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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota inviataci dalla dottoressa Angela Ricetti.

Ecco cosa scrive:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


“Nei giorni scorsi il Quotidiano del Sud, sulla pagina dedicata al Tirreno, ha pubblicato alcuni articoli riguardanti il Poliambulatorio di Amantea.

Voglio premettere che - dal giorno in cui è iniziato il mio mandato - ho prestato un'attenzione privilegiata alla struttura di Amantea, rispetto alla quale l'Azienda Sanitaria e la Regione Calabria hanno già programmato importanti investimenti.

Resto esterrefatta nel leggere di un presunto (e solo tale) ridimensionamento del Centro di Emodialisi - denunciato dalla Cgil cittadina - che prefigurerebbe all'orizzonte lo spettro del trasferimento del personale ed un disservizio per i pazienti.

Voglio tranquillizzare gli utenti, il personale e la popolazione tutta in quanto - come già anticipato dal Consigliere delegato al Poliambulatorio Enzo Giacco - nulla di tutto ciò corrisponde al vero.

Il centro di Emodialisi, eccellenza della struttura, svolge e continuerà a svolgere le proprie attività regolarmente. Anzi, sono già attive le prenotazioni per il "Progetto Dialisi Vacanza" al fine di programmare i turni durante il periodo estivo.

Notizie di questo tipo non ottengono altro risultato se non quello di destabilizzare gli operatoti, di spaventare i pazienti e di promuovere un'immagine negativa del Poliambulatorio.

Ovviamente senza motivo alcuno!

Un atteggiamento irresponsabile atto a disinformare ed a trasferire timori e paure tra chi già vive una condizione di fragilità!

A che pro, poi, è tutto da capire!

Spiace che tutto questo avvenga in seguito ad un positivo confronto con il coordinamento poliambulatoriale proprio della Cgil.

Il prossimo venerdì - d'intesa con l'Amministrazione comunale - abbiamo convocato un vertice per discutere dei prossimi passaggi propedeutici alla firma della Convenzione per la Casa della Salute di Amantea.

Ritengo sarà un'occasione utile anche per discutere della disinformazione che si cerca di fare nei confronti di una struttura di eccellenza, in crescita e che gode di grande attenzione da parte dell'Azienda e della Regione.

Angela Riccetti                      Direttrice distretto Tirreno

Tempestiva la risposta della dottoressa Angela Ricetti!.

Ma anche parziale, avendo omesso di rispondere a parte dei quesiti sulle responsabilità di un sistema che prima crea il problema e poi lo risolve( parzialmente).

 

Nessuna sorpresa, invece, sui taumaturghi finora ( un po’) distratti che hanno sollecitato la sua presenza ad Amantea ed suo il positivo interyento.

Però siamo felici di prendere atto che quando intervengono e se intervengono( tramite lei, ovviamente) riescono ad indurre a soluzione i gravi problemi del poliambulatorio di Amantea e soprattutto della sanità di Amantea.

In presenza di siffatto orientamento di “politica sanitaria” e vista la sua dichiarata disponibilità al dialogo con gli ammalati non ci resta che ringraziarla ed anticiparle -la prego non me ne voglia- che le chiederemo di dare attenzione ad altri problemi di questo territorio.

Ma ecco la risposta:

“Gentile Signor Marchese,

Rispondo volentieri alle sue sollecitazioni, anche perché ritengo sia mio compito fare chiarezza riguardo al presente ed al futuro del Poliambulatorio.

Innanzitutto, tengo a precisare che - ed è un aspetto importante- vi è una forte attenzione da parte delle istituzioni sulla struttura. Un impegno che coinvolge anche una parte rilevante della comunità locale.

Lo testimoniano, ad esempio, le azioni in favore del Poliambulatorio dei cittadini e delle associazioni che hanno saputo fare Rete.

E non è un caso che -per rispondere al quo quesito- grazie alle positive interlocuzioni tra l’Amministrazione Comunale, l’On. Bruno Bossio e la Direzione Distrettuale e Generale dell’ASP è stato celermente affrontato il tema delle turnazioni presso l’Emodialisi poliambulatoriale.

Ho tenuto ad iniziare il mio incarico con una visita ad Amantea proprio per rappresentare l’attenzione che abbiamo ed avremo verso una struttura importante che serve un territorio vasto.

Devo, tuttavia, rilevare -la prego non me ne voglia- la retoricità di alcuni suoi quesiti.

Va da se, infatti, che la mia zione sarà volta al miglioramento ed all’efficientamento del presente, in considerazione delle prospettive future già formalizzate.

Perché l’orizzonte che abbiamo di fronte è l’evoluzione del Poliambulatorio -già programmata nei documenti ufficiali dell’ASP- in Casa della Salute.

Anche in tale ottica abbiamo sin da subito avviato un positivo confronto con il Sindaco della Città, Pizzino e stiamo interloquendo quotidianamente con il suo delegato al Poliambulatorio Enzo Giacco, per migliorare il presente ed accelerare l’iter di realizzazione della Casa della Salute.

La ringrazio per avermi offerto l’opportunità di fare chiarezza.

Cordialmente,                                                            Angela Riccetti

Pubblicato in Cronaca

Lei è stata chiamata a dirigere il Distretto sanitario, forse, più problematico, se non difficile, d’Italia, quale è quello del Tirreno cosentino.

Un serpente lungo oltre 100 km con 136.565 abitanti distribuiti in 33 comuni (Campora non è comune), 3 ospedali( se quello di Praia è ritornato ad essere pienamente ospedale) ed alcune cliniche private

Il distretto è poi ripartito in tre diversi ambiti territoriali:

Ambito territoriale Area nord

Aieta, , Belvedere Marittimo, Buonvicino, , Diamante, Grisolia Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora, Verbicaro.

Ambito territoriale Area Centro

Acquappesa, , Bonifati, Cetraro, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Paola, Sangineto, San Lucido,

Ambito territoriale Area Sud

Aiello Calabro, Amantea, Belmonte Calabro, Cleto, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea, Serra D'Aiello.

Gli ospedali e le cliniche sono tutte concentrate nell’area nord e nell’area centro.

L’area sud, invece, per colpa politici per niente lungimiranti è senza ospedali o cliniche.

In siffatte condizioni si era correttamente e fortemente poggiato su un “potente” poliambulatorio che sarebbe dovuto, o meglio deve, diventare una Casa della Salute.

Un poliambulatorio che , come ho ripetutamente denunciato, è stato ed è indifeso, e pertanto viene costantemente spogliato.

Ripeto, anche in questo caso la colpa è di una politica poco o per niente lungimirante.

Dopo tanta spoliazione l’ultima, in ordine di tempo, è stata quella al servizio di dialisi, alla quale LEI sembra abbia posto fine.

LEI sembra, cioè, avere riportato giustizia.

La prova è nel comunicato del comune dove si legge :” Auspichiamo che tale notizia chiuda definitivamente i tentativi di speculazione politica attraverso la diffusione di informazioni non veritiere e di allarmismi che non hanno altro obiettivo se non quello di destabilizzare il personale e di intimorire i pazienti”.

Un comunicato che ignora la nota del dr Giovanni Amendola indirizzata al dr Pititto che annunciava dal 19 febbraio la compressione dei servizi e lo spostamento del personale a Cetraro.

Ed ancora non possiamo dimenticare la dura nota dell’Aned del 12 febbraio indirizzata al Prefetto

Ora preso atto del cambiamento di rotta siamo a chiederle quanto segue

  1. E’ LEI che ha preso il toro per le corna ed ha fatto il miracolo o le sono state date opportune indicazioni di porre fine al dileggio della sanità del territorio di Amantea ?
  2. Da chi ha ricevuto tali indicazioni? Dalla direzione dell’ASP,dalla politica od altro?
  3. Ha forse adottato od intende adottare provvedimenti nei confronti del dr Amendola che potrebbe essere ritenuto responsabile della proposta di chiusura dei turi pomeridiani del servizio di dialisi ? Od il dr Amendola stava eseguendo una disposizione dall’alto e quindi è incolpevole? Ed in tal caso di chi è la responsabilità di un errore da LEI corretto
  4. Possiamo attenderci altre correzioni di rotta per Amantea? Per esempio per la radiologia?
  5. Davvero Amantea avrà la casa della Salute od è una fake che durerà fino al 4 marzo?

Grazie per le risposte

Giuseppe Marchese, in nome e per conto dei malati di Amantea

Pubblicato in Primo Piano

Postiamo la nota dal titolo “ A difesa del poliambulatorio e del diritto dei più fragili alle cure nel proprio territorio”

“Gentile Direttore Mauro,

nella giornata odierna, durante la Conferenza dei Sindaci Ambito Territoriale Sociale n. 3, abbiamo appreso di una missiva a firma del dott. Giovanni Amendola con oggetto “riorganizzazione turni di servizio” presso il centro di emodialisi del Poliambulatorio di Amantea.

Devo parteciparLe il forte dissenso espresso da tutta la Conferenza, che mi onoro di presiedere, con riferimento al contenuto della missiva.

Non è accettabile, infatti, il paventato ed ulteriore impoverimento dei turni che ridurrebbe alla miseria le prestazioni dell’emodialisi di riferimento nel territorio.

Non si può restare indifferenti dinnanzi alla possibilità che “pazienti in esubero” possano essere indirizzati verso altri centri distanti decine di chilometri.

Non si può neppure sopportare che la struttura venga nei fatti spogliata del personale medico ed infermieristico.
Ritengo - anche in considerazione delle nostre positive interlocuzioni, della sensibilità che Lei ha sempre dimostrato verso le istanze del nostro territorio e, non in ultimo, della ormai prossima evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute – che si tratti dell’iniziativa mal ponderata del dott. Amendola.

Non posso credere, infatti, che un tale disegno possa rientrare in una strategia organizzativa dell’Azienda da Lei egregiamente diretta, perché ciò comporterebbe una forte penalizzazione dei pazienti, del personale e della struttura.

Mentre le Sue posizioni e gli atti che ha approvato sono sempre andati nella direzione di un miglioramento del sistema socio-sanitario e socio-assistenziale del nostro territorio.

Per tale ragioni, nella mia qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, Le chiedo di intervenire e di revocare la decisione del dott. Amendola.

Amantea, 8 febbraio 2018

Il Presidente della Conferenza dei Sindaci Ambito Territoriale Sociale n. 3 Mario Pizzino

NDR. Eppure vi avevo avvertito che era iniziato il processo di smantellamento dl poliambulatorio.

Altro che “Casa della salute”.

Stanno uccidendo quel poco di sanità erogata ad Amantea ( Dialisi, laboratorio analisi, radiologia, specialistica) e voi belate!

Ma che aspettate ad incazzarvi e fare azioni eclatanti alle quali chiamare anche i pavidi amanteani che non sembrano buoni nemmeno a difendersi.

Amantea non aspetti i briganti come avvenne con i francesi! Nessuno arriverà a salvarci! Dobbiamo farlo noi, contro tutti!

Quando si legge che in Calabria la sanità non funziona non si giunge mai a sospettare quanto non funzioni!

 

Ed il problema più grosso è che di questo ridotto o pessimo non funzionamento non c’è mai un responsabile che paghi i suoi errori, le sue dimenticanze.

Non è la ricerca sterile di una sanzione a chi sbaglia ma la necessità di responsabilizzare chi di dovere proprio per evitare il ripetersi di queste difficoltà che possono anche far male.

 

Sono le 15,30 circa ed a tutti gli uffici del distretto manca improvvisamente l’energia elettrica

Il problema è che contemporaneamente non parte il gruppo generatore di emergenza per mancanza di gasolio

E così i pc si spengono e si perdono tutte le informazioni in trattamento. Un bel problema anche per i PC del CUP e di riscossione di ticket

Ma si fermano anche tutte le apparecchiature medicali

Ed è qui che cominciano i guai.

I principali( ma non gli unici) sono quelli che interessano che le apparecchiature per le dialisi che funzionano ad energia elettrica

Per fortuna che il personale del reparto dialisi, con il solito spirito di sacrificio, si attiva e fa funzionare le apparecchiature a mano.

E così, almeno, apparentemente, i pazienti non si accorgono di nulla e non risentono di alcun problema.

Intanto i dirigenti si attivano con immediatezza e giunge il gasolio, ma si perdono 40 minuti per il rifornimento e per la ripartenza del gruppo elettrogeno di emergenza.

Ma così non va. Questa volta è andata bene ma è impossibile che con tanto personale che opera nel poliambulatorio non solo non ci sia nessuno addetto al controllo delle scorte ma nemmeno un sistema di allerta automatico

No! Così non va. Che si provveda!

Pubblicato in Cronaca
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