Se i carabinieri potessero raccontare le loro storie riempirebbero intere biblioteche.
Qualcuna ve la raccontiamo noi.
Oggi tocca a Fabio Mandato vice comandante della stazione dei carabinieri di Amantea intervenuto insieme al comandante Tommaso Cerza, sì proprio quello della bombola di gas spenta insieme al maresciallo Enrico Caporaso, per via di un incendio scoppiato tra i canneti a monte dell’ex ufficio del Giudice di Pace, nei pressi della SS18.
Come abbiamo scritto i Vigili del Fuoco erano tutti impegnati in altri incendi e si sono dovuti dar da fare loro, i carabinieri di Amantea e tra questi il vice comandante Mandato.
Ma l’incendio ha avuto una terribile ed inattesa conseguenza.
Un filo dell’alta tensione sotto l’effetto del fuoco si è sciolto ed è violentemente caduto colpendo il maresciallo ad una gamba.
Un dolore intenso, terribile che lo ha lasciato frastornato
Per il forte dolore il carabinieri ha avuto una specie di flashback post traumatico rivedendo la sua famiglia e chiedendosi se fosse ancora in vita.
Il dolore lo ha richiamato alla realtà.
Il filo di rame che lo ha colpito però poteva avere ben più tragica conseguenza se per un mero caso il personale dell’Enel non avesse poche ore prima staccato la corrente per via di un altro incendio scoppiato nella mattinata.
Un caso che gli ha salvato la vita.
“Siete nato oggi” ha detto il personale dell’Enel ad un incredulo carabiniere che coraggiosamente si era avventurato, per vivo senso del dovere, a spegnere l’incendio che aveva già intaccato la statale 18 e poteva raggiungere le abitazioni vicine.
Tanto più che i Vigili del Fuoco non erano giunti impegnati altrove.
Segnaliamo il fatto non solo per dovere di cronaca ma per profondo rispetto verso chi si impegna per aiutare gli altri andando ben oltre il proprio dovere come spesso avviene nell’Arma dei carabinieri e dei CC di Amantea in particolare.
Al maresciallo Fabio Mandato i nostri ringraziamenti e le felicitazioni per essere ancora tra noi
All’Arma di ricordarsi dei suoi “figli”
All’amministrazione comunale di non attendere mesi ed anni per mostrare la sua sensibilità verso gli atti di coraggio da chiunque offerti per la gente della nostra comunità!
Ah. A chiunque interessi: non sarebbe ora di togliere quei fili così pericolosi da non essersi potuta aprire la strada che dalla SS18 porta all’ ufficio del Giudice di pace.