Quando si legge che in Calabria la sanità non funziona non si giunge mai a sospettare quanto non funzioni!
Ed il problema più grosso è che di questo ridotto o pessimo non funzionamento non c’è mai un responsabile che paghi i suoi errori, le sue dimenticanze.
Non è la ricerca sterile di una sanzione a chi sbaglia ma la necessità di responsabilizzare chi di dovere proprio per evitare il ripetersi di queste difficoltà che possono anche far male.
Sono le 15,30 circa ed a tutti gli uffici del distretto manca improvvisamente l’energia elettrica
Il problema è che contemporaneamente non parte il gruppo generatore di emergenza per mancanza di gasolio
E così i pc si spengono e si perdono tutte le informazioni in trattamento. Un bel problema anche per i PC del CUP e di riscossione di ticket
Ma si fermano anche tutte le apparecchiature medicali
Ed è qui che cominciano i guai.
I principali( ma non gli unici) sono quelli che interessano che le apparecchiature per le dialisi che funzionano ad energia elettrica
Per fortuna che il personale del reparto dialisi, con il solito spirito di sacrificio, si attiva e fa funzionare le apparecchiature a mano.
E così, almeno, apparentemente, i pazienti non si accorgono di nulla e non risentono di alcun problema.
Intanto i dirigenti si attivano con immediatezza e giunge il gasolio, ma si perdono 40 minuti per il rifornimento e per la ripartenza del gruppo elettrogeno di emergenza.
Ma così non va. Questa volta è andata bene ma è impossibile che con tanto personale che opera nel poliambulatorio non solo non ci sia nessuno addetto al controllo delle scorte ma nemmeno un sistema di allerta automatico
No! Così non va. Che si provveda!