Ecco il comunicato stampa di Francesca Menichino del M5s.
Nel pomeriggio del 13 novembre 2015 si è tenuta la Commissione consiliare Bilancio con i seguenti punti all’ordine del giorno:
- Variazione di bilancio per 1.100.000 euro in aumento;
- Rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, cioè circa 10 milioni di euro spalmati fino al 2040;
- Richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di un’altra anticipazione di 5 milioni di euro da restituire in 30 anni.
Gli stessi punti che saranno oggetto del Consiglio comunale il prossimo 18 novembre.
La notizia in sostanza è: altri debiti, lasciati pure in eredità alle prossime generazioni ed alle future amministrazioni.
Mai come adesso ho la netta la percezione che per i conti del nostro bilancio non ci sia più speranza: il dissesto è dietro la porta.
Ma come è possibile che il nostro comune già fortemente indebitato per un importo di circa 21 milioni di euro continui ad indebitarsi? Questo chiediamo all’Assessore competente e a tutta la giunta i cui atti sono collegiali. E quali saranno le rate di tutti questi mutui? Come vi si farà fronte?
Com’è possibile che non ci sia nessuno degli amministratori che capisca che l’unica necessità impellente è ridurre la spesa?
Ho chiesto quali siano stati, dall’inizio della consiliatura, i tagli alla spesa. Mi ha risposto il sindaco: “Abbiamo risparmiato con le assicurazioni” ma non mi ha saputo dire quanto (forse 1000 o 2000 euro di premi?) e mi ha parlato della nuova aggiudicazione del servizio delle “Strisce blu” la cui percentuale per il Comune è salita dal 12% al 50 %, senza rendersi conto che questa non è riduzione di costi ma aumento delle entrate. Quindi i tagli sono prossimi allo zero.
Per il resto si continua soltanto a spendere. Pensate solo ai 130 mila euro del programma estivo (circa il doppio dell’anno scorso) che gridano vendetta davanti a tutti i lavoratori che non vengono pagati regolarmente: operai delle cooperative, dipendenti della Multiservizi spremuti fino all’osso e diversi lavoratori che gravitano attorno al Comune.
Ma non c’è niente da fare. Chi non vuole ascoltare non ascolta e chi deve continuare a curare gli “orticelli” continua a fare solo questo. Di recente il nostro Comune è stato anche “visitato” da un ispettore del Ministero delle Finanze, e l’illegittimità della presenza del sindaco padre continua a non essere sanzionata da nessuno nonostante le nostre segnalazioni.
Il Consiglio comunale è paralizzato e tutto viene deciso nella Giunta e nella Ragioneria del Comune. Tutto ciò con la compiacenza di chi, il segretario comunale, dovrebbe garantire il rispetto della legge.
Siamo al collasso totale, abbiamo debiti e contenziosi con tutti i fornitori dei servizi fondamentali: acqua, luce, gestione dei rifiuti, depurazione.
Ricopro il mio incarico di consigliere comunale con profondo rispetto del ruolo e dei 1367 cittadini che hanno voluto il M5s nel Consiglio Comunale e di tutti i cittadini di Amantea.
Ieri ancora una volta ho provato vergogna al pensiero di poter essere anche solo minimamente associata a tali amministratori.
Continueremo a lottare giorno dopo giorno con il gruppo M5s di Amantea, certi che esiste un modo diverso ed onesto di gestire la cosa pubblica.
E ci auguriamo con tutto il cuore per il futuro di questa città, che tutto questo finisca al più presto!”.
NdR. Ora aspettiamo che il resto della opposizione contesti la Menichino di pressapochismo, se non di mancanza di lucidità, oppure che tutti loro si dimettano immediatamente lasciando ad altri il compito di fare una giusta e necessaria opposizione.