno fino a quando il servizio verde e giardini non sostituisce il servizio orti ed orti.
E questa volta il suo intento è palese; zappare la terra intorno alle palme significa permettere alla pioggia di penetrare fino alle radici delle palme ristorandole.
La cosa simpatica( in senso negativo, ovviamente) è la curiosità che lo avvolge.
Gli Amanteani non sono abituati a collaborare con l’amministrazione per dare decoro alla città. Come abbiamo detto anche sulle strade principali si possono trovare erbacce spontanee sulle strade , ai cigli delle case, od anche là dove( come a Piazza Commercio) dovremmo trovare fiori.
Fofò( e pochi altri) sono anomali in questa città che assiste inane al destino della città.
Per sua e nostra fortuna Fofò non ascolta i commenti degli astanti e continua
Noi ci fermiamo e fotografiamo.
Qualcuno scappa, qualcuno si gira per non farsi riconoscere, qualcuno, addirittura, si mette in mostra.
Ecco questa è la vera Amantea, quella che lentamente muore ,come ricorda Martha Medeiros nella sua Ode alla Vita.
Ovviamente se non è già morta!